www.LaLazioSiamoNoi.it Renato Cesarini ha prestato il suo nome per un pezzetto di partita e, come dice Alessandro Baricco, questo è segno evidente che nella vita qualcosa si è fatto. Questo qualcosa è ciò che di più importante ci sia nel calcio, il gol, ma non durante il tempo regolamentare, oltre. La famosa
zona Cesarini è nata così, una manciata di minuti spesso fondamentali per l’esito del match in cui si sono decisi campionati o addirittura Champions League. In
Lazio-Cagliari magari la posta in palio non sarà così alta, ma nel recupero l’attenzione dovrà essere massima. Nelle ultime due giornate sia i biancocelesti che i rossoblù hanno visto le loro partite regalare il colpo di scena proprio in extremis e ciò non ha rappresentato una novità nella stagione in corso.
LAZIO - La beffa è ancora fresca. Cross di Luis Alberto,
Acerbi stacca in anticipo su Masiello e batte Berisha. Gioia irrefrenabile per il difensore, capace di riprendere l’
Atalanta al 92’ e di far scattare dalla panchina
Inzaghi per un abbraccio collettivo. Con il passare dei secondi però il sorriso si trasforma in rabbia,
il Var annulla per un fuorigioco di millimetri. Sono passati 9 soli giorni dal recupero di
Lazio-Sampdoria, qualcosa di ancora più clamoroso. In fondo a una partita di rincorsa al 96’
Immobile trasforma il rigore del 2-1 concesso grazie
alla Var, ma
Saponara di tacco al 99’ gela l’Olimpico. Tornando indietro nel tempo i biancocelesti avevano sorriso due volte con
Correa al 94’: il gol della sicurezza a
Parma dopo il vantaggio di Immobile all’81’ e l’1-1 in casa con il
Milan. Alla prima giornata invece fu
Milik a pareggiare in
Lazio-Napoli, nel secondo minuto di recupero del primo tempo.
CAGLIARI - Sau che bette
Olsen al 95’ nonostante la doppia inferiorità numerica è una scena che ha soddisfatto anche i tifosi biancocelesti. Il Cagliari strappa un punto alla
Roma che ne perde 2 nella corsa alla Champions. Soltanto 8 giorni dopo però i sardi restituiscono al
Napoli la gioia del gol nel recupero, Cragno non può nulla sulla punizione di
Milik. Delusione per la Sardegna Arena, così come con il
Sassuolo quando
Boateng realizza il 2-2 al 99’ (stesso minuto di Saponara). In Cagliri-Sampdoria invece ci pensa
Cragno a ipnotizzare
Kownacki dal dischetto al 91’ e a difendere lo 0-0.