Dopo aver tentato di sbollire la rabbia, siccome sono portato alla razionalità e non alla sanguignità, ho tentato di mettere su una scheda ragionata su quello che è stato fatto.
E debbo dire che non è stato tutto questo disastro.
Ok, la squadra era e rimane incompleta, specie a centrocampo.
Però, però...
Anzitutto, si tentava di prendere Honda che è un trequartista, e Nilmar, che anche è un attaccante o comunque un giocatore molto offensivo.
Invece a noi serve principalmente un interditore, uno che giochi al posto di Brocchi.
In attacco bene o male, specie per il gioco che fa la Lazio, si può giocare benissimo anche con un solo attaccante; a centrocampo invece stiamo messi un po' peggio, e c'è da pregare che non si fermino mai Lulic, Hernanes, Gonzales e Ledesma. Ma è anche vero che prima o poi Mauri, Brocchi e Matuzalem dovranno rientrare...già il brasiliano oggi ha giocato discretamente bene...
Abbiamo ceduto Cissè, che faceva biastimare tutti noi per come non giocava, Sculli, da molti criticato perchè, pur segnando, spesso era un uomo in meno, Carrizo, di cui in parecchi maledicevamo le prestazioni, Cavanda, le cui performances ci sono costate svariati punti, e Del Nero, che come utilità era dai più paragonato a Meghni.
Abbiamo preso Alfaro, che è ingiudicabile, come arrivato si è rotto, e Candreva, che è comunque un giocatore che ha militato nelle Nazionali italiane, quindi qualcosa vorrà dire. Sicuramente più di Del Nero, che da un pezzo è un ex giocatore.
Vero è che ci sono parecchi prestiti che rischiano di essere dei boomerang a giugno, ma è anche vero che è andata via gente che non giocava mai, o giocava male. Fa eccezione il solo Sculli, dal rendimento discreto.
Per il resto molta "zavorra".
Certo, il non aver rimpiazzato la zavorra fa male, e fa male specie il mancato acquisto di un potenziale Top Player come Honda.
Spero però che la società faccia tesoro di questa esperienza, capisca che a giugno non può sbagliare, perchè tra soldi non spesi a gennaio, e giocatori che smettono, ci sono diversi soldi da investire.
Lo si faccia cum granum salis, per tempo, e puntando sulla qualità.
E soprattutto non riproponendo più certe vergognose pantomime.
