www.gazzetta.itE' Cisse ad aprire le marcature dopo soli 5'. Al 15' e al 18' arriva l'uno-due di Robinho e Seedorf. Nella ripresa la ciliegina sulla torta con la rete di Ibra. E adesso la sfida con i bianconeriIl Milan chiama la Juve. L'8 febbraio e il 21 marzo le regine del campionato si affronteranno nella semifinale di Coppa Italia. I rossoneri superano infatti il turno rifilando alla Lazio un netto 3-1. Biancocelesti passati in vantaggio con il solito Cisse, ma rimontati in tre minuti dai gol di Robinho e Seedorf. Nella ripresa la ciliegina sulla torta di Ibra che fissa il risultato e fa spellare le mani anche a Maxi Lopez, ospite in tribuna e spettatore interessato..
IL SOLITO CISSE — Il Milan affronta la Lazio in Coppa Italia con molte novità, come il debutto alla sinistra della difesa di Djamel Mesbah. Tocca a Merkel corprire la fascia destra a centrocampo, mentre Seedorf recita il ruolo del trequartista alle spalle di Robinho e El Shaarawy. La Lazio, con la difesa a tre che si rivelerà fallimentare, punta sulla coppia Cisse-Rocchi con il supporto di Hernanes. Panchina invece per Ibrahimovic e Klose. Scelta mirata quella del francese, perché dopo una partenza promettente dei rossoneri, con un bel diagonale di Robinho intercettato da Marchetti, la Lazio passa. E lo fa grazie a un colossale buco difensivo rossonero, ancora una volta per merito di Djbril Cisse che al 5', proprio come nella gara di andata del campionato, coglie l'attimo e dal dischetto ha tutto il tempo per prendere la mira e infilare alla sinistra di Amelia. Lo sconcerto rossonero dura un paio di minuti. Poi il Milan si ricompatta, chiude i varchi davanti al suo portiere e comincia a dare spettacolo.
UNO-DUE — I ragazzi di Allegri puntano spesso in superiorità numerica la fascia sinistra, dove Robinho e Seedorf si alternano che è un piacere, dialogando con El Shaarawy, straordinario per freddezza e capacità visiva del gioco. C'è il suo morbido zampino nel pareggio, al 15', cercato con forza e al termine di un'azione veloce e di prima, con assist di Merkel per Robinho che di sinistro al volo dal limite dell'area piccola infila sotto la traversa. Tre minuti dopo El Shaarawy pennella un passaggio millimetrico per Seedorf che penetrando in area evita Dias e infila nell'angolo alla sinistra di Marchetti. L'uno-due stordisce la Lazio, ma la squadra di Reja ha la capacità di riprendersi ed eccezion fatta per un tentativo di Robinho che sfrutta una bambola difensiva, in cui a ballare è soprattutto Diakite, per poi concludere sull'esterno della rete. I laziali sfiorano infatti il pari in due occasioni in cui Amelia fa la differenza. Prima deviando un colpo di testa molto angolato di Gonzalez, poi alzando oltre la traversa una punizione maligna di Henanes.
IL TIMBRO DI IBRA — Diakite è il primo cambio della partita. Reja, dopo un primo tempo da dimenticare, lo sostituisce al 1' della ripresa con Ledesma, puntando su un maggior equilibrio in difesa, passata a 4, e sulle qualità tecniche dell'argentino. Spinge la Lazio, ma i rossoneri chiudono bene e ripartono, pur senza forzare. Reja lotta contro il tempo e toglie lo spento Rocchi per Klose; Allegri replica con Ibrahimovic che va a sostituire l'infortunato Merkel (un rauma distorsivo ginocchio destro) all'insegna di un Milan offensivo. Esce anche Seedorf per Emanuelson. Benzina ideale per limitare l'assalto della Lazio che però accusa stanchezza e nervosismo. Da sottolineare il pugno rifilato da Dias a Van Bommel in piena area, che Gervasoni non vede, ma che la prova tv potrebbe sanzionare. Il Milan vive invece sule ripartenze; come quella di El Shaarawy che al 35', anche se pressato da due avversari penetra in area e sfiora il palo alla destra di Marchetti. Ma la rete arriva al 39' quando Emanuelson confeziona la palla più bella probabilmente da quando è al Milan; una verticalizzazione per Ibra che, in sospetto fuorigioco, vola verso Marchetti e lo batte. La Juventus è servita.
Gaetano De Stefano