Farò quel che potrò per la mia Lazio

[Camouflage]

Questo lo "spirito" con cui il fondatore del primo storico sito web di tifosi della Lazio iniziò un'avventura che ha dato molti frutti importanti. Mi è arrivata, oggi, la rivista ufficiale e ho letto con un pizzico d'emozione il pezzo su Giulio Lefevre. Laziowiki è una delle tante gratificazioni che quel grande ma piacevole sforzo ci ha garantito. La ricompensa, oltre a grandi amicizie, amori, litigi e dispute è stata una quantità di cose piccole e grandi che hanno ripagato chi si è dato da fare per mantenere vivo quello spirito. La bellissima squadra dei rifugiati, la simbolica rappresentanza ai mondiali antirazzisti, le mille piccole e grandi iniziative benefiche, il propagarsi in lungo e in largo di esperienze degne di nota, tipo la sezione dei golfisti, la miriade di siti web e di comunità nate e cresciute da quell'avventura seminale.
Ogni volta è un'emozione e un raccogliere quanto si è seminato, più bello ancora è scriverlo su questo sito che è figlio di qualcuno, come Claudio, che di quell'esperienza è stato un cardine. Grazie, ragazzi, per le soddisfazioni che regalate a chi ha lavorato per questo. Farò quel che potrò per sostenervi.

[NoSurrender]

[bak]

Giusto. Al di là degli scazzi personali che poi ci sono stati, quel germoglio ha fiorito tante e tante iniziative, che ci uniscono, tutti, sotto un'unica bandiera

[paoletto]

bello bello bello
 
hai ragione

[POMATA]

Ai veri Laziali battiamo le mani

[benvolio]

Ogni volta che Pancrazio racconta fa venire i lucciconi. E fa venire pure voglia di fare. Grazie!

[BobCouto]

Il web è stato un mezzo dirompente, ha dato modo di vedere in profondità come è fatto il mondo del tifoso, e nel caso della Lazio l'effetto è stato più evidente che per qualsiasi altra squadra, proprio perché la facciata, per noi, era quantomai artefatta per colpa di ignorantoni microfonati e di un tifo sempre più eterodiretto.

C'era la semplice passione per dei colori, dietro l'immagine della Lazio che veniva offerta e che fa tanto comodo ai qualunquisti di Repubblica. Passione e amore profondamente radicati in questa città e del tutto sganciati da altre appartenenze, in barba agli stereotipi della gomunigazzione, anche quella che si professa laziale. 

Parlare della Lazio sul web è stato come aprire una finestra su una valle dove nessuno s'era mai affacciato. Questa semplice normalità, quella di osservare, è stata naturalmente intepretata come essere "contro" qualcosa. Balle.

Non credo che essere stati protagonisti di quella fase primordiale comporti un qualche merito, né tantomeno che possa far sentire "padri" di altre esperienze. L'unico merito è stato quello di aver voluto aprire la finestra e di averla tenuta cocciutamente aperta, a dispetto di chi voleva chiuderla o dipingerla di nero. O anche di rosso.

[Camouflage]

non si parlava di meriti ma di gratificazioni, quello che si è fatto è stato ampiamente ricompensato, questo il senso dell'intervento, che infatti ringraziava senza rivendicare.

[BobCouto]

non si parlava di meriti ma di gratificazioni, quello che si è fatto è stato ampiamente ricompensato, questo il senso dell'intervento, che infatti ringraziava senza rivendicare.

Infatti. Ribadivo il senso, per una volta. Sei troppo sospettoso. 

[Camouflage]

Io? Nun ce penso nemmeno, di te mi fido da prima ancora di conoscerti di persona... 

[jumpingjackflash]

io invece riconosco i meriti di quei precursori, di quando "spizzavo" LN perché era l'unico punto di riferimento sulla nostra sul web. E' stata la miccia di un esplosione che reputo estremamente benignia aldilà di divisioni e scazzi.
abbattiamoci le mani 

[Camouflage]

Gli scazzi e le divisioni non sono importanti, per l'argomento di cui si parla, che è il sostanziale incremento della lazialità.
Sono state fatte da tante persone mille cose che prima non c'erano. Questo è. Vedere il pezzo di Laziowiki sulla rivista ufficiale è un po' come toccare con mano quello che oggi c'è e ieri non c'era: dodici anni fa avevo solo Lazio Patria Nostra e i miei ricordi personali, oggi ne so tanto di più. E ho raccontato agli altri le mie storie.

[carpelo]

E per chi, come me, è lontano da Roma, il web ha aperto un mondo bellissimo dai colori biancocelesti. A me la scelta di quale posto occupare, ad altri il ringraziamento per avermi dato asilo.

[Brunogiordano]

Mi sono affacciato al web Laziale nel giugno 2001 (momento drammatico). Ricordo che fu colei che poi divenne mia moglie a mandarmi una mail, allegando un link a Lazionet, con testo che recitava più o meno così: “per aiutarti a tirarti un po’ su!”. Mi stavo appena riprendendo dallo sconforto dovuto al sacco di Roma, ma arrivò la mazzata della cessione di Nedved. In quel momento ho trovato la mia casa Laziale e non ne sono più uscito. Il disagio spesso provato in 10 anni di presenza in Curva Nord, nell’ascoltare le trasmissioni radiofoniche Laziali, nella lettura degli articoli di giornale riguardanti la Mia Tifoseria, veniva cancellato dalla scoperta, finalmente, di non essere solo. Non lo nego, inizialmente il conforto era legato anche alla constatazione di aver trovato altri Laziali con la mia stessa “visione del mondo”, di conseguenza anche del “mondo Lazio”. Poi c’è stata la piacevole sensazione di stare a leggere scritti di rara competenza, alta poesia e onestà intellettuale, sempre a difesa della Lazio (su tutto, i magnifici lavori svolti nel 2004 con il rischio fallimento e nel 2006 con calciopoli). Non sono mancati momenti di stanchezza, ma nel momento di maggior bisogno, la tremenda stagione 2009-2010, dopo aver cercato per giorni la mia casa sul web che non esisteva più, mi sono trovato di fronte alla scelta…Scelta che è ricaduta su questa community (pur non mancando di leggere talvolta nell’altra “casa”), per via delle penne che avevo intenzione di continuare a leggere. Poi ho avuto la piacevole sensazione di aver trovato un posto (e di questo ringrazio Ataru e Chemist) molto accogliente, leggero, ma allo stesso modo competente e appassionato, aggiungerei meno schierato e più pluralista, ma questo lo voglio dire sottovoce, perché in fondo forse questo dipende da me e da nessun altro. Voglio dire, il Laziale Brunogiordano, forse qualche anno fa non era pronto ad ascoltare qualche voce che oggi gli risulta essere tra le più apprezzabili della Lazio, un esempio su tutti: Boks. Questo posto per me è come il caminetto di casa dove ci si riunisce per piacevoli conversazioni e il fatto di essere più raccolto della precedente dimora mi ha incoraggiato a scrivere di più di quanto facessi prima. Mi spiace solo per tutti voi…che vi trovate a subire questo strazio della lingua italiana e del pensiero logico! 

Ecco di tutto ciò credo di dover ringraziare i pionieri di cui TD parla nell’incipit.
Purtroppo non conosco bene la storia dalle origini. Se qualcuno avesse voglia di raccontare…ciò che è possibile raccontare, io ne sarei felice.

[Camouflage]

Una dozzina di laziali, tutti molto laziali davvero, hanno rilevato il sito originale dal fondatore, Alfa, che l'aveva messo su insieme a Leo, alla fine della stagione dello scudetto. In quell'anno irripetibile si crea la rete di rapporti, dopo questa struttura si evolve e si spezza in tanti rivoletti che compongono il quadro generale. Impossibile mantenere in quiete la comunità intera, ma i vari segmenti che si sono generati hanno trovato il modo di concretizzare il motto laziale. Parve res crescunt. Sono parve ma sono tante, e ciascuna a modo suo trova anche la concordia che serve a crescere. Messe insieme fanno qualcosa di grande: un prodotto culturale laziale, inteso nel senso più ampio del termine. In un gruppo così numeroso è normale che siano rappresentati tutti, ma proprio tutti. Col citato Boks personalmente ho in comune una visione biancoceleste che collima quasi alla perfezione. Che poi si sia di idee politiche diverse ai fini del titolo del topic non fa nessuna differenza. Siamo tanti ad amare la Lazio di quell'amore limpido e disinteressato. Mia moglie mi dice sempre che quando segna la Lazio sembro tornare bambino. E' una che ci vede bene. Ce ne sono molti come me, ci si riconosce al volo, perché c'è un modo di essere laziali che ci accomuna in tanti.

[Fulcanelli]

Il web è stato un mezzo dirompente, ha dato modo di vedere in profondità come è fatto il mondo del tifoso, e nel caso della Lazio l'effetto è stato più evidente che per qualsiasi altra squadra, proprio perché la facciata, per noi, era quantomai artefatta per colpa di ignorantoni microfonati e di un tifo sempre più eterodiretto.

C'era la semplice passione per dei colori, dietro l'immagine della Lazio che veniva offerta e che fa tanto comodo ai qualunquisti di Repubblica. Passione e amore profondamente radicati in questa città e del tutto sganciati da altre appartenenze, in barba agli stereotipi della gomunigazzione, anche quella che si professa laziale. 

Parlare della Lazio sul web è stato come aprire una finestra su una valle dove nessuno s'era mai affacciato. Questa semplice normalità, quella di osservare, è stata naturalmente intepretata come essere "contro" qualcosa. Balle.

Non credo che essere stati protagonisti di quella fase primordiale comporti un qualche merito, né tantomeno che possa far sentire "padri" di altre esperienze. L'unico merito è stato quello di aver voluto aprire la finestra e di averla tenuta cocciutamente aperta, a dispetto di chi voleva chiuderla o dipingerla di nero. O anche di rosso.

Grazie comunque. A tutti.

[Eagles71]

da LazioNet a biancocelesti.org...

ore e ore a leggere, meno a scrivere, con un' unica passione  la Lazio.

Grazie a tutti

[Breizh]

E per chi, come me, è lontano da Roma, il web ha aperto un mondo bellissimo dai colori biancocelesti. A me la scelta di quale posto occupare, ad altri il ringraziamento per avermi dato asilo.

[WBB]

Grazie a tutti.
E Grazia, Graziella e grazie arca, ma questo va da sé.
Scusate, volevo partecipare all'alto momento di poesia.
W i laziali, patentati e no.

[DinoRaggio]

Cito Breizh che ha citato carpelo...