IL FATTO QUOTIDIANO
La strada è via Francesco Saverio Nitti, non via Francesco Crispi, che al Fleming non esiste. Fai le pulci a Corriere della Sera e Stampa che sbagliarono il nome della moglie a caldo, e poi sbagli quello della via dopo 35 anni... Inoltre io col figlio di Tabocchini ci sono andato a scuola (è un paio d'anni più grande di me) e non mi risulta che il padre abbia lasciato Roma. O se l'ha fatto poi è tornato. Comunque fino a quando andavo a scuola io (parliamo di anni '90) la gioelleria era ancora loro.
Qui al minuto 4.15 parla Giorgio Fraticcioli, il profumiere che era anche amico di Cecco. Dice «ho sentito come "fermi tutti"», che non è esattamente rimanere muti. E lo stesso Ghedin, correggetemi se sbaglio, non credo abbia mai detto che Luciano rimase muto.
Si può criticare l'assoluzione di Tabocchini (per me - e se non ricordo male anche per Fiandaca Musco, che sul suo manuale di diritto penale usa questo esempio come caso di scuola - l'eccesso colposo di difesa ci sta tutto), ma per "riscrivere la storia" ci vogliono le prove, no i libri e i documentari.
Mi spiace per Malcolm Pagani che è una bella penna e un bravo ragazzo (ho avuto l'occasione di conoscerlo), ma il pezzo di oggi mi pare fuffa allo stato puro.