Grande è la confusione sotto il cielo blucerchiato, parafrasando Mao
Le scuse di Iachini e il mea culpa di Sensibile
06 gennaio 2012
Genova -Delusione, sconforto ma anche voglia di reagire. Sono le reazioni a caldo di mister Iachini e del ds Sensibile dopo la sconfitta interna contro il Varese. Ko casalingo giunto al termine di una partita in cui i blucerchiati non si sono mai resi seriamente pericolosi.
«Ai nostri tifosi dobbiamo chiedere scusa - ha detto Iachini al termine della partita - abbiamo sbagliato tanto e non voglio sentir parlare di scuse come il terreno di gioco oppure i tifosi». «Ai tifosi non possiamo dire nulla - ha poi continuato il tecnico - anche contro il Varese ci hanno sostenuto fino al 95° minuto: stanno dando grande dimostrazione di civiltà e di appoggio». Parlando poi del match, Iachini ha detto che «bisogna ancora migliorare perché non si può rinunciare a giocare». «Non possiamo sbagliare due passaggi semplici e perdere la fiducia - ha continuato il tecnico - manca la serenità giusta e quindi bisogna lavorare anche su questo aspetto». Iachini, durante la conferenza stampa del post partita, si è detto in qualche modo sorpreso della prestazione della squadra «dopo il lavoro fatto durante la pausa per le festività». «Non ricordo una mia squadra che ha sbagliato tanti passaggi come ha fatto la Samp oggi - ha poi aggiunto - questo spiace ma siamo a cinque punti dai play-off quindi dobbiamo lavorare e ritrovare fiducia e serenità».
Parla anche Sensibile, in conferenza stampa: «Siamo assolutamente inadeguati a quello che il blasone della Sampdoria merita. Spesso nel calcio italiano si assiste alla cacciata di un allenatore, all’avvento di un secondo e anche un terzo tecnico. Per ora non se ne parla. Anche questo allenatore sta facendo un ottimo lavoro sul campo. La cosa strana è che ha un’ottima risposta a livello di disponibilità da parte dei giocatori ma quello che conta poi non è tanto quello che fanno in settimana ma quello che non si riesce sistematicamente a presentare durante le partite».
«Per Padova abbiamo già programmato di partire un giorno prima. Stasera inizieremo a fare altre riflessioni».
«Dopo la Juve Stabia avevamo intenzione di cambiare dove era possibile, la società ha dato segnali e abbiamo fatto quello che era possibile nei primi tre giorni. Cambiare tutto quello che è possibile cambiare, non rifondare». Sensibile ha poi continuato a parlare delle prossime mosse da fare. «Oggi non mi sento di dire che siamo a cinque punti dal play-off, dobbiamo salvare la dignità e riguadagnare il rispetto della tifoseria messa a dura prova la passata stagione. Se mi chiedete impegni con la gente ora non siamo nelle condizioni di prenderli: dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare. Assumerci le responsabilità e provare a porre rimedio. Qualcuno consiglia le dimissioni, io i consigli li ascolto ma poi faccio di testa mia».
«Palombo è il capitano, è in grandissima difficoltà nonostante l’impegno che vediamo a Bogliasco sia massimo - ha poi detto Sensibile - quello di Palombo è un discorso delicato, prendere un giocatore di spessore a centrocampo per me sarebbe fare un autogol clamoroso».
Parlando poi di mercato, Sensibile ha spiegato anche che bisogna «sempre considerare il fatto che siamo in trenta».
«Giornalisticamente forse è quasi ordinario cambiare l’allenatore - ha poi detto - in una società invece significa arrivare ad un livello di guardia molto alto. Ora la media punti sta peggiorando ed è normale che il mirino si sposta su chi ha fatto queste scelte. La contestazione nei miei confronti è corretta - ha proseguito Sensibile - perché la famiglia Garrone mi ha dato la possibilità di fare questa scelte, anche in accordo con gli allenatori. E’ giusto che la gente manifesti dissenso nei miei confronti perchè sono io il responsabile. Da parte mia c’è un grande sofferenza per quello che sta succedendo perchè, visti i risultati, significa che fino ad ora non ho lavorato bene».
fonte
