www.LaLazioSiamoNoi.it La volontà ferrea di vestire il biancoceleste nonostante una trattativa lunghissima, l'arrivo a Roma Termini con il treno senza grandi annunci, l'importanza rivestita fin da subito nell'undici titolare: l'indole di
Francesco Acerbi è tutta in questi piccoli ma significativi segnali. Non è stata una scelta casuale quella dell'ex Sassuolo, sbarcato nella Capitale per raccogliere il
pesante testimone abbandonato da Stefan de Vrij tra le polemiche e i malumori. Inzaghi e la Lazio lo hanno voluto fortemente e lui si è messo subito all'opera, imperativo:
testa bassa e pedalare. Già le due amichevoli di cartello con Arsenal e Borussia Dortmund avevano evidenziato una
forma fisica e una
grinta che non tutti i titolari hanno dimostrato di avere, ma la prestazione contro il
Napoli è stata una conferma:
la Lazio può fare affidamento su Francesco Acerbi.
ORDINE E PULIZIA - La Lazio subisce due gol, ma la prova del suo nuovo leader difensivo è
magistrale. E' infatti evidente come su entrambe le reti del Napoli Acerbi non potesse fare nulla: solo un miracolo gli avrebbe permesso di intervenire efficacemente sul tap-in di Milik, eppure lui ci ha provato comunque a fermare quel pallone, con tutte le sue forze. La prestazione offerta parla per lui: leader nei
palloni recuperati (5) e nei
passaggi andati a buon fine (38), al netto di
un numero di falli commessi pari a zero. Sì, perché quello della pulizia è uno dei più grandi vanti di Francesco Acerbi, che in sette anni di Serie A non si è
mai visto sventolare un rosso diretto. Se poi a questi numeri si aggiungono il lancio che fa da
assist alla prodezza di Ciro Immobile e quel tiro in porta rappresentato dal
palo colto di testa al 90', ecco che si delinea il quadro di un difensore a tutto tondo e che può essere l'uomo giusto intorno al quale costruire il pacchetto arretrato.
CERTEZZA - Il match contro il Napoli ha dato a Simone Inzaghi molti
spunti su cui riflettere: un Luis Alberto spento, un Milinkovic-Savic fuori fase, una linea difensiva ancora incerta nei movimenti, l'infortunio occorso a Luiz Felipe. Ma senza dubbio il mister biancoceleste non si sarà dovuto fermare neanche un momento a pensare se Francesco Acerbi sia stata o meno la
scelta giusta per sostituire Stefan de Vrij. Anche perché, se c'è una cosa che il nuovo leader difensivo della Lazio è stato in grado di fare, è stato proprio non far rimpiangere il centrale olandese.
Il fantasma di de Vrij non infesterà lo Stadio Olimpico, la garanzia della Lazio ora si chiama Francesco Acerbi.