Autore Topic: Anche la Carlucci!  (Letto 13468 volte)

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Offline MCM

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Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #160 : Domenica 13 Novembre 2011, 00:59:55 »
Giulietto Chiesa sul suo blog, ripreso  da il fatto quotidiano

E’ il governo Napolitano-Monti-Goldman Sachs Vincendo la nausea affacciamoci sul dopo Berlusconi.

Monti arriva come commissario al quadrato. I suoi vice saranno gl’ispettori del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea. Come in Grecia. Inizia un’altra repubblica: la terza? Che annuncia di voler cancellare la sovranità nazionale dell’Italia, la Costituzione Repubblicana, ogni forma di reale espressione della volontà popolare (avete visto gli strilli dei “mercati” contro l’ipotesi del referedum greco?).

Il Presidente della Repubblica ha costruito la via d’uscita di Berlusconi facendo mosse assai dubbie dal punto di vista della legalità costituzionale, che avrebbe dovuto difendere strenuamente. Era il suo compito, che non ha saputo e voluto attuare mentre firmava tutto ciò che arrivava da Palazzo Chigi. E che oggi palesemente ignora.

Ne viene fuori un governo della casta, che verrà definito di “salvezza nazionale”, ovvero “tecnico”. False la prima e la seconda definizione. Perché, primo, non salverà il paese ma obbedirà al diktat della finanza, colpendo la popolazione; secondo, sarà il più politico dei governi del secondo dopoguerra: perché sancisce l’assoggettamento del nostro paese a un “governo” straniero e ostile (e non mi si venga a dire che sudditi lo eravamo già, perché questa eterodirezione è l’inizio di un cambio d’epoca orwelliano).

La prova? Tutte le componenti della casta (che entrerà a frotte nel Governo Napolitano-Monti-Goldman Sachs) parlano della necessità di attuare “misure impopolari”. Cioè antipopolari. Ma guarda che democratici!

Molti si illudono che Monti voglia fare qualche cosa di buono. Ma lui non è qui per questo. Neanche per fare una decente legge elettorale. Lui viene qui per “rieducare” gli italiani alla religione del Debito. Lui arriva per eseguire gli ordini della Banca Centrale Europea, i 39 punti, la lettera di Draghi-Trichet. Un maoista dei nostri tempi: “educare il popolo”. L’ha perfino detto, con riferimento alla Grecia. Adesso lo farà con noi, se gli riesce.

Che fare? Occorre mobilitare la più vasta opposizione sociale e prepararsi a costruire una nuova opposizione politica. Respingere l’”ordine di servizio” preparato dal Quirinale su indicazione dei grandi centri finanziari dell’Occidente.

Occorrerebbe un governo di saggi che, protetti dalla loro statura morale, dal loro prestigio intellettuale, dalle loro conoscenze, siano in grado di sconfiggere le potenti pressioni che si eserciteranno contro di loro, e che varino una nuova legge elettorale, rigorosamente proporzionale, per le elezioni di tutti gli ordini e gradi. Il loro compito sarebbe quello di liquidare la finzione del bipolarismo, che adesso si sgretola sotto i nostri occhi. Qualcuno si chiederà: ci sono questi uomini e queste donne? Io so che ci sono, potrei farne l’elenco. Ma Napolitano non è andato a consultare loro. Ha consultato le mummie e quelli che tirano i fili per farle muovere.

Poi occorrerebbe andare a votare in tempi rapidi. Uso il condizionale perché so bene che questo non avverrà. Ma so anche che il Governo Nmgs difficilmente durerà due anni. Perché la crisi sta precipitando. Annunciano “riforme” per la crescita. Ma tutti gli indicatori dicono che noi andremo in recessione, insieme all’intera Europa. Dunque la crisi arriverà ben presto, o la faranno precipitare “loro”, i “proprietari universali” (e per le grandi masse non farà differenza alcuna, perché in entrambe le varianti a pagare saranno loro).

Secondo: il debito, che ora viene usato come una spada sul capo degli italiani, non può e non deve essere “onorato” con manovre che ridurranno drasticamente non solo il tenore di vita di larghissime masse popolari, ma annulleranno i loro diritti fondamentali, sanciti dalla Costituzione Italiana. Il debito è una truffa ai danni dei molti, a vantaggio dei pochissimi. Il debito è iniquo e illegale. Lo paghino coloro che ne sono stati i responsabili.

Noi ci attestiamo sui nostri diritti costituzionali. A essi non abbiamo rinunciato e non intendiamo rinunciare. La Costituzione ci dà il diritto e il dovere di difenderci contro ogni violazione delle sue norme.

La sovranità che abbiamo delegato a questa Europa non è stata usata nei nostri interessi, e in armonia con i nostri principi costituzionali. Abbiamo dunque il diritto di chiederne la restituzione. Almeno fino a che questa Europa cessi di essere lo scranno dei banchieri e cominci a corrispondere alle nostre aspettative.

Si dia dunque modo al popolo di esprimersi in tempi brevi sul tema del debito: con un referendum. L’Italia può e deve farlo, anche se alla Grecia è stato impedito. Compito di un presidente della Repubblica avrebbe dovuto essere, tra gli altri, quello di sottrarre il paese al ricatto dei potenti, siano essi interni o esterni. Nel nome della Costituzione. Se non lo fa lui, lo faremo noi.

Giglic

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #161 : Domenica 13 Novembre 2011, 06:42:22 »
Giulietto Chiesa sul suo blog, ripreso  da il fatto quotidiano

E’ il governo Napolitano-Monti-Goldman Sachs Vincendo la nausea affacciamoci sul dopo Berlusconi.

Monti arriva come commissario al quadrato. I suoi vice saranno gl’ispettori del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea. Come in Grecia. Inizia un’altra repubblica: la terza? Che annuncia di voler cancellare la sovranità nazionale dell’Italia, la Costituzione Repubblicana, ogni forma di reale espressione della volontà popolare (avete visto gli strilli dei “mercati” contro l’ipotesi del referedum greco?).

Il Presidente della Repubblica ha costruito la via d’uscita di Berlusconi facendo mosse assai dubbie dal punto di vista della legalità costituzionale, che avrebbe dovuto difendere strenuamente. Era il suo compito, che non ha saputo e voluto attuare mentre firmava tutto ciò che arrivava da Palazzo Chigi. E che oggi palesemente ignora.

Ne viene fuori un governo della casta, che verrà definito di “salvezza nazionale”, ovvero “tecnico”. False la prima e la seconda definizione. Perché, primo, non salverà il paese ma obbedirà al diktat della finanza, colpendo la popolazione; secondo, sarà il più politico dei governi del secondo dopoguerra: perché sancisce l’assoggettamento del nostro paese a un “governo” straniero e ostile (e non mi si venga a dire che sudditi lo eravamo già, perché questa eterodirezione è l’inizio di un cambio d’epoca orwelliano).

La prova? Tutte le componenti della casta (che entrerà a frotte nel Governo Napolitano-Monti-Goldman Sachs) parlano della necessità di attuare “misure impopolari”. Cioè antipopolari. Ma guarda che democratici!

Molti si illudono che Monti voglia fare qualche cosa di buono. Ma lui non è qui per questo. Neanche per fare una decente legge elettorale. Lui viene qui per “rieducare” gli italiani alla religione del Debito. Lui arriva per eseguire gli ordini della Banca Centrale Europea, i 39 punti, la lettera di Draghi-Trichet. Un maoista dei nostri tempi: “educare il popolo”. L’ha perfino detto, con riferimento alla Grecia. Adesso lo farà con noi, se gli riesce.

Che fare? Occorre mobilitare la più vasta opposizione sociale e prepararsi a costruire una nuova opposizione politica. Respingere l’”ordine di servizio” preparato dal Quirinale su indicazione dei grandi centri finanziari dell’Occidente.

Occorrerebbe un governo di saggi che, protetti dalla loro statura morale, dal loro prestigio intellettuale, dalle loro conoscenze, siano in grado di sconfiggere le potenti pressioni che si eserciteranno contro di loro, e che varino una nuova legge elettorale, rigorosamente proporzionale, per le elezioni di tutti gli ordini e gradi. Il loro compito sarebbe quello di liquidare la finzione del bipolarismo, che adesso si sgretola sotto i nostri occhi. Qualcuno si chiederà: ci sono questi uomini e queste donne? Io so che ci sono, potrei farne l’elenco. Ma Napolitano non è andato a consultare loro. Ha consultato le mummie e quelli che tirano i fili per farle muovere.

Poi occorrerebbe andare a votare in tempi rapidi. Uso il condizionale perché so bene che questo non avverrà. Ma so anche che il Governo Nmgs difficilmente durerà due anni. Perché la crisi sta precipitando. Annunciano “riforme” per la crescita. Ma tutti gli indicatori dicono che noi andremo in recessione, insieme all’intera Europa. Dunque la crisi arriverà ben presto, o la faranno precipitare “loro”, i “proprietari universali” (e per le grandi masse non farà differenza alcuna, perché in entrambe le varianti a pagare saranno loro).

Secondo: il debito, che ora viene usato come una spada sul capo degli italiani, non può e non deve essere “onorato” con manovre che ridurranno drasticamente non solo il tenore di vita di larghissime masse popolari, ma annulleranno i loro diritti fondamentali, sanciti dalla Costituzione Italiana. Il debito è una truffa ai danni dei molti, a vantaggio dei pochissimi. Il debito è iniquo e illegale. Lo paghino coloro che ne sono stati i responsabili.

Noi ci attestiamo sui nostri diritti costituzionali. A essi non abbiamo rinunciato e non intendiamo rinunciare. La Costituzione ci dà il diritto e il dovere di difenderci contro ogni violazione delle sue norme.

La sovranità che abbiamo delegato a questa Europa non è stata usata nei nostri interessi, e in armonia con i nostri principi costituzionali. Abbiamo dunque il diritto di chiederne la restituzione. Almeno fino a che questa Europa cessi di essere lo scranno dei banchieri e cominci a corrispondere alle nostre aspettative.

Si dia dunque modo al popolo di esprimersi in tempi brevi sul tema del debito: con un referendum. L’Italia può e deve farlo, anche se alla Grecia è stato impedito. Compito di un presidente della Repubblica avrebbe dovuto essere, tra gli altri, quello di sottrarre il paese al ricatto dei potenti, siano essi interni o esterni. Nel nome della Costituzione. Se non lo fa lui, lo faremo noi.

Se devi ricorrrere a Giulietto Chiesa "l'ammerigani se sò fatti l'11.9 da soli" per condermare le tue particolarissime opinioni ed i tuoi insulti beceri, non stai messo benissimo....

BobCouto

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #162 : Domenica 13 Novembre 2011, 07:31:46 »
Giulietto Chiesa sul suo blog, ripreso  da il fatto quotidiano

Si rafforza sempre più la mia opinione: questo giornale non vale la carta su cui è scritto.

Giulietto Chiesa è un tale cazzaro che l'Ellenico al confronto è Leo Szilard.

POMATA

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #163 : Domenica 13 Novembre 2011, 10:38:50 »
Sarà pure un giornaletto, ma che stiamo in mano alle banche è palese, o no?

Camouflage

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #164 : Domenica 13 Novembre 2011, 10:44:08 »
C' è chi gode di esser finito nelle mani di chi ha causato la crisi che attanaglia i mercati mondiali da anni.

Se lo meritano. Propongo una doppia patrimoniale per costoro.

ma come godo a pensare a quelli come te che se magnano er fegato...
invece con b. capo del governo eravamo un paese sovrano, ve'?

POMATA

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #165 : Domenica 13 Novembre 2011, 10:49:00 »
La tristezza è che quando ci saranno le elezioni, riusciranno fuori le stesse proporzioni...tanto vale mantenere il governo tecnico.

zorba

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #166 : Domenica 13 Novembre 2011, 17:38:07 »
Forse la Carlucci sì, ma non la Biancofiore.....


POMATA

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #167 : Domenica 13 Novembre 2011, 18:12:46 »
Forse la Carlucci sì, ma non la Biancofiore.....



Sinceramente e togliendo di mezzo la antipatia o simpatia verso il personaggio berlusconi, mi faccio la seguente domanda:

Ma questa gente, non ha un cazzo da fare nella vita?

Offline Whistle

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Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #168 : Lunedì 14 Novembre 2011, 08:50:14 »

Camouflage

Re:Anche la Carlucci!
« Risposta #169 : Lunedì 14 Novembre 2011, 21:27:45 »
Mi lasciano molto perplesso certe letture (semi)trasversali sulle parentele del premier incaricato col complotto giudoplutocattoebrebancoplutocratico. Tutto può essere, beninteso, ma sembra veramente che non si abbia la più pallida idea di come funziona un'assemblea di condominio, figurarsi un consiglio d'amministrazione. Ora, a parte questa banalità, la domanda che mi ronza in testa è: ma abbiamo presente chi siamo e dove siamo (intendo, l'Italia). Siamo l'ottava economia del mondo, siamo un membro fondatore della UE, perno dell'unità monetaria, membro di punta dell'alleanza atlantica. Non siamo una provincia americana sperduta nell'America latina, non ci sono campesinos qua. Ci sono SUV e barche a profusione, vacanze, vestiti firmati, industria del divertimento, ci sono interessi corporativi incrostati da far paura. C'è il Vaticano. E si potrebbe andare avanti per settimane. Tutte le ipotesi "suggestive" che si ascoltano, i cambi di paradigma, i default pilotati, le Islande, i Monti in sella al drago a mille teste che affama il pianeta, oggi nocchiero della banca d'affari, ieri della bibitona che domina il mondo, domani del triangolar consiglio che orienta l'economia e cancella la politica...
Ma i piedi per terra, no? In che modo si dovrebbe uscire dall'equilibrio attuale e per ottenere cosa? Passare dalla perdita di sovranità alla perdita secca di ogni benessere è progetto condivisibile? Presentabile? Ragioniamoci, mentre ci acciambelliamo sul divano low cost, coperti dalla felpa made in malaysia, cullati dal lezzo della scarpa sportiva omologata, sorseggiando una birra prodotta da una multinazionale, sgranocchiando delle ottime patatine sintetiche. Come si potrebbe programmare l'uscita dal ricco mondo occidentale e il downgrade all'economia del baratto e alla felice coltivazione della terra?
Che poi, la perdita di sovranità. Mentre scrivevamo la Costituzione più bella del mondo ci consegnavamo all'abbraccio americano che ha segnato la sovranità limitata del Paese fino alla fine della guerra fredda. La creazione della comunità europea e la crescente integrazione economica con gli altri paesi dell'unione ha comportato una progressiva perdita di sovranità anche lei. Oggi esistono vincoli  per i quali siamo costretti a stare al passo con certi parametri, il che può provocare, come abbiamo visto, crisi laceranti e rivolgimenti della politica. E' proprio questo scenario a mettere a nudo l'inadeguatezza della nostra scena politica. Come si dovrebbe fare per passare a un nuovo sogno rivoluzionario, un po' autarchico e un po' sandinista (con i Clash in sottofondo...)?