Schwitter questo topic era nato molto tempo fa per sostenere che in quegli anno cosi' controversi, ricchi di vita e ad un tempo tragici, i morti furno vittime di un odio cieco, di un furore che ci aveva messo uno contro l'altro mentre tutti volevamo cambiare il mondo. L'antifascismo per me rimane molto sullo sfondo, nel momento in cui (direttamente? indirettamente?) da questo dipende anche la piu' remota possibilita' che venga barbaramente ucciso un Giacquinto, un Cecchin, un Di Nella,un Ramelli, i Mattei. Spero, anzi sono certo, che per Boks valga la stessa cosa nei confronti di Zini, Rossi, Verbano, Iaio e Fausto. Se cosim non fosse mi dispiacerebbe profondamente. Io lo ridico...sticazzi dell'antifascismo se in nome di questo Ramelli e' stato malmenato a morte! Non c'entra nulla il secondo Risorgimento, l'ANPI e la X Mas. Eravamo giovanissimi, speravamo e volevamo un mondo migliore e siamo finiti a sprangarci ed a spararci. Che c'entra Alemanno, Polverini e la Russa? Se sono doppi e in malafede me ne sbatto; non li considero proprio. Non parlo dei santuari: Predappio o Porta San Paolo. Parlo delle strade di Roma in cui ci volevamo nemici, accecati da ideologie anche nobili ma tremendamente e stoltamente declinate. Dovremmo farlo questo sforzo, per la fierezza degli ideali che ognuno aveva. Ma mi rendo conto che e' difficile e doloroso. Pero' io mi ricordo Pertini al capezzale di Di Nella: ripartiamo da li' non c'e' altra strada.