Calendario durissimo

[SAV]

essendo residente lì da qualche decennio.

Piccolo OT: ti confermo che SkyGo e simili sono fruibili dall'estero, dal primo aprile. Pertanto se hai qualcuno abbonato in Italia, puoi eccedere con i suoi codici e vederti la partita su PC tablet o smartphone, molto meglio di uno streaming armeno (se non ti capitato compagnoni o Caressa).

Ero anche io al corrente del fatto che si è trasferito a Madrid in tempo per assistere all'esordio, il 23 settembre 1953, di Alfredo Di Stefano con la maglia delle merengues.

Faccio ammenda su Sky Go.  Tempo fa ti avevo detto che ci sarebbe voluto più tempo e invece sono stati più bravi del previsto (o forse non mi era chiaro che avessero l'obbligo di consentirlo...)

[franz_kappa]

Pomata si riferisce alla salsiccia, come ossimoro del pene (fava, nerchia, pesce, ecc).
Capace che abbia mutuato una espressione spagnola, essendo residente lì da qualche decennio.

Proseguo l'OT e mi permetto di correggere l'amico disabitato.
La figura retorica evocata è piuttosto la metafora (trasferimento di significato) e non l'ossimoro (accostamento di due termini di senso contrario. Classico esempio: vittoria romanista). Mirabile, in tema di metafore del sesso maschile, il celeberrimo sonetto del Belli "Er Padre de li Santi".

Restando nell'ambito delle figure retoriche - applicate a discorsi invero un po' triviali - condivido con piacere con voi la mia sincera passione per la "sineddoche" (figura retorica che consiste nell'evocare una parte per intendere il tutto). In tal senso l'associazione/identificazione tra l'organo sessuale femminile e la donna è proverbiale e generalmente diffuso. Desta più d'una riflessione, va detto, l'assenza di un contraltare riferito all'uomo. Insomma, si dice "Che bella fi..." nel sottolineare il piacevole aspetto di una donna ma non "Che bel ca..." riferito a un uomo particolarmente avvenente.
Il linguaggio comune è dunque maschilista? Credo si possa dire di sì. Senza alcun dubbio.
EOT

[zorba]

Proseguo l'OT e mi permetto di correggere l'amico disabitato.
La figura retorica evocata è piuttosto la metafora (trasferimento di significato) e non l'ossimoro (accostamento di due termini di senso contrario. Classico esempio: vittoria romanista). Mirabile, in tema di metafore del sesso maschile, il celeberrimo sonetto del Belli "Er Padre de li Santi".

Restando nell'ambito delle figure retoriche - applicate a discorsi invero un po' triviali - condivido con piacere con voi la mia sincera passione per la "sineddoche" (figura retorica che consiste nell'evocare una parte per intendere il tutto). In tal senso l'associazione/identificazione tra l'organo sessuale femminile e la donna è proverbiale e generalmente diffuso. Desta più d'una riflessione, va detto, l'assenza di un contraltare riferito all'uomo. Insomma, si dice "Che bella fi..." nel sottolineare il piacevole aspetto di una donna ma non "Che bel ca..." riferito a un uomo particolarmente avvenente.
Il linguaggio comune è dunque maschilista? Credo si possa dire di sì. Senza alcun dubbio.
EOT

OT fino a un certo punto, anche perché è lo stesso titolo del topic ad evocare questioni ... priapiche!!!

 

[surg]

Lombardi puo' fare benissimo la riserva di Marusic o chissa', pure il titolare se continua a migliorare come sta facendo anno dopo anno....

Lombardi mi piace, ma non so se è adatto in un centrocampo a 5. Murgia ha fatto due tiri: il primo da parecchio fuori area, un pò forzato. Il secondo in area, spostato sulla destra, che è uscito di parecchio, ma non mi sembra che avesse tutto lo specchio libero. Ovviamente deve migliorare

[Frusta]

Dice bene FK quando parla di sineddoche, cioè della parte che indica il tutto, in questo caso rappresentata dalla salsiccia, che, oltre ad essere formata da carne di porco, ha anche nella forma un riferimento esplicito.
Quindi, appunto perché con la parte si intende tutto il resto, l'spressione si riferisce a tutto il corpo del partner di un rapporto omosessuale, e, per estensione, ad ogni omosessuale di sesso maschile.
Ma non è un' espressione solamente romana, anzi è un modo di dire piuttosto diffuso: Vissani, che romano non è, con l'aplomb da bovaro che lo contraddistingue, se ne è uscito così: http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/12347644/chef-vissani-contro-gay--non-mi-piace-carne-di-porco--.html

[Frusta]

OT fino a un certo punto, anche perché è lo stesso titolo del topic ad evocare questioni ... priapiche!!!
 

Ok, dato che ci siamo, andiamo (sghignazzando) definitivamente OT e non se ne parla più.
Nel poema quattrocentesco che sto faticossissimamente finendo di trascrivere c 'è l' autore che da consumatore di carne di porco si converte in estimatore di ben più apprezzabile ciccia con questa ottava:

Quell’ io che d’ Ariberto un dì cantai,
mesto, in riva al bel fiume, il furor grande,
e per più dì le donne disprezzai
preferendo alla vulva il rozzo glande,
oggi, fatto virìl, peno d’assai
a trattenere dentro le mutande
l’asta di Marte che ne balza fuora
quand’ io veggio mia donna, ed altre ancora.

  (Guidubaldo Rinuccioni, 1426 – 1498)

[Karmilla]

Ok, dato che ci siamo, andiamo (sghignazzando) definitivamente OT e non se ne parla più.
Nel poema quattrocentesco che sto faticossissimamente finendo di trascrivere c 'è l' autore che da consumatore di carne di porco si converte in estimatore di ben più apprezzabile ciccia con questa ottava:

Quell’ io che d’ Ariberto un dì cantai,
mesto, in riva al bel fiume, il furor grande,
e per più dì le donne disprezzai
preferendo alla vulva il rozzo glande,
oggi, fatto virìl, peno d’assai
a trattenere dentro le mutande
l’asta di Marte che ne balza fuora
quand’ io veggio mia donna, ed altre ancora.

  (Guidubaldo Rinuccioni, 1426 – 1498)

Un precursore di Povia, praticamente