Autore Topic: Maglia 28, un colpo al cuore  (Letto 6126 volte)

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Offline Drenai

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #60 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 17:25:41 »
non avevo proprio aperto finora questo topic pensando ingenuamente che visto il titolo fosse l'ennesimo contenitore di lacrime zaratiane e invece mi sbagliavo...

il campionato scorso aveva sopito speravo per sempre i sostenitori del verbo dell'hernanes volante e invece è bastata una prestazione sottotono per rimettere fuori la testa. e vabbè.

per inciso fra platini e hernanes è piu "centrocampista" hernanes, pensa tu.
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Larry Bird

Offline disabitato

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #61 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 17:30:37 »
diciamo che un 4321, con hernanes al centro dei 3, gli potrebbe dare quella fetta di campo sufficiente a fargli fare l'elastico lunetta_nostra <-> lunetta_loro.

con un paio di mastini lasciati a protezione della difesa (e di hernanes), tipo brocchi-cana

i due avanzati: sculli, mauri, cisse, gonzalez, e via dicendo..

avanti: klose rocchi kozak

sarebbe un intrigante 433 camuffato.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline 1. Peruzzi

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #62 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 17:51:01 »

Mah, bubù e cucù  :). In relazione ai criteri descritti e alle asserzioni da me espresse sin qui, non assume alcuna attinenza ricorrere all'esempio di giocatori che hanno cambiato ruolo. 
Perché bisogna vedere chi sono, quale identità hanno. Alcuni cambiano ruolo proprio secondo natura, secondo caratteristiche tecniche (e se è per questo in tal caso gli esempi da fare sono molti, non solo Nedved), altri devono farlo sacrificando una parte troppo importante del repertorio personale (il caso di Hernanes). Per altri ancora si tratta di totale ribaltamento in relazione alla propria natura. Per alcuni giocatori essere "fuori ruolo" ha un valore, per altri ce ne ha uno molto diverso. Sono concetti particolarmente semplici.
Quali grandi registi o centrocampisti sono arrivati dal Brasile e non hanno potuto giocare secondo quanto messo in luce precedentemente, arrivati in Europa? E quali non hanno potuto nemmeno provare prima di dover cambiare ruolo? Chi sono? Analizziamo le loro caratteristiche, le loro qualità, identità, caratura, repertorio e osserviamo se rispecchiano un insieme adatto di ragioni per un accostamento a Hernanes.  E in particolare quelli che non sono riusciti a proporsi anche in Europa (se parliamo poi di grandi giocatori davvero quasi nessuno) a centrocampo, non ci sono riusciti senza nemmeno aver la possibilità di provarci con qualche partita a disposizione?     

Nel campo dei dati, un conto è mettere a confronto, suggerendo un'indicazione, giocatori con affini caratteristiche tecniche  (Platini e Hernanes), un conto giocatori completamente diversi per struttura fisica, tecnica e mentale (Nedved e Hernanes). Sono casi diversi, e Platini invece, a livello professionistico, non ha mai cambiato modo di giocare, non ha mai fatto l'attaccante, il mezzo attaccante o l'esterno, dall'esordio nel Nancy, passando per Les Verts fino alla Juventus.
     

Qui si parla poi di un giocatore che non è stato mai provato con le funzioni con le quali è arrivato in Italia e di nessun sistema studiato per tale sua identità (tra l'altro con più di una finestra di campagna acquisti a disposizione, nel frattempo). E che invece utilizzato in modo differente sta riscontrando, sul medio/lungo periodo un rendimento altalenante. 
Platini è approdato in Italia a 27 anni e Hernanes a 25. Entrambi in precedenza facevano i costruttori di gioco: non provare il brasiliano per alcune gare secondo l'identità in questione risulta calcisticamente tragicomico. Ma non si cada nell'errore di fossilizzare la mente sul valido riferimento a Platini: di esempi al riguardo ce ne sono diversi altri e ricordarlo è a mio avviso oscenamente superfluo.     
Di fronte al dato dell'intermittenza di Hernanes (anche quando il dato ancora non era divenuto tale) alcuni lo scorso anno ricorrevano alla spiegazione della stanchezza; quest'anno qualora alla fine dell'anno le sue prestazioni risultassero ancora altalenanti di quale trovata sarà il momento (la guida tecnica della Lazio ha dichiarato ora tra l'altro di aver ottenuto un equipaggiamento di suo completo gradimento, ne consegue che per lui tutti potranno migliorare il loro apporto)?  Ma non sarebbe semplicemente più maturo, in quel caso ma già da ora, mettere nel campo delle probabilità anche il fatto di essersi sbagliati? Mi rendo conto però che poi alcuni potrebbero vivere l'ammissione o l'ipotesi come crollo di un intero castello di carta.

Si può ragionare con chi, in caso di ulteriori alti e bassi, dopo quella dell'eccessiva stanchezza ha già pronta la carta della saudade?   


Eventuali mie risposte sul tema in altro topic.

   

Quoto completamente e pesantemente i tuoi ultimi post .

La concezione di certi europei sul calcio brasiliano la trovo piuttosto superficiale, quasi fosse una immotivata posizione da snob. Il Brasile è la patria che ha fornito campioni di ogni genere alla storia del calcio e ogni caso va analizzato in modo diverso. Si gioca in un modo diverso perchè si predilige la classe e la creatività, perchè abbondano a dismisura e questo tutto significa tranne che i giocatori patiscano in media handicap particolari rispetto a quelli provenienti da altri ambienti. E' l'effetto naturale della prevalenza di un gioco creativo e fantasioso. Difatti sono spesso i brasiliani e i sudamericani a fare la differenza in Europa.
Sospetto da tempo poi che Hernanes non si sia propriamente lamentato finora sia perché è soprattutto una persona splendida e discreta, aggregatosi tra l'altro da ultimo arrivato la scorsa stagione, sia perché è prassi vecchia come il cucco nel calcio che certi risvolti escano fuori solo quando le cose vanno completamente male a livello di risultati. Se non ricordo male infatti lo scorso anno nelle varie interviste pubbliche ha rilasciato dichiarazioni controverse sul ruolo che fanno molto pensare. Incredibile comunque non riconoscere che nel suo primo campionato è dovuto andare a corrente alternata...           


p.s. Perfetta la tua descrizione di Platini che ti confido ho avuto la fortuna di conoscere. Qualcuno dimostra proprio di non averlo mai visto oppure di non ricordare come effettivamente giocasse e anche lui lo evidenziava ironicamente... pensa tu LJ. Ma capita sempre qualche visione ingenua o prepotente che pensa il gioco si costruisse in fase avanzata...     

Offline ammiraglio

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #63 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 18:17:37 »
parlano i fatti e di solito bisognerebbe partire da quelli.
la cronaca, appunto.

i brasiliani dove giocano in italia?
sono attaccanti (pato ad es. o barreto, oppure eder oppure amauri e robinho)
sono difensori (ts, ad, juan, cicinho, lucio, maicon, jonahan, etc)
portieri (js, jc)

e i c.campisti? pochi direi.
il milan non ha un  brasiliano in mediana (gattuso, aquilani, flamini, vb, seedorf, etc.)
l'inter ha un italo-brasiliano, ma di formazione europea (tm).
la juve non ha brasiliani in mediana.
idem la viola (valon b., monto, lazzari, etc.).
idem il napoli (gargano, dzemaili, inler, donadel, etc.).
la lazio ha due brasiliani, ma uno è di formazione europea (al napoli era un bimbotto il buon matu) e hernanes.
la roma idem, ma i due brasiliani  in questione ricoprono ruoli adesso marginali (simplicio e taddei, entrambi da una vita in italia).
il cesena non ha brasiliani in mediana, idem il catania, o il cagliari, oppure il novara.
magari mi sarò perso qualche c.campista gialloverde nei conteggi, ma mi sembra che grosso modo ci siamo.

il motivo mi sembra piuttosto scontato.
è più facile inserire un difensore brasiliano, per dire, (chissà 'sto neuton dell'udinese, vedremo) da noi che un c.campista.
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Offline 1. Peruzzi

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #64 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 19:09:46 »
   I centrocampisti sono i brasiliani che hanno invaso di più l'Italia, negli ultimi 30 anni. Quando il calcio in Italia contava sotto qualsiasi punto di vista più di ogni altra parte. Soffermarsi solo sulle coincidenze degli ultimi anni non riveste significato.


Se si va in campionati molto più importanti oggi di quello italiano o in squadre che hanno vinto a livello europeo nel recente, brasiliani a centrocampo sono ovunque e a parlare senza distinzioni di caratteristiche, come fanno in modo fuorviante alcuni, allora si possono elencare:


Sandro nel Tottenham,
Lucas Leiva nel Liverpool,
Anderson nel Manchester Utd,
Denilson per anni fino a due mesi fa nell'Arsenal,
Ramires nel Chelsea,
Luiz Gustavo nel Bayern Monaco,
Renato Augusto nel Bayer Leverkusen,
Wesley nel Werder Brema
Josuè nel Wolsfburg,
Renato nel Siviglia.
Fernando e Souza del Porto



così, su due piedi, più diversi altri ancora, tutti centrocampisti ma diversi tra loro. Sperando che Hernanes non vada mai all'Arsenal o da qualche altra parte.


Ma che criterio è...

Offline Skorpius

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #65 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 19:20:51 »
Senza contare che la roma (ela juve subito dopo) ha vinto lo scudetto con un centrocampista brasiliano in mediana una decina d'anni fa
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline giggio

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #66 : Mercoledì 14 Settembre 2011, 19:27:32 »
concordo.
personalmente l'ho visto giocar diverse volte nel san paolo ma un'idea compiuta è davvero difficile farsela.
è un campionato, il brasilerao, talmente anomalo che non presenta alcun nesso logico e tattico con quello italiano e dove i ritmi sono molto lenti e palleggiati e i costruttori possono alzare la testa e godere di 7-8 metri e dialmeno dieci secondi per impostare.
da voi in italia una roba del genere è impossibile, così come in uk o in francia, dove si sottovaluta molto nei giudizi la fisicità.
faccio un esempio con un giocatore diverso, adesso.
quando un giocatore (non mi ricordo il nome) lasciò l'internacional di porto alegre per approdare al lecce, qualche tempo fa, ci furono molti tifosi che lo accompagnarono all'aeroporto salutandolo e piangendolo. era un vero idolo.
sto c.campista arrivato in italia, molto referenziato, è subito retrocesso giocando da volante difensivo e giocando molto male.
credo che adesso sia già tornato in brasile eppure su questo ragazzo (ripeto, non mi ricordo il nome ma la faccia era brutta come la fame) sia angelozzi (colui che lo prese) che corvino (uno che lo amava) avevano speso parole importanti.

peraltro (e chiudo) non ho mai sentito lamentarsi hernanes dell'attuale posizione e in tal senso mi sembra anche che dija lo avesse sostenuto.
il grande edinho?

Offline AlenBoksic

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #67 : Giovedì 15 Settembre 2011, 09:28:05 »
“Hernanes da come è strutturato non credo possa giocare sull’esterno, neanche in un 4-4-2 come centrocampista centrale. Da trequartista invece lo vedo bene, da lì può far male"

(Delio Rossi)
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Offline carpelo

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #68 : Giovedì 15 Settembre 2011, 10:07:13 »
Comunque quella maglia non gli dona per niente.
Parlo di Zarate eh.

Offline cuchillo

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #69 : Giovedì 15 Settembre 2011, 10:21:36 »
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline WombyZoof

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #70 : Giovedì 15 Settembre 2011, 10:27:52 »
continuo a notare che in mezzo a profonde e pensose asserzioni, dotte lezioni di storia comparata del calcio e    delicate, delicatissime,  costruzioni logiche, ci si dimentica degli avversari e del contesto calcistico in cui si trova hernanes.    in italia un centrocampista qualunque di una squadra qualunque ti concede 1-2 secondi al massimo prima di zomparti sui piedi.    emerson era fisicamente forte, di grandi polmoni, era uno che menava.

comunque, a fronte della mia fallacia e della pochezza dimostrativa delle 11 famose reti, vedo delle certezze ferre, e non dubito che ci crediate veramente al fatto che stiamo sprecando un campione. 

Vi prego pertanto, per il bene della nostra amata, di recapitare per missiva codesti trattati di tattica al nostro allenatore e in copia al presidente e tare. chissà che non convincano reja a recedere dal suo tragicomico impiego di hernanes, il nostro platini.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

BobCouto

Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #71 : Giovedì 15 Settembre 2011, 11:52:41 »
Quoto completamente e pesantemente i tuoi ultimi post .

Non l'avrei mai detto.

Andate così d'accordo che parete quasi la stessa persona...

Offline Thom

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #72 : Giovedì 15 Settembre 2011, 13:39:40 »
   I centrocampisti sono i brasiliani che hanno invaso di più l'Italia, negli ultimi 30 anni. Quando il calcio in Italia contava sotto qualsiasi punto di vista più di ogni altra parte. Soffermarsi solo sulle coincidenze degli ultimi anni non riveste significato.

Gli ultimi 30 anni significa da quando hanno riaperto le frontiere, e quante sòle sono arrivate, come centrocampisti e non. Bastava il nome esotico...(ad es."con pedrinho e luvanor, un catania tutto d'or" chi se la ricorda?)


Se si va in campionati molto più importanti oggi di quello italiano o in squadre che hanno vinto a livello europeo nel recente, brasiliani a centrocampo sono ovunque e a parlare senza distinzioni di caratteristiche, come fanno in modo fuorviante alcuni, allora si possono elencare:
ma se gli ultimi anni sono coincidenze per noi, allora sono coincidenze anche per gli altri, perchè considerarli ininfluenti prima e validi a supporto del tuo pensiero ora?


Sandro nel Tottenham,
Lucas Leiva nel Liverpool,
Anderson nel Manchester Utd,
Denilson per anni fino a due mesi fa nell'Arsenal,
Ramires nel Chelsea,
Luiz Gustavo nel Bayern Monaco,
Renato Augusto nel Bayer Leverkusen,
Wesley nel Werder Brema
Josuè nel Wolsfburg,
Renato nel Siviglia.
Fernando e Souza del Porto



così, su due piedi, più diversi altri ancora, tutti centrocampisti ma diversi tra loro. Sperando che Hernanes non vada mai all'Arsenal o da qualche altra parte.


Ma che criterio è...
direi che inevitabilmente ci sono c.campisti brasiliani in giro per l'europa, è un fatto statistico. vero è che, di quelli citati, nessuno spicca per qualità, fatto salvo Anderson del man utd, che quest'anno è partito alla grande. Sandro, Leiva, Denilson, tutte riserve nelle loro squadre. Gli altri buoni giocatori e nulla più. Nessuno è un regista. E poi Hernanes è di un altro livello, imho.
Sono d'accordo con ammiraglio, non è fuorviante parlare delle caratteristiche, è anzi necessario.
In italia il c.campista centrale-regista brasileiro è una rarità. O è molto "europeo" come caratteristiche di gioco, vedi Emerson, oppure, in un calcio molto tattico e asfissiante a livello di marcature come il nostro, non si affermerà.


Elenn sìla lùmenn' omentielvo

Mark Lenders

Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #73 : Giovedì 15 Settembre 2011, 16:27:34 »
Mah. Un calciatore come Nedved ha giocato "fuori ruolo" praticamente in tutta la sua carriera italiana: nato come centrale di centrocampo, con caratteristiche a metà tra il giocatore di quantità e il trequartista, molto simile a Stankovic per dare un'idea, s'è adattato con risultati ottimi a fare il quarto a sinistra. Nella sua nazionale, tuttavia, ha quasi sempre giocato nel suo ruolo naturale. Ma polemiche sulla sua collocazione in campo non mi pare di averne mai sentite o lette.

Immagino, lo dico senza alcuno spirito polemico, che le lamentele sulla posizione "sbagliata" di Hernanes nascano da una conoscenza profonda del calciatore, che non può quindi che derivare dall'averlo visionato da "volante" alla Falsao in almeno una decina di partite: il tutto tenendo presenti le profonde differenze tra il campionato brasiliano e il nostro, sia in termini di qualità che sotto l'aspetto tattico: la lista di calciatori provenienti dal Sudamerica con ottime credenziali e poi rivelatisi inadatti al nostro torneo (quando non vere e proprie sòle) o costretti a riciclarsi in altri ruoli è fin troppo corposa.

L'Hernanes pre-Lazio lo conosco poco, vidi giusto un paio di partite. Se dico che non può fare il quarto a sinistra non è perché conosca in maniera approfondita il suo passato, bensì perché - dopo un anno qui da noi - posso affermare senza tema di smentita che non ha il ritmo né lo spunto per giocare sull'esterno. Al contrario di Nedved, che per caratteristiche era molto più versatile. A conferma di questa mia convinzione, del resto, ci sono le sue performances: quando è stato decentrato non ha mai giocato bene. Può darsi che mi stia dimenticando qualche partita, ma ne dubito. In caso correggetemi pure.

Offline 1. Peruzzi

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Re:Maglia 28, un colpo al cuore
« Risposta #74 : Giovedì 15 Settembre 2011, 22:34:15 »
Non l'avrei mai detto.

Andate così d'accordo che parete quasi la stessa persona...

Forte :). A volte capita di pensarlo anche a me: gradisco molto come vede il calcio e quello che scrive, quasi sempre.   
Anche tu sei abbastanza simpatico.




Per Thom. La “coincidenza” è ora solo del campionato italiano caro Thom. All'estero da anni in quel reparto ci sono spesso brasiliani: Gilberto Silva, Kleberson, Thiago Motta, Rochemback, Zè Roberto, Flavio Conceicao e Mauro Silva (col Deportivo hanno vinto uno scudetto), Edmilson, Juninho Pernambucano etc...
All'estero non c'è coincidenza.

Quelli che hai indicato tu del presente non sono riserve: Sandro mi pare infortunato, Leiva è titolare.
Denilson ha fatto a lungo il titolare poi è stato spesso rotto e per questo è tornato al San Paolo. Poi anche L. Gustavo titolare del Bayern ha qualità.

Le sole possono arrivare da ovunque, e infatti avevo ricordato che sarebbe errato parlare senza distinzioni.... Se nessuno di oggi spiccasse per qualità, la cosa dovrebbe rivestire proprio un vantaggio di Hernanes non uno svantaggio. Uno come lui è raro... Per questo era giusto secondo me anche il riferimento a Platini che proponeva LJ.

 non è fuorviante parlare delle caratteristiche, è anzi necessario.

avevo sostenuto l'esatto contrario



Io dicevo che non è vero che sono i brasiliani di altri reparti ad essere approdati in maggior numero in Italia. Sono quelli che giocavano a centrocampo. E se parliamo di registi ce ne sono stati un bel po'. Quanto a sole ce ne sono state in 30 anni... così come anche quelli forti...