Contento della partita e del risultato, stufo delle critiche. A Edy Reja basta mezza domanda in conferenza stampa sul modulo e sulle palle-gol create e sbagliate dal Milan per reagire stizzito. La domanda è questa: la Lazio è partita col 4-2-3-1, un modulo che induce al calcio d’attacco, ma non pensa che sia anche troppo rischioso? Avete concesso molte occasioni al Milan. Risposta:
« Vorrei sapere quando sarete contenti. L’anno scorso dicevate che dovevamo attaccare di più, adesso il contrario. Mi sto rompendo un po’ le scatole, ci sono spesso delle critiche, ma qualche palla la dovremmo pur concedere al Milan a San Siro ». A inizio ripresa è passato al 4-4-2, vuol dire che in futuro potrà cambiare? «
Ma se uno come me viene a Milano, contro i campioni d’Italia che hanno appena vinto la Supercoppa, perchè non dovrebbe continuare ad adottare il 4-2-3-1? Questa squadra è stata costruita per questo modulo. E’ chiaro che tutti si dovranno sacrificare, ma da San Siro andiamo via fiduciosi ».[...] «
Qualche errore ci poteva stare. Se fossimo andati sul 3-0, sarebbe cambiato tutto. Un po’ di difficoltà e un po’ di timore l’abbiamo avuta, ma abbiamo dimostrato di essere una buona squadra. Adesso che cominciamo a giocare ogni 3 giorni vedremo di che pasta siamo fatti. I cambi? Hernanes ha corso molto, Mauri lo stesso, volevo già mettere prima Matuzalem per dare un po’ di palleggio ». [...] Alla fine Reja è davvero contento. Gli pesano di meno i 70′ (60′, per lui) di sofferenza. Ma vista dalla sua parte, va bene così. « Non potevo chiedere di più alla squadra, abbiamo giocato con personalità, per 30 minuti abbiamo fatto un ottimo calcio (in realtà al 33′ era già 2-2, ndr). Poi nel secondo tempo siamo calati, ma faceva un gran caldo e poi sia noi che il Milan non siamo ancora in grande condizione ». Anche nella ripresa, quasi esclusivamente di marca rossonera, Reja trova lo spunto positivo: « Abbiamo retto bene e poi c’è stato quel contropiede di Cisse su cui Nesta è stato bravissimo a mettere una pezza ». E’ giusto il conto delle occasioni da gol: « Se una squadra costruisce 4-5 occasioni a San Siro può essere soddisfatta ».
[...] E’ un 2-2 che trasmette qualche convinzione in più alla Lazio. «E’ un risultato che ci dà sicurezza». Ma in difesa non tutto ha funzionato, anzi: «In effetti potevamo fare meglio. Sul 2-1 è affiorata un po’ di preoccupazione, come si è visto sul gol di Cassano: è vero che ha trattenuto Zauri per la maglietta, però non è uno specialista del gioco aereo e con un pizzico in meno di preoccupazione potevamo evitare quel gol».
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