Autore Topic: Lazio, Reja obbligato a vincere subito per ricostruire il rapporto con i tifosi  (Letto 698 volte)

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di Daniele Magliocchetti
ROMA – Missione in salita per Edy Reja. Ce l’hanno tutti con lui. Un tecnico che non è mai stato amato del tutto dalla maggior parte della gente che tifa Lazio. Ora più che mai. Un’altalena estenuante, fatta di troppi alti e bassi, che alla lunga potrebbe creare dei seri problemi soprattutto alla squadra che mal digerisce quest’aria così negativa attorno al tecnico. Per il gruppo Reja è il capo, l’uomo fondamentale a cui tutti o quasi fanno riferimento. Durante il ritiro c’era stata qualche piccola avvisaglia, poi alla presentazione ufficiale i fischi contro Edy, che si sono poi trasformati in applausi durante la sfida europea con il Rabotnicki.

Tutto finito e tutti d’amore e d’accordo, dunque? Neanche per sogno. L’altalena è appena partita anzi ripartita. La cessione di Mauro Zarate ha ricreato il problema. L’ambiente è esploso ancora una volta e in maniera feroce, puntando di nuovo il dito nei confronti di Edy Reja, reo, secondo la gente, di essere il vero e unico responsabile dell’addio di Maurito. E da qui sono ritornati in voga i soliti motivetti che non si sentivano da un po’ di tempo: non vince mai un derby, la squadra gioca male e troppo in difesa, ma dove andiamo con uno così?
Un peccato se si considera che tra Reja e la gente c’era un idillio perfetto al suo arrivo e soprattutto dopo la salvezza dalla serie B. Ma non è bastato. Anzi, sotto sotto, sembra quasi che qualcuno speri che tutto vada male per prendersela con l’allenatore e vederlo lontano dalla Capitale.

Lui, Edy Reja, soffre maledettamente questa situazione, anche perché non vede i motivi per essere così contestato. Due giorni fa, all’ennesimo insulto davanti ai cancelli di Formello, non ha retto più, è sceso dalla macchina e ha avuto un confronto non proprio tranquillo con due ragazzi. All’interno della squadra, questa situazione non si vive benissimo, tanto che più di qualche giocatore sta pensando di inventarsi qualcosa o di uscire allo scoperto solo ed esclusivamente per affetto, stima e protezione.

Quasi fosse un tentativo vero e proprio di ricostruzione del rapporto con i tifosi. Ci si proverà in tutti i modi, anche perché i leader dello spogliatoio sono più che convinti nel prendere posizione. In effetti è impensabile cominciare una stagione con tutti questi attriti nei confronti di una sola persona. Di solito quando accadono situazioni simili non finisce mai bene. Una vicenda che sta rischiando di contaminare un lavoro che in realtà ancora deve partire.

Reja prova ad andare avanti per la sua strada, concentrandosi sul lavoro del campo. Sa perfettamente di avere la squadra più forte che abbia mai allenato nella sua carriera e le pressioni già solo per questo non sono poche ma non fanno che aumentare a dismisura con tutta questa situazione da parte della tifoseria. Gli stimoli e la voglia di rivalsa non sono poche da parte del tecnico.

L’obiettivo stagionale dell’allenatore è portare la Lazio in Champions o alzare almeno un trofeo, tra coppa Italia e Europa League e, forse, soprattutto riuscire almeno una volta a battere la Roma. Non c’è mai riuscito in tutta la sua carriera. E poi il gran finale con un colpo di scena: vincere e salutare tutti a fine anno. La verità è che il tecnico di Gorizia è sì carico per la stagione che deve cominciare, ma in realtà è assai stanco di dover vivere in un posto dove non è amato anzi mal sopportato. E non ha tutti i torti.

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