era una sera afosa, umida, appiccicaticcia. Il sole alticcio anche lui dopo la sbornia di caldo della giornata, lentamente barcollava verso il suo letto di stelle lanciando raggi simili a singhiozzo. Alcuni amici si affrettavano per trovarsi al cospetto del desco e condividere in fraterna assise la visione della gara della Lazio. Alcuni spettri color del peperone, si avviavano strombazzando verso l'olimpico stasera mutato in cloaca. La sera con gli amici, sebbene ancora torrida, sembrava più leggera, tra una pizza, un antipasto od un ciurraschino, tra un bel gol ed una papera di Bizarri, mentre nella cloaca, il destino sembrava arridere agli incapaci regalando un gol da buona stella, o gran bucio di culo come soleano rimar gli antichi. Tuttavia, nel mezzo del cammin di nostra crocchetta, gli animi erano lievi seppur le voci alte potessero far travisare.La Lazio però, riusciva suo malgrado a raddizzar la sorte e le diottrie del feral portiere consegnando una bella doppietta a Rocchi, dove nove con nove non fa cento che i faremo a casa festeggiando.All'ora della macedonia, e quindi arrivati alla frutta, la soave musa DonnaTella da Nosur improvvisamente imporporava le bronzee guance che il sol di Nicosia aveva sì mirabilmente panneggiato: "oh gaudio! oh tripudio! gli escrementizi antagonisti, stan perdendo! orsù miei prodi! gaudemo!!" e così tripudiarono le risa, si levarono i calici ed i canti. I goliardi gridaron romammerda!! al muliebre richiamo di eburnea ispirazione!!! e così fù, gioia e sorrisi mentre sugli schermi scorrea la scucchia del Duce loro ed il silenzio continuava solievemente ad ammantare la Città Eterna mentre i fecali a lor dimora tornavano.
un sogno, un portento, un grazie a tutti voi