Autore Topic: Lazio, per Marchetti stagione del riscatto  (Letto 721 volte)

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Offline Daniela

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Lazio, per Marchetti stagione del riscatto
« : Mercoledì 27 Luglio 2011, 18:49:32 »
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Preparatore Milan: è un po' come Buffon

dal nostro inviato Gabriele De Bari - FIUGGI - La Lazio lo aveva cercato quando giocava nell’Albinoleffe, ma il Cagliari si mosse con tempestività e Federico Marchetti approdò in Sardegna, alla corte di Cellino. Seppur con qualche anno di ritardo alla Lazio ci è comunque arrivato, da portiere affermato in cerca di riscatto, dopo la tormentata stagione che l’ha visto costretto ad allenarsi con la Primavera. Le liti con il presidente rossoblù e le carte bollate sono soltanto un ricordo lontano. Lotito ha deciso di pagare la clausola rescissoria, fissata a 5,2 milioni, e per Marchetti è cominciata una nuova parentesi della vita sportiva. Nella lunga sosta ha trovato forza e stimoli per lavorare bene e presentarsi al ritiro con la nuova squadra in buone condizioni. Si è visto dai primi giorni che aveva desiderio di riconquistare il tempo perduto e di bruciare le tappe del ritorno. Il suo vecchio allenatore, Massimiliano Allegri, avrebbe voluto portarlo al Milan però il portiere ha scelto la maglia biancoceleste per prendersi la sua grande rivincita. Fare la riserva in rossonero non gli interessava, perché voleva essere un numero uno in tutti i sensi. Due gli obiettivi da centrare in fretta: tornare un calciatore protagonista e rientrare nel giro della Nazionale.

Allegri è sicuro che Marchetti disputerà una stagione importante. «Federico lo conosco bene, professionista serio, portiere dai mezzi notevoli. L’ho visto crescere, maturare, diventare una pedina fondamentale della squadra. Ha dato sicurezza alla difesa, fornendo prestazioni di valore, quelle che l’hanno portato a vestire la maglia azzurra. Non credo che l’anno trascorso lontano dal campionato ne abbia intaccato le qualità perché non si è fermato completamente. Anzi, Federico, avrà sicuramente tanta rabbia in corpo e vorrà dimostrare che il suo valore tecnico è rimasto intatto nel tempo. La Lazio ha fatto un buon acquisto e il ragazzo saprà ripagare la fiducia che la società ha riposto in lui».

Chi lo conosce meglio di tutti è Marco Landucci, ex preparatore dei portieri del Cagliari e oggi al Milan. «Federico ha compiuto progressi enormi sul piano tecnico e anche su come stare in porta è molto migliorato. Lo definisco un portiere attivo, con una predisposizione a giocare fuori dai pali, pur prendendo qualche rischio. Se c’è da andare a catturare un pallone in mezzo all’aerea, prende e va senza paura. Ha forza fisica, coraggio ed è discreto quando è chiamato a giocare con i piedi». Landucci azzarda anche qualche paragone importante sul neo laziale. «In campo è un estroverso, fuori dal campo un introverso, uno che sta sempre zitto e per conto proprio. Per alcune caratteristiche mi ricorda il primo Buffon, quello istintivo, spavaldo e pronto a tutto nella propria area. Per il suo modo di stare tra i pali somiglia a Marchegiani. Non è un portiere plateale, vola solo se vi è costretto, si affida molto al piazzamento. In allenamento è scrupoloso, meticoloso, pignolo, nei mesi in cui non ha giocato nel Cagliari ha lavorato comunque tanto per tenersi in condizione. Non ha mai avuto paura di ricominciare, né di rimettersi in discussione, perciò sono convinto che farà bene anche dopo la sosta forzata. La Lazio ha fatto un affare nell’affidarsi a Marchetti».
Mercoledì 27 Luglio 2011 - 16:09

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