Il rombo va meglio del 4-2-3-1, Klose cinquina e show, Sculli in grande spolvero, Zarate luci ed ombre14.07.2011 di Alessio Aliberti - Lalaziosiamonoi.it
AURONZO di CADORE – I biancocelesti sono al primo appuntamento della stagione all’ombra delle Dolomiti dove si disputa l’amichevole contro la rappresentativa del Cadore. E’ l’occasione per vedere i nuovi acquisti Konko, Klose, Cana, Marchetti e Lulic. Anche Stankevicius e Cissè erano a bordo campo, ma non sono scesi sul rettangolo verde nemmeno per uno spezzone di partita. La Lazio stravince per 16 a zero, il test non è indicativo, ma suggerisce qualche spunto su cui ragionare. I moduli sulla quale si continua a lavorare sono il 4-3-1-2 ed il 4-2-3-1. Zarate è sempre esterno e un po’ in ombra, Cana gioca mediano e non interno, Mauri è l’alternativa ad Hernanes e viceversa, Klose impressiona il pubblico.
Primo tempo - Reja nella formazione titolare sceglie un 4-3-1-2 guidato in attacco dal terzetto Mauri alle spalle di Klose e Rocchi e pronti via subito la Lazio va in vantaggio per 4-0 con un poker di Miroslav Klose. Il tedesco mette a segno quattro reti in venti minuti ed uno verso la fine del tempo, l’ex Bayern con il numero 25 sulle spalle scalda il pubblico biancoceleste fermo sotto il diluvio universale a sostenere la nuova Lazio targata 2011-12. Sempre più convinta sembra la scelta di adoperare un modulo con due punte che in parte sazi l’abbondanza di giocatori in attacco. La sorpresa, fino ad un certo punto, è proprio la grande utilità e concretezza di Klose che segna tutti i gol di destro, ma da qualunque posizione ed in qualsiasi modo. Oltre alle reti mette a punto anche due assist per Rocchi che producono un gol da applausi. Klose non corre moltissimo, ma svaria su tutto il fronte e come punto di riferimento è utilissimo per tutta la manovra. Chiude la prima frazione uno stacco di testa che gonfia la rete di Andrè Dias.
Secondo Tempo – Nella seconda frazione il mister rivoluziona formazione e modulo. Via il 4-3-1-2 e largo al vecchio 4-2-3-1, dove trovano spazio sia Sculli che Zarate. I due, come nelle prove durante gli allenamenti, giocano sugli esterni, l’argentino sulla destra e l’ex Genoa sulla sinistra. Proprio Sculli mette a segno due gol che indirizzano la partita anche nel secondo tempo. Pure Hernanes va a segno, il brasiliano gioca sulla trequarti dietro a Sergio Floccari e si alterna tra primi e i secondi 45 minuti con Mauri, entrando definitivamente in competizione con il centrocampista brianzolo per la posizione di rifinitore dietro le punte. Lulic scende sulla fascia, ma raramente crossa di sinistro, il piede che non è il suo. Solo due i tentativi del terzino bosniaco con il mancino: uno, il primo, è da dimenticare, ma il secondo mette Floccari a tu per tu con il portiere per il gol dell’undici a zero. Cana è possente davanti la difesa al fianco di Matuzalem, ma è il brasiliano ad illuminare con un sinistro da fuori area che registra il suo nome sul tabellino. Leggermente in ombra Zarate, il quale si mette in mostra solo a fine gara. Il talento di Haedo è decisivo prima in un uno-due di tacco con Cavanda, che porta al gol di Ceccarelli e dopo con una serpentina e pallonetto con la quale mette il sigillo sulla partita.
Il tabellino:
Primo Tempo 7-0
Lazio (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Ledesma, Bresciano; Mauri; Klose, Rocchi. All. Reja
Cadore (4-4-2): Riva; D’Ambros, Monti, Bettina, Bombassei; Cian, De Villa, Da Corte, Pitarevic; Martinig, Passuello. All. Ben
Marcatori: Klose al 6’, 7’, 16’, 19’, Rocchi al 24’, Dias al 39’, Klose al 41’
Secondo tempo 9-0
Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Scaloni (Cavanda 35’), Diakitè, Stendardo, Lulic; Cana, Matuzalem; Zarate, Hernanes, Sculli (Ceccarelli 35’); Floccari.
Cadore (4-4-2): Unterpertinger; Da Vinchie, Laguna, Corte, Metto; Zandegiacomo, Meina, Tosi Bosco, De Candido, De Filippo; De Mattia, Soravia.
Marcatori: Sculli al 9', 15’, Hernanes al 13', Matuzalem al 29’, Floccari al 33’, 36’, 45’, Ceccarelli al 41’, Zarate al 44’.
Arbitro: Alfarè di Mestre