Premessa: Brosco è uno dei prodotti del vivaio bruchista, uno di quelli che al pari di D'Alessandro, Rosi e Grillo, vengono (venivano) ciclicamente citati per dimostrare quanto le merde siano abili coi ggiovani. Queste le sue dichiarazioni reperibili sul web dopo che i coprofili che l'hanno inopitamente perso alle buste con la Triestina (retrocessa in Lega Pro):
"Per l'ennesima volta la Roma dimostra di non saper trattare con i talenti del suo vivaio. La scorsa settimana il club giallorosso si è privato definitivamente di Riccardo Brosco (20), difensore centrale considerato tra i piu' promettenti della sua annata, cedendone l'intero cartellino alla Triestina.
Brosco è molto amareggiato per questa decisione, ed ai microfoni di Laroma24 si lamenta per un divorzio che non avrebbe mai voluto consumare: "Quando ho saputo che non mi avevano riscattato, m'è crollato il mondo addosso. Mi sono detto: e che cavolo, ma perché non potevo starci pure io in questa squadra?"
Brosco non sa capacitarsi del perchè la Roma si sia voluta disfare di uno dei pilastri del suo vivaio: "Non lo so e francamente non lo capisco. Pensavo che più di trenta presenze in Serie B e qualcun'altra in Coppa Italia potessero bastare per meritare una conferma. C'è gente che è del '91 come me e ancora fa la Primavera a Trigoria. Invece, niente da fare. Oltretutto, ritengo che anche dal punto di vista economico (500.000 euro, ndr) l'operazione non sia stata particolarmente brillante. Anche se mi avessero voluto cedere, mi avrebbero potuto riscattare e poi, in un secondo tempo, rivendermi ad un prezzo più alto"
Del resto, nel corso del biennio passato alla Triestina, la Roma non si è mostrata molto presente ad un ragazzo, appena maggiorenne, finito a centinaia di km da casa: "In questi due anni si sono fatti sentire poco. Nessuno mi ha mai fatto sentire importante, eppure qualcosa di buono ritengo di averla fatta. Ma sai qual è la cosa che mi amareggia di più? Leggo i nomi di chi andrà in ritiro e dico che io potevo starci tranquillamente nel gruppo. Magari, che ne sai, un colpo di fortuna mi avrebbe cambiato la carriera. La Roma ha bisogno di un difensore con la cessione di Mexes. Con un allenatore giovane, che vuol ricominciare dai ragazzi di talento, potevo mettermi in luce e convincerlo"
Ma al pari di tanti altri settori giovanili, una procura importante può fare la differenza e decidere il destino di un calciatore. Ed anche se Brosco scagiona Sabatini (Credo che la brutta parola ce l'abbia messa qualche dirigente della vecchia gestione), qualche domanda sul reale peso degli agenti brosco se la pone: "Mah, non lo so, è una cosa che mi chiedono in tanti... Un fatto, comunque, è inconfutabile: nella Roma molti giocatori hanno lo stesso procuratore"
Riccardo in ogni caso non vuole rimanere con le mani in mano e, smaltita la forte delusione a tinte giallorosse, si prepara ad affrontare il futuro, magari distante da Trieste. E con un avviso spedito direttamente a Trigoria: "Ora valuterò con calma il mio futuro. Non vedo l'ora di ricominciare e un giorno tornare all'Olimpico per far mangiare le mani a qualcuno". "
Ricordo che proprio di questi tempi un anno fa il trigorriere titolava a nove colonne "Faraoni accusa". Quest'anno silenzio tombale su questa vicenda.
Ci dev'essere stata un'evoluzione nel Vocalelli-pensiero sull'importanza der zettore ggiovanile ner proggetto.