(ilmessaggero.it)
ROMA - Come rialzarsi in piedi dopo una brutta caduta e sentirsi rigenerato. O almeno quasi. Sarà tosta per Sergio Floccari dimenticare quel rigore fallito nel derby, ma da ieri pomeriggio quell’amarezza e quella delusione dipinte sul suo volto da giorni, sono scomparse quasi del tutto tra lacrime di gioia e sorrisi a trentadue denti. Tu guarda se da clamoroso errore, ti nasce un idolo o giù di lì. Già nei giorni successivi al derby, nonostante l’amarezza, tante persone hanno manifestato affetto nei confronti del ragazzone di Nicotera, ma l’abbraccio e il sostegno che i tifosi della Lazio gli hanno riservato ieri pomeriggio è stato incredibile.
A distanza di una settimana e dopo la bruciante sconfitta con la Roma sono tornati in mille o forse più per stare vicino alla squadra, ma soprattutto al centravanti laziale. Quasi si fossero dati appuntamento i sostenitori di fede biancoceleste hanno atteso il loro beniamino (per un giorno molto più osannato di Zarate) davanti ai cancelli del centro sportivo. Tante pacche sulla spalla, diversi incoraggiamenti, tanti striscioni e cori per Sergio. «Non ti preoccupare di quel rigore dai, devi stare sereno», «Ti rifarai presto», «Daje Sergio sorridi e facce vede come sdrumi il Genoa». E ancora: «Su di morale, devi fare i gol per la salvezza». Tutte frasi pronunciate assieme, in pochi secondi e una sopra l’altra. Una confusione totale, non per Floccari. Che è attento e pare senta ogni singola parola. Resta fermo ad ascoltare per diversi minuti, come se tutto ciò gli servisse per davvero (ed è così). Si commuove, gli occhi diventano lucidi e lui dice mille volte grazie. E aggiunge: «Non so come ringraziarvi, so che devo stare tranquillo, ma non è facile perché quell’errore è stato pesante». Prima di entrare un tifoso si avvicina a Floccari, gli regala una bottiglia di vino scaccia pensieri e urla: «Bevice sopra alla faccia della Roma».
Dopodiché tutti sulle tribune a vedere la partita e tifare la Lazio. All’interno del campo viene messo uno striscione per Floccari: «Sergio uno di noi, sempre al tuo fianco». Lui ci passa quasi davanti e ringrazia per l’ennesima volta. Dagli spogliatoi esce Reja. Un altro boato. Lui si gira verso i tifosi e allarga le braccia come a chiedere scusa.
Si parte. Ovvio, non può essere la stessa atmosfera di giovedì scorso, ma i tifosi si fanno sentire ugualmente. La Lazio affronta in amichevole il Formia (Promozione). Il test termina 10 a 0 per i biancocelesti, con tripletta di Rocchi (in forma strepitosa), doppietta di Mauri, e uno a testa per Zarate, Hitzlsperger, Foggia, Del Nero e Floccari. Il tecnico ha fatto alcune prove, anche se sulla formazione non ci sono dubbi. Stessi uomini del derby, con Baronio al posto di Ledesma e Del Nero in quello di Kolarov. Tutto come era previsto, insomma. Per Zarate si profila l’ennesima panchina. Nonostante abbia segnato e giocato con i titolari accanto a Rocchi, l’argentino non è apparso in grandissima condizione, anche se in questi due giorni proverà a convincere Reja del contrario. Nell’amichevole con il Formia non ha giocato Radu, ma per precauzione. Oggi si valuterà, ma sul romeno permane ottimismo.
L’unica controindicazione della giornata è stata una feroce contestazione a Lotito. Il presidente è entrato a Formello subito dopo Floccari, ma gli apprezzamenti nei suoi confronti sono stati decisamente diversi. «La Lazio è nostra, devi andare via», gli hanno urlato i tifosi.
di DANIELE MAGLIOCCHETTI