Autore Topic: Lotito chiama i tifosi ''Uniti per la Champions''  (Letto 897 volte)

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Offline Daniela

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Lotito chiama i tifosi ''Uniti per la Champions''
« : Martedì 29 Marzo 2011, 23:47:44 »
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Il presidente vuole un grande finale di campionato e chiede l'appoggio del pubblico: ''La sfida con il Napoli può rappresentare il crocevia della stagione''
di ALBERTO ABBATE


ROMA - Buongustaio Lotito, assapora il babbà: "A Napoli per la Champions. Sarà una sfida difficile, un crocevia per l'Europa che conta. Peccato per le squalifiche, ma chi scenderà in campo darà il massimo. Voglio vedere umiltà e determinazione". Per far ricredere i tifosi: "Mi auguro che venga concessa alla squadra e a Reja la possibilità di riscattarsi dai 5 derby persi". Dopo i fischi col Cesena, la dimostrazione dovrà arrivare contro il Parma all'Olimpico, uno stadio da difendere con l'obiezione: "Il meglio è sempre migliorabile".

DI BENEDETTO-LOTITO, E' GIA' DERBY - Un americano a Roma ed è subito derby. Di Benedetto vuole uno stadio a stelle e strisce, Lotito risponde: "La Uefa considera l'Olimpico a cinque stelle, il Coni lo ha reso a norma e io non recrimino sulle sue qualità. Non ha senso denigrarlo. Se non ci fosse l'Olimpico, la Lazio e la Roma dove andrebbero a giocare?". Le parole del presidente biancoceleste soffiano da Milano (stasera sarà a cena con Beretta insieme a tutti i presidenti della serie A), sono forse strategiche, ma non provocano alcun effetto boomerang. Perché Lotito precisa subito a Lazio Style Radio: "Certo, il meglio è sempre migliorabile. E' chiaro che l'Olimpico non incarna per una squadra di calcio la possibilità di uno sviluppo commerciale. Non è idoneo né per la patrimonializzazione né risponde alle nostre esigenze di poter vivere uno
stadio 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Ma questo è un altro problema". E' decisamente quello del numero uno della Lazio. Che, ormai da anni, si batte per avere uno stadio di proprietà che "incarni i valori della lazialità". Ma soprattutto che garantisca degli introiti e un business fondamentali per competere ad alti livelli. Quest'anno però lo scudetto biancoceleste sarebbe già il quarto posto. Reja lavora per acciuffarlo domenica a Napoli e non mollarlo più: "D'ora in avanti avremo 8 finali  -  spiega Lotito - ma la sfida del San Paolo può rappresentare il crocevia della stagione". Spalancare le porte per la Champions e la felicità della tifoseria laziale, pronta a perdonare Reja: "E' un grande professionista, un uomo sensibile. Ho parlato con lui a Lubiana, abbiamo vissuto una giornata all'insegna del calcio. Mi auguro - conclude il presidente biancoceleste - che riesca a riscattarsi, insieme a tutta la squadra, degli ultimi cinque derby persi. Ma i nostri sostenitori devono dargliene la possibilità. Da qui alla fine dovranno essere il dodicesimo uomo in campo per la Champions".

LA RIPRESA A FORMELLO - Dopo due giorni di riposo, la Lazio è tornata intanto a lavorare nel pomeriggio a Formello. Visita a sorpresa dell'ex Roberto Baronio, ora all'Atletico Roma: "E' bello tornare, ho lasciato degli amici e sono sempre contento di rivederli". Reja, rientrato in mattinata da Gorizia, ha riabbracciato invece Stephan Lichtsteiner. Il terzino ha disputato con la Svizzera l'intera sfida contro la Bulgaria, avrà però quasi tutta la settimana per recuperare dagli affanni per le qualificazioni a Euro 2012. E' pronto a scendere in campo a Napoli sulla fascia sinistra. Reja mediterà invece sino in fondo su chi schierare su quella destra: il ballottaggio è fra Scaloni, Garrido e persino Del Nero per sostituire lo squalificato e infortunato Stefan Radu ( sta migliorando col lavoro in piscina, controlli a fine settimana). Approssimative le prove tattiche mandate in scena alla ripresa a Formello, Reja ha potuto contare soltanto su 16 giocatori. Fra questi c'era anche il nigeriano Onazi: il Primavera dovrebbe andare in panchina al San Paolo. Perché l'emergenza a centrocampo rimane intatta: Matuzalem è squalificato, Meghni è out, Ledesma ha ripreso a correre a parte soltanto oggi pomeriggio. E' già una buona notizia: scontata la squalifica, a Parma l'argentino dovrebbe esserci. Domani alle 15 sarà in Paideia per testare i miglioramenti. Con lui anche Diakité, ancora ai box, e Tommaso Rocchi: il capitano è tornato a disputare una partitella in famiglia, spera che non ci siano altre ricadute. Nel pomeriggio, inoltre, si è rivisto in gruppo anche Pasquale Foggia, che ha smaltito la contusione al piede destro. Reja aspetta ora il rientro dei nazionali per testare le soluzioni anti-Napoli. Domani alle 15 dovrebbero esserci finalmente anche Muslera, Gonzalez, Kozak e Mauri: comparsa una scritta contro il centrocampista brianzolo ( "Mauri indegno") sui muri di Formello, dopo le sue parole ( "I tifosi ci trasmettono negatività") dal ritiro di Coverciano.

MUNOZ, IL NOME NUVO - Tare prosegue la sua missione in Europa. Dopo aver ammirato il gol di Vedad Ibisevic in Bosnia-Romania , il diesse stasera sarà ad Amsterdam per l'amichevole Cile-Colombia. Sotto osservazione Carlos Munoz, attaccante cileno classe 1989 del Santiago Wanderers. In patria lo paragonano al connazionale Sanchez dell'Udinese. Il giocatore piace all'Atalanta, ma anche all'Amburgo e allo Shakhtar Donetsk. E' valutato intorno ai quattro milioni. Molto meno rispetto al sogno Erik Lamela del River Plate. La Lazio vuole conta d'inserire Carrizo ( valutato intorno ai 5 milioni), il presidente Passarella valuta comunque 15 milioni il gioiello 19enne. Il padre Jose assicura a Radio Manà Manà: "Confermo che piace al club capitolino. Mio figlio è molto forte sia tecnicamente che fisicamente. Gioca tantissimo per la squadra, per i suoi compagni, ma spesso riesce a trovare anche la via del gol". Tantissime squadre europee lo hanno puntato da tempo, il Barcellona lo aveva già ingaggiato a 12 anni: "Oltre al Barcellona in tanti lo vogliono: Arsenal, Real Madrid, Atletico Madrid, Milan, Inter e ultimamente anche una squadra tedesca si è interessata". Il passaporto non sarebbe un problema: "La nostra famiglia è di origine spagnola e mio figlio possiede già il passaporto comunitario". In estate lascerà il River Plate che in questo momento naviga in cattive acque: "La situazione non è facile, ma adesso Erik deve rimanere concentrato

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