Autore Topic: Lazio, da emarginato a sorpresa: la rinascita di Luis Alberto. Keita non si presenta all'allenamento  (Letto 377 volte)

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Dopo una soffertissima prima stagione, lo spagnolo sembra diventato un'arma in più nello scacchiere di Inzaghi. Rottura totale con il senegalese
ROMA - Alla ripresa degli allenamenti nel centro sportivo di Formello, Keita conferma la rottura totale con la società biancoceleste. Dopo la sua esclusione in Supercoppa italiana, il suo Tweet successivo in cui parlava di "disagio psicologico" per l'accaduto e quello del suo agente che, contraddicendosi con quanto detto in passato, ha parlato di "offerta di rinnovo non adeguata", il giovane senegalese stavolta ha deciso di non presentarsi direttamente agli allenamenti. L'avvocato del club Gentile ha spiegato quali possano essere adesso i passi della società: "Ancora non è stato fatto nulla, ma visto che Keita non si è presentato, bisogna vedere se Inzaghi gli abbia inoltrato una diffida a farlo. In questo caso, la Lazio allora avrebbe la facoltà di multare il giocatore, che come tutti i lavoratori ha anche dei doveri oltre che dei diritti. L'eventuale sanzione sarà poi graduata in base alla gravità dell'inadempimento. Fino a una certa cifra potrà fare tutto direttamente la Lazio. Se invece il comportamento del calciatore dovesse prolungarsi, allora il club dovrà rivolgersi al Collegio Arbitrale, che convocherà le parti affinché venga definita la giusta sanzione. In quest'ultimo caso si tratterebbe comunque di una procedura molto veloce".



INZAGHI: "KEITA? CI SIAMO RITROVATI E LUI NON C'ERA..." - Dopo l'allenamento la squadra (senza Keita, ovviamente), si è riunita per andare a festeggiare la vittoria della Supercoppa italiana in un noto locale al centro di Roma. Simone Inzaghi ha fatto il punto della situazione: "Keita? Ci siamo ritrovati e lui non era all'allenamento. Adesso vedremo. Ora festeggiamo la vittoria della Supercoppa, è stata una grande impresa: aver vinto davanti ai nostri tifosi è motivo d'orgoglio. Si festeggia, ma sappiamo che domenica incontriamo una neo-promossa che ha lavorato molto bene sul mercato, molto ben allenata e dovremo fare del nostro meglio. Inizio di un ciclo? È sicuramente il coronamento di un anno e mezzo fatto bene, siamo contenti". Poi gli viene chiesto se si da qui alla fine del mercato preveda altri colpi: "Vediamo, ci sono ancora 15 giorni. Vedremo quello che succederà". Intanto dall'Iran Azmoun conferma l'interesse della Lazio: "I biancocelesti - spiega a Varzesh Iran - hanno preso contatti con il Rubin Kazan. Ma io ho un contratto e intendo rispettarlo". Il giovane iraniano ha spiegato anche che il suo trasferimento dal Rostov sia stato un modo per risolvere il contenzioso tra i club russi. Per questa sessione ormai l'operazione è sfumata, ma la Lazio ci riproverà, c'è da starne certi.



LA SORPRESA LUIS ALBERTO - Non solo Immobile, Murgia e Inzaghi. La vittoria della Supercoppa italiana contro la Juve porta la firma anche di un insospettabile come Luis Alberto. Nelle varie fasi del ritiro della Lazio, tra Auronzo di Cadore (sulle Dolomiti) e Walchsee (in Austria), una delle sorprese più interessanti è stata certamente il suo rilancio. 



DA VICE-CANDREVA A EMARGINATO - Il centrocampista spagnolo è stato acquistato l'estate scorsa dal Liverpool per circa 4 milioni di euro, con il pesante fardello di "sostituto di Candreva". Una partenza in salita e in un clima già di per sé incandescente. Se ci si aggiunge anche che Simone Inzaghi non lo vedeva e che lui, risentito, ha accusato più volte il classico "mal di pancia", tutto lasciava presagire a un'esperienza lampo dello spagnolo a Roma, con potenziale cessione già nel mercato di gennaio. Il ds Tare, però, suo principale sponsor, si è imposto, ha tentato di convincerlo che prima o poi, lavorando da professionista, la sua occasione sarebbe arrivata. Pur senza troppa convinzione Luis Alberto ha accettato. Inzaghi ha continuato a usarlo con il contagocce, ma lui è riuscito a farsi notare: prima di Genoa-Lazio del 15 aprile scorso, Tare aveva parlato a lungo con lui, caricandolo e chiedendogli di fare la differenza non appena ne avesse avuto l'opportunità. E l'ex Liverpool, nei 9 minuti finali che gli sono stati messi a disposizione, ci è riuscito, realizzando il gol del 2-2 a tempo scaduto.



I SEGNALI DI RISVEGLIO A FINE STAGIONE - Da quel momento sono state gettate le basi per costruire la nuova stagione, con un Luis Alberto diverso rispetto a quello arrivato nell'estate 2016. A un anno di distanza, Inzaghi ha scoperto un nuovo giocatore, considerabile a tutti gli effetti un acquisto visto che nella sua prima annata in Italia ha collezionato 382 minuti complessivi. E quando, nel corso della preparazione alla Supercoppa, Keita ha iniziato a mostrare un atteggiamento indolente in allenamento e Felipe Anderson si è chiamato fuori per un problema muscolare, Inzaghi non ha avuto alcun dubbio nel lanciare lo spagnolo titolare contro la Juventus. Inizialmente nel ruolo di mezzala, quello provato e riprovato nel corso dell'estate. Poi alzando il suo raggio d'azione e portandolo vicino a Immobile e Milinkovic, garantendogli più libertà di movimento. 



CON LA JUVENTUS L'ESAME DI MATURITÀ - Una mossa vincente, perché Luis Alberto è stato una delle chiavi tattiche che hanno permesso di vincere contro i campioni d'Italia. Corsa (11,16 km percorsi, secondo solo ai soliti Parolo e Milinkovic), cross (3, primatista insieme a Parolo), recuperi palla e calci piazzati, da questa Supercoppa italiana, Inzaghi ne esce con un nuovo titolare: "Il primo anno a Roma - ha detto dopo la partita lo spagnolo - è stato molto difficile, solo la mia famiglia sa quanto. Il calcio è così, non conta solo l'aspetto calcistico, non basta soltanto continuare a lavorare, ma la testa deve star bene. Le cose ora sono cambiate, ora è arrivata questa vittoria e grazie a Dio è andata bene". Inzaghi aspetta giustamente un sostituto di Keita, lo ha ribadito in conferenza stampa prima dalla sfida alla Juve. Ma questo Luis Alberto qui, intanto, è già una risorsa in più.



HOEDT A UN PASSO DAL SOUTHAMPTON - La società si sta muovendo per altre operazioni, tra queste quella della cessione di Wesley Hoedt al Southampton. Dall'Inghilterra sono disposti a mettere sul piatto circa 17 milioni, bonus compresi, per il difensore olandese: le parti sono molto vicine alla chiusura dell'operazione.

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