Ho osato vincere

[AlenBoksic]

Premetto che faccio poco testo visto che sono stato un tifoso appassionato.
Scritto benissimo (anche grazie al soggetto) ripercorre la vita e le gesta del corridore italiano più vincente di sempre.
Un libro magico per chi abbia tifato moserone,
visto ha la capacità di far affiorare i ricordi di quelle splendide giornate.
Molto interessante anche la prima parte dedicata alla sua infanzia, costellata di episodi che non conoscevo.

[Giglic]

Premetto che faccio poco testo visto che sono stato un tifoso appassionato.
Scritto benissimo (anche grazie al soggetto) ripercorre la vita e le gesta del corridore italiano più vincente di sempre.
Un libro magico per chi abbia tifato moserone,
visto ha la capacità di far affiorare i ricordi di quelle splendide giornate.
Molto interessante anche la prima parte dedicata alla sua infanzia, costellata di episodi che non conoscevo.

Questa nun se po' sentì

Coppi, Bartali, Guerra, Gimondi, Bottecchia, Pantani... solo per citare qualcuno che ha vinto il tour. Certo, come vinceva poi le tre valli varesine lui non lo faceva nessuno.
Il personaggio sta tutto nell'intervista fattagli da Pizzul nel 1978 prima del trittico lombardo: "Ho detto ai miei di non preoccuparsi del mondiale e di correre solo per me". 10, 100, 1000 Knetemann

 

[AlenBoksic]

Guarda,
ho visto che avevi risposto e ho pensato "questo a regola avrei pensato tenesse Saronni"
Avevo indovinato
 
È il corridore italiano più vincente perché è quello ha vinto più corse, altre statistiche non son contemplate.
Tornate a ruota che al vento non ci sapete stare

[Giglic]

Guarda,
ho visto che avevi risposto e ho pensato "questo a regola avrei pensato tenesse Saronni"
Avevo indovinato
 
È il corridore italiano più vincente perché è quello ha vinto più corse, altre statistiche non son contemplate.
Tornate a ruota che al vento non ci sapete stare

Ah beh, se la metti sul tifo non parlo più. Del resto, Quando si parla di ciclismo tutti chiedono chi è Coppi, mentre Moser è benvoluto da tutti  Salutami Conconi (Di Saronni non parlo: non aveva abbastanza sangue, in effetti)

[AlenBoksic]

Stranamente hai ragione.
In effetti se vai sui percorsi di quella che non a caso viene chiamata "l'università del ciclismo" tutti ti chiedono di Moser.
Prova anche te,
ne rimarrai stupito.
 

(e comunque qui si parla di un bel libro non di polemichette di quarta mano)

[ThomasDoll]

Conconi ha preso Moser da vecchio, la gran parte di quei successi era già in bacheca.
Moser non era uomo da grandi giri, nelle corse di un giorno era un fuoriclasse. Bartali forse è stato ancora più forte di Coppi, in ogni caso del doping ante anni '80 si sa pochissimo e probabilmente tutti ne facevano più o meno uso, lo stesso Coppi alternò annate deludenti a grandi vendemmiate di vittorie. Comunque era un altro ciclismo, dove Fignon non avrebbe mai perso un tour per un battito di ciglia.

[ThomasDoll]

Stiamo parlando del terzo ciclista professionista della storia per numero di vittorie, dopo Merckx e Van Looy, pare. Hai detto niente...

[The Loner]

Potete anche avere simpatia per altri corridori, ma non sminuite Francesco e, soprattutto, le sue vittorie. Dai.
(Io capisco e accetto se  qualcuno preferisce  il succhiaruote, cioè Saronni...)

Ma Moser è stato un grande, e non solo per le Roubaix.

Alen: hai aperto questo Topic per far palesare Zapruder, noto anti-moseriano?

 

[ThomasDoll]

e comunque, rimanendo focalizzati in quel periodo, ricordo anche Argentin, e poi Visentini, Battaglin, Bertoglio, Baronchelli, Valdomiro Panizza eccetera, mica c'erano solo i galletti nel pollaio

[The Loner]

e comunque, rimanendo focalizzati in quel periodo, ricordo anche Argentin, e poi Visentini, Battaglin, Bertoglio, Baronchelli, Valdomiro Panizza eccetera, mica c'erano solo i galletti nel pollaio

Appunto.
Oltre a parecchi grossi calibri stranieri.
Escluso quel ca...o di Knetemann, che furtò il mondiale perfetto a Francesco nostro...

[chemist]

Io ero un tifoso sfegatato di Moser, mio padre, trentino di Cavalese me l'ha attaccata. L'ho anche visto dal vero, passare sotto casa nostra in Val di Fiemme in uno dei giri del Trentino e c'era anche Saronni..

[AlenBoksic]

Appunto.
Oltre a parecchi grossi calibri stranieri.

Era un grande ciclismo: belgi a mazzi e olandesi a sfare.
I big rimanevano in sella da gennaio a fine settembre, e si davano battaglia su ogni traguardo.
Moser in quelli anni è andato a dettare legge nelle classiche del nord dove gli italiani erano assenti o facevano episodiche apparizioni.
È stato il primo italiano a vincere la Gand Wevelgem il cui ordine d'arrivo parla da se
http://www.les-sports.info/cyclisme-sur-route-gand-wevelgem-resultats-1979-epr9933.html

Leggendo il libro mi sono accorto che di certe gare ricordo esattamente dov'ero quando me ne giunse notizia, oppure che programma tv davano prima (o dopo)

Moser non era uomo da grandi giri, nelle corse di un giorno era un fuoriclasse.

Era più uomo da Tour che da Giro.
Sicuramente - dato Hinault - non ne avrebbe vinto mezzo, ma avrebbe certamente infiammato la corsa,
dote per cui è ancora amatissimo all'estero. Ricordo ancora il velodromo in piedi ad applaudire a Roubaix quando arrivò nel 1985 dopo esser caduto in fuga con Vanderaerden

[Panzabianca]

sono ciclista dilettante (MTB), sono stato Saronniano. Tuttavia, devo dire che  la poca simpatia che nutrita per il Moser "in corsa" sempre "lamentoso"(quando qualcosa andava storto) è inversamente proporzionale a quanta me ne fa da ex. Una bravissima persona, pure simpatica.
Su Saronni ex non so molto ma, la riservatezza e le poche usate da professionista che, oltre agli scatti brucianti in leggera pendenza e alla maglia ciclamino tatuata sulla pelle, me lo facevano preferire.
Tifavo Moser solo alla Roubaix ed ammetto che chi vince quella corsa va santificato senza postulazione.

Per il resto le classifiche dei più vincenti della storia, a meno che non si tratti di Eddy, lasciano il tempo che trovano... Moser non figura certo tra i 5 italiani più forti della storia.

Detto questo, leggerò il libro

[AlenBoksic]

Detto questo, leggerò il libro

Bravo,
così ti ravvedi