Autore Topic: Lazio, scatta l'ora di Zarate: contro il Palermo per ritrovare fiducia  (Letto 802 volte)

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ROMA - Scatta l’ora di Zarate. Dopo un mese, contro il Palermo, l’argentino scenderà in campo dall’inizio e avrà una bella occasione per riscattarsi e dimostrare di essere ancora un calciatore affidabile, determinato, decisivo. L’ultima partita da titolare, giocata dall’attaccante, risale a un mese fa: contro il Chievo all’Olimpico. Poi 3 panchine consecutive, con 3 scampoli di gare, per complessivi 40 minuti di presenza. Alla stregua di un comprimario. Una situazione accettata senza battere ciglio, rispettando le scelte effettuate da Edy Reja che ha preferito altre soluzioni offensive tenendo fuori l’attaccante.

Una bella opportunità, quella di domani, anche alla luce delle durissime critiche che gli ha rivolto il compagno di squadra Dias, secondo il quale Maurito non si applicherebbe negli allenamenti settimanali, inducendo l’allenatore a lasciarlo fuori la domenica. Affermazioni pesanti che hanno messo alla berlina il giovane biancoceleste. Il tecnico, visto lo scarso rendimento dell’attacco nella trasferta di Cagliari, ha deciso di ridisegnare il reparto offensivo restituendo a Floccari e Zarate le maglie di titolari. Dopo un mese passato a mordere il freno, fra delusioni, polemiche e incertezze sul futuro, Mauro Zarate ha quindi la possibilità di sfruttare la sua attesa chance. Dovrà far ricredere quelli che hanno perso parte della fiducia che nutrivano nei suoi confronti e anche lo stesso Dias, che l’ha apertamente criticato, e dimostrare a Reja che può ancora essere utile alla squadra. E far cambiare idea a quelli che lo vorrebbero lontano dalla Lazio nella prossima stagione.

Quella contro il Palermo di Cosmi si annuncia come una sfida da vincere assolutamente per continuare a coltivare ambizioni da Champions League e Zarate dovrà rivitalizzare la manovra, rendendola più fantasiosa e incisiva. Dopo un mese passato a soffrire, aspettando il momento del rientro, l’argentino scenderà in campo sicuramente animato dalla voglia di far bene, di tornare a essere un protagonista di un gruppo che non lo stima più come una volta. Appena 4 gol in campionato, l’ultimo segnato quasi 3 mesi fa contro la Juventus a Torino. Sembra trascorso un secolo. Perciò è arrivato anche il momento per riprendere confidenza con il gol, magari con quel pizzico di fortuna che spesso è mancato all’attaccante. Sarà l’occasione anche per dimostrare quella maturità e quella forza caratteriale che, in qualche occasione, è mancata a Maurito.

Nelle ultime apparizioni abbiamo visto uno Zarate timido, tentare pochssimi dribbling, quasi avesse paura di sbagliare la giocata per evitare i puntuali rimproveri di Reja. Se l’argentino andrà in campo, non dovrà rinunciare al suo talento, magari senza eccedere quando ci saranno compagni meglio piazzati, ma provando a fare quelle giocate che l’hanno reso un attaccante importante. Niente paura di sbagliare, niente rimproveri da parte dell’allenatore, impegno, mente libera e fiducia nella sua classe, nelle sue capacità. Sia da parte dei compagni, che del tecnico. Solo così avremo la possibilità di rivedere il vero Maurito, l’elemento in grado di far saltare il banco e di decidere gli incontri. Il suo talento non è sparito, spesso è stato soffocato da compiti tattici ai quali non è portato, perciò l’argentino andrà impiegato e sfruttato per quelle che sono le caratteristiche migliori. Reja e Maurito non sono in simpatia, né in sintonia: nessun problema. Dovranno muoversi per il bene della squadra, accantonando ogni piccola difficoltà di coesistenza, ognuno dovrà fare la propria parte. Il tecnico ha passato la palla all’attaccante, ora tutti si aspettano da lui una grande risposta perché il momento è importante e bisognerà sfruttarlo al massimo.

Sabato 05 Marzo 2011 - 15:33

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