Autore Topic: Il Soccer e l'America  (Letto 1366 volte)

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Offline chinaglia

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Il Soccer e l'America
« : Venerdì 28 Gennaio 2011, 19:22:56 »
Devo dire che il soccer, come lo chiamn lì mi ha sempre affascinato. Cresciuto con in camera il poster di Chinaglia, lui purtroppo l'ho visto dal vivo solo in maglia Cosmos con Beckenbauer e Carlos Alberto in un paio di partite in tempi non certo belli per la nostra Lazio.

Da allora vivo una sorta di cordone ombelicale col soccer, passando dalla passione per i Cosmos e la NASL a quella più recente per la MLS (Major League Soccer), in cui trovo sempre un pizzico di Lazio. Gli ultimi due punti di contatto sono stati Claudio "Piojo" Lopez vincitore della MLS Cup (il campionato, ai playoff) e quest'anno l'arrivo di Aaron Winter sulla panchina del Toronto FC.

Perché mi piace il calcio d'America? per affetto, perché ci ho vissuto, perché lo vedo come un calcio da una parte 20 anni avanti dal puta di vista di come dovrebbe essere il modello di business per l'Italia (stadi di proprietà, brand, merchandising, servizi ai tifosi, ecc.) e dall'altra a volte è ancora un calcio dal volto umano in cui il tifoso e la stampa hanno ancora un rapporto reale con i giocatori. Certo, tecnicamente vale una Serie B, ma come il Championship inglese, venendo giocato in stadi bellissimi (non più gli enormi stadi da football con le righe dei tempi della NASL) da 20/27mila spettatori (a Seattle fanno 36mila a partita) e spesso con viste mozzafiato (bellissimi gli stadi di Real Salt Lake e Vancouver Whitecaps con le montagne innevate dietro), in realtà lo spettacolo migliora di molto.
Da poco poi ho beccato un sito - www.socceritalia.info - che mi tiene aggiornato su tutto senza costringermi a peregrinare come spesso facevo prima. Tra l'altro vedo che ogni tanto da lì esce qualche giocatore che poi fa molto bene in Europa. Mi vengono in mente Clint Dempsey (che gol l'anno scorso alla Juve col Fulham, Michael Bradley al Borussia M., Tim Howard all'Everton, Brad Friedel al Villa, ecc.).

Lo so che so' strano  :D




Mazzola

Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #1 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 19:30:06 »
Cantona nuovo direttore tecnico dei Cosmos.
I Cosmos erano falliti nel 1985.
L'ex vicepresidente del Tottenham, Paul Kemsley, si è assicurato tre anni fa i diritti d'immagine e il nome della storica franchigia, che tornerà nel calcio che conta nel 2013.

Online disabitato

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #2 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 19:37:05 »
ciò che racconti mi solleva. Ho vissuto il soccer americano negli anni 90, e devo dire che mi aveva disgustato. Ancora troppo distante dallo stile europeo, e farcito di americanate. Poi intorno al 2000 ho notato che da sport per femmine, ha cominciato ad coinvolgere sempre più persone.

Quando ci giocavo io era praticamente solo tattica e estro zero. Il livello era molto basso, e si vedeva che non c'erano persone nate con il pallone fra i piedi. Erano tutti "prestati" al calcio, da altri sport. Le nuove generazioni ora sembrano avere una buona confidenza col pallone, e ciò rende tutto più semplice. Non ha caso la nazionale USA dà filo da torcere a molte vecchie europee e sud americane.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

RobCouto

Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #3 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 19:37:17 »
Beh? Che aspetti per il prossimo post?

Offline chinaglia

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #4 : Sabato 29 Gennaio 2011, 08:45:36 »
Come richiesto da RobCouto.  :D
I Cosmos stanno tornando? Non proprio, e quantomeno non ancora.
Nella società sono coinvolti due nomi interessanti. Paul Kemsley, immobiliarista, già vicepresidente del Tottenham, psot crisi non ha però più i tanti milioni di una volta. L'altro è Terry Byrne, ex massaggiatore del Chelsea e poi agente/amico di David Beckham, diventanto anche consulente dei Galaxy (ma dopo aver consigliato Gullit come allenatore, disastroso, è stato dimisionato). Il gruppo guidato da Kemsley ha acquistato marchio e una serie di altre cose (coppe, maglie, diritti d'immagine, ecc.) da Peppe Pinton, ex agente di Chinaglia, per la cifra di circa due milioni di dollari. Progetto: portare i Cosmos in MLS come seconda franchigia di NY.

Di lì va detto hanno cominciato a lavorare bene. Partiamo dall'aspetto calcistico. Prima mossa è stata l'acquisto di due delle migliori Academies del paese, una a NY e l'altra a LA (era quella di Beckham), cambiandone l'impostazione economica. Infatti in America per far giocare un ragazzo si può spendere anche 2mila dollari al mese, loro invece le hanno rese gratuite, puntando a formare ed eventualmente venedere giovani. Un piano che però se il team non andrà in MLS non sta economicamente in piedi dopo la nascita dei settori giovanili nelle squadre pro, una cosa prima sconosciuta. A dimostrazione c'è il recente fallimento della migliore Academy d'America guidata dal portiere del Villa Brad Friedel. Sempre calcisticamente, ottimo l'ingaggio di Cobi Jones, ex Nazionale USA e Galaxy con esperienze anche al Coventry e al Vasco de Gama. E qui ci si ferma al momento.

Marketing. Qui finora son stati fenomenali. Quella di Cantonà direttore tecnico è solo l'ultima mossa (che poi c'è da chiedersi se sia capace di fare quel lavoro, non per niente è rimasto fuori dal calcio da anni). Pelè presidente onorario, Chinaglia ambasciatore (credo non sappiano che se prova a venire in Europa potrebbe essere arrestato allo sbarco), coinvolgimento in eventi pubblici delle vecchie stelle Carlos Alberto e persino Beckenbauer. Niente più però. E qui arrivano i problemi.

Infatti, per l'ingresso in MLS servono soldi, tanti, e uno stadio (o almeno i permessi per costruirlo). Partiamo dai soldi. Non ce ne sono abbastanza. Kemsley, come detto, non è più ricco come una volta, e oltretutto la seconda franchigia di NY dovrebbe costare più delle altre (siparla di 70 milioni per l'ingresso). Ci sono voci del possibile coinvolgimento di Beckham (vista anche la presenza di Byrne, che nega), che ha nel contratto un'opzione per l'acquisto di una franchigia, che però non varrebbe per NY. Si parlava dei Wilpon, i proprietari dei NY Mets del baseball, considerati a volte concorrenti per una franchigia e in altri partner. Ma il loro coinvolgimento nello scoandalo Madoff costerà a loro molti soldi in risarcimenti. C'è poi il problema stadio: costa molto (almeno 200 milioni di investimento) e la burocrazia di NY è quasi come la nostra. Di conseguenza, la data 2014/15 è al momento una chimera, anche se la MLS vorrebbe moltissimo l'ingresso del brand Cosmos (dopo che per anni hanno criticsto quell'impostazione però, ma poi ne hanno capito il valore).

Nel frattempo si parla di una volonta del team di mettere insieme una volta all'anno una sorta di squadra alla Harlem Globe Trotters per una/due amichevoli, sì da tenere alta l'attenzione. Ma non molto di più, purtroppo. E ci si renda conto poi che comunque, quand'anche i Cosmos dovessero entrare in MLS, si troverebbero da gestire un team con un salary cap da poco più di 3 milioni, in cui certo potranno infilare tre giocatori super, ma non potranno più essere gli incredibili Cosmos di una volta. troppa infatti è la concorrenza oggi in Europa e - per i più anzianotti - del Medio Oriente.

Ma magari più avanti parleremo dei vecchi Cosmos, se a qualcuno va.
Intanto, ecco una bella foto:



Offline chinaglia

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #5 : Lunedì 7 Febbraio 2011, 18:46:20 »
Ancora Lazio e America

New England su Dabo e McCarthy
Published on February 7, 2011

http://www.socceritalia.info/2011/02/07/new-england-su-dabo-e-mccarthy/

Il New England Revolution di Steve Nicol punta sul mercato estero per i rinforzi. I due nomi sull'agenda del coach scozzese ex Liverpool sono quelli del francese Ousmane Dabo e dell'attaccante sudafricano Benny McCarthy.

Ex centrocampista della Lazio, con alle spalle anche tre presenze con i Bleus (vincendo anche la Confederations Cup 2003), Ousmane Dabo (vai alla scheda di LazioWiki - http://www.laziowiki.org/wiki/Dabo_Ousmane) non gioca dal 15 maggio del 2010, e ha lasciato i biancocelesti lo scorso giugno dopo aver vinto due Coppa Italia (suo il rigore decisivo in quella del 2009) e una Supercoppa Italiana.  Dabo è un giocatore non velocissimo, ma potente, deciso e dinamico. A centrocampo la sua prestanza fisica (m 1,86 per 84 kg) si fa sentire. Per rendere al massimo ha bisogno di una perfetta condizione fisica. In tal caso diviene un giocatore utilissimo nel rubare palla e rilanciare. Dotato di un tiro forte, pecca in precisione.

"Sono aperto ad ogni proposta - ha dichiarato a France Football - È quasi fatta, ma non posso dire ancora dove giocherò" ha rivelato al settimanale francese. "Non mi interessa più giocare in Europa: ci ho giocato per 15 anni". Ma le motivazioni che lo spingono a trasferirsi negli USA non sarebbero economiche. "La mia carriera ormai è fatta. In America, se escludiamo stelle del calibro di Henry e Beckham, gli ingaggi non sono neanche così alti. Io sono un centrocampista, faccio l'interditore e ho quasi 34 anni. Non andrò in America per far vendere più magliette al mio nuovo club".

Nel caso dovesse sbarcare a Boston Dabo - cresciuto nello Stade Rennais e con alle spalle esperienze con Vicenza, Inter, Parma, Monaco, Atalanta e Manchester City - troverà il connazionale ex PSG Didier Domi, recentemente ingagiato dai Revs.

Altro nome per Nicol è quello del sudafricano Benni McCarthy, che il West Ham ha messo fuori squadra.  Ex grande promessa, a 33 anni McCarthy ha lottato negli ultimi tre anni con problemi di peso (ora risolta) che gli sono anche costati una multa di £200,000. Secondo l'allenatore degli Hammers Avram Grant, il sudafricano non sarebbe più in grado di reggere la velocità della Premier League.  "Rimane uno dei migliori realizzatori che abbia visto, ma abbiamo bisogno di gioatori capaci di muoversi velocemente. Ci sarà utile in coppa".

L'interesse dei Revs per il giocatore è riportato dall'inglese talkSPORT.

Offline WombyZoof

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #6 : Martedì 8 Febbraio 2011, 18:24:08 »
6-7 anni fa mccarthy era veramente forte, gran colpo di testa, un vero centravanti di fisico e velocità.

begli interventi chinaglia, grazie.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline chinaglia

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #7 : Domenica 13 Febbraio 2011, 10:53:09 »
Ufficiale, Ousmane Dabo ai Revs
http://www.socceritalia.info/2011/02/12/ufficiale-ousmane-dabo-ai-revs/

E’ ufficiale. Come anticipato da SoccerItalia.Info (http://www.socceritalia.info/2011/02/07/new-england-su-dabo-e-mccarthy), il New England Revolution ha annunciato l’ingaggio del centrocampista francese Ousmane Dabo.

Ex centrocampista della Lazio, con alle spalle anche tre presenze con i Bleus (vincendo anche la Confederations Cup 2003), Ousmane Dabo (vai alla scheda di LazioWiki, http://www.laziowiki.org/wiki/Dabo_Ousmane) non gioca dal 15 maggio del 2010, e ha lasciato i biancocelesti lo scorso giugno dopo aver vinto due Coppa Italia (suo il rigore decisivo in quella del 2009) e una Supercoppa Italiana.  Dabo è un giocatore non velocissimo, ma potente, deciso e dinamico. A centrocampo la sua prestanza fisica (m 1,86 per 84 kg) si fa sentire. Per rendere al massimo ha bisogno di una perfetta condizione fisica. In tal caso diviene un giocatore utilissimo nel rubare palla e rilanciare. Dotato di un tiro forte, pecca in precisione.

“Non mi interessa più giocare in Europa: ci ho giocato per 15 anni”. Ma le motivazioni che lo spingono a trasferirsi negli USA non sarebbero economiche, ha dichiarato a France Football. “La mia carriera ormai è fatta. In America, se escludiamo stelle del calibro di Henry e Beckham, gli ingaggi non sono neanche così alti. Io sono un centrocampista, faccio l’interditore e ho quasi 34 anni. Non andrò in America per far vendere più magliette al mio nuovo club”.

A Boston Dabo – cresciuto nello Stade Rennais e con alle spalle esperienze con Vicenza, Inter, Parma, Monaco, Atalanta e Manchester City – troverà il connazionale ex PSG Didier Domi, recentemente inggagiato dai Revs.

Il campionato statunitense prenderà il via il 20 marzo e i New England Revolution debutteranno contro i Los Angeles Galaxy di David Beckham.


In bocca al lupo Ousmane e grazie per quel rigore con la Samp.

oizaL

Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #8 : Mercoledì 2 Marzo 2011, 15:52:58 »
CALCIO: NY COSMOS. PELE' E CANTONA IN VISITA A SINGAPORE PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) - Eric Cantona, Pele' e Cobi Jones, dirigente dei New York Cosmos, sono in vista in questi giorni a Singapore e fino a domenica per promuovere azioni sociali e partenariati economici. Lo ha annunciato oggi il sito web del club statunitense. Questa e' la prima volta che Cantona (direttore sportivo), Pele' (presidente onorario) e Cobi Jones (ex nazionale Usa e vice Cantona) si muovono insieme, come ambasciatori del club. I tre uomini inaugureranno alcuni campi da gioco e saranno ricevuti dal Presidente di Singapore Nathan. Domenica prossima Pele' si rechera' ad Hong Kong dove sara' organizzata il giorno dopo una conferenza stampa. (ITALPRESS). ma/dp/red 02-Mar-11 15:45 NNNN

Offline Chuncho

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #9 : Mercoledì 2 Marzo 2011, 16:57:21 »
OT
AMERICA IS A CONTINENT NOT A COUNTRY!!!!!

EOT

Offline ammiraglio

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Re:Il Soccer e l'America
« Risposta #10 : Giovedì 3 Marzo 2011, 16:37:09 »
c'è un bel merciandaisi sui cosmos qua.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.