Da il corriere dello Sport:
Segna poco la Lazio, appena 33 gol in 27 giornate, alla media di 1,22 per partita. C’è una sorpresa, tornando indietro a controllare il rendimento della squadra di Reja. Quest’anno è cresciuta la media-punti, i biancocelesti si trovano a quota 48, hanno conquistato mediamente 1,77 punti per giornata. Nel passato campionato il friulano,dopo aver sostituito Ballardini, raggiunse la salvezza conquistando 24 punti in 15 giornate, alla media di 1,6 per partita. La squadra biancoceleste realizzò 22 reti: 1,46 per partita. Segnava di più la Lazio che Reja aveva disegnato con il 3-5-2. Non è una contraddizione. Ritrovata la condizione atletica, dato un ordine tattico e maggiore spinta agli esterni, la squadra biancoceleste giocò alla grande la parte finale del campionato. E attaccava con cinque uomini: Kolarov a sinistra, Lichtsteiner a destra, Mauri si inseriva e si proiettava a rete dal centrocampo, due punte centrali e con maggiore confidenza sotto porta come Floccari e Rocchi. Kolarov e Lichtsteiner coprivano tutta la fascia, esattamente come fanno Dossena e Maggio nel Napoli. E’ ovvio, in alcune partite, si aggiungevano ai tre difensori centrali. Ma Reja gli chiedeva di spingere sino alla linea di fondo e di entrare anche in area: Lichtsteiner segnò 2 gol chiudendo l’azione sul cross proveniente da sinistra, Kolarov firmò una sola rete (a Palermo) maservì diversi assist nelle ultime giornate.
Quel modulo, in attesa di Ziegler e non avendo sostituito adeguatamente Kolarov, la Lazio è stata costretta ad abbandonarlo in estate. E’ passata alla difesa a quattro, ha cercato di sfruttare la qualità dei suoi centrocampisti, ha trovato il miglior equilibrio con il 4-2-3-1. Reja adesso può rendere più offensivo lo stesso modulo recuperando Mauri o sfruttando Zarate in un ipotetico tridente con Sculli. Altrimenti lavorerà sul 4-3 1-2, che gli permetterebbe di accoppiare anche Floccari e Kozak, per non parlare di Rocchi, Zarate e Sculli. Il classico 4-3-3 e il 4-4-2 non sono praticabili a causa della presenza di Hernanes, che impone la figura del trequartista. Il brasiliano ha realizzato sinora 7 gol, quasi tutti all’Olimpico, non per caso: Reja prova a sfruttarne il tiro, il Profeta non ha il passo per giocare centrocampista centrale nel campionato italiano, non è una vera punta, non può essere relegato sulla fascia. Ecco perché ci vorrebbero, soprattutto fuori casa, i gol dei centrocampisti esterni.
Che il problema sia nel manico? E' possibile che questo allenatore, costretto ad abbandonare il suo modulo preferito, per la mancanza di esterni di corsa, abbia di fatto accorciato lui stesso la coperta? E' possibile ipotizzare che Reja non sabbia "proporre" la fase offensiva con il 4312/4231? che per la paura di scoprirsi tenga troppo bloccati terzini e centrocampisti lasciando di fatto troppo soli gli attaccanti?
I gol di Hernanes da fuori ed i pochi gol segnati fino ad oggi sembrerebbero dimostrare questo..