www.tuttomercatoweb.comIl ds della Lazio Igli Tare, ospite sul palco del Premio Maestrelli, ha raccontato il
passaggio da giocatore a dirigente: "Sono l'unico direttore sportivo del mondo che è entrato con un contratto da giocatore e ha continuato con uno da direttore sportivo. Sono stato fortunato perché questo passaggio non è stato traumatico. Nei primi anni ho fatica perché non avevo alcuna esperienza in questo mondo. Ormai sono 12 anni che sono in questa società, un pezzo del mio cuore è laziale".
Rinnovi tema caldo. "Per fare una stagione da protagonista serve tenere i giocatori fondamentali ovviamente. È come un matrimonio dove tutte e due le parti vogliono stare insieme. Noi vogliamo sognare in grande, la prossima stagione quattro squadre potranno giocare in Champions League, e anche questo deve essere un nostro obiettivo".
Qual è stata la sua scoperta più bella? "Keita. L’ho portato alla Lazio quando aveva 15 anni e a 16 anni gli abbiamo dato il posto da extracomunitario in prima squadra. Questa sua crescita ed esplosione in questi anni mi fa molto piacere, ed è la dimostrazione che dietro un lavoro organizzato, ci possono essere risultati importanti".
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