Delio Rossi parla di Zarate.

[LongJohn]

Davvero una manovra sempre stentata ed insipida quella di proiettare le artefatte sagome della pervicacia quando, invece di rispondere in modo specifico ai contenuti esposti da un interlocutore, che su invito diretto ha confutato con dati tecnici le inesattezze altrui, ci si fà catturare da impeti deraglianti di continuo dal tema originario. Ma non vi è alcuna sorpresa dal momento che non passa certo inosservato il precedente ricorso quanto mai improprio al tòpos "falso storico", anonima operazione da error in fide, coprendosi dietro ad un velo di fallacie logiche e fumosità tecnica. Altamente prevedibile dunque non ricevere repliche contenutisticamente valide o, ipotesi ancor più remota, ammissioni circa le proprie imprecisioni (queste sì invece che sarebbero meritevoli dell'impegnativa bollatura di falso storico, come quella di confondersi riportando 4 sostituzioni anzicchè 10, mica male come organizzazione numerica, oltre ad ignorare le certificate panchine per scelta tecnica).

Completamente privo di interesse infine dare continuità ad un confronto quando di fronte a documentazioni tecniche si contrappongono soltanto personali bozze controfattuali, non sorrette da congrue dimostrazioni (vedi la tesi circa presunti problemi fisici di Zarate, in realtà sano come un pesce e in forma smagliante, come testimonia la tripletta contro lo Zagarolo a tre giorni da Cagliari-Lazio, nonchè il tenore della sua celebre prestazione contro la stessa formazione sarda), o intepretazioni rigide e intolleranti verso opinioni alternative circa il senso di certe dichiarazioni pubbliche.   
Così come non desta stupore alcuno la scelta di non riflettere sulle proprie descrizioni, figlie verosimilmente di un consenso cieco e incondizionato verso un allenatore (quindi non saper riconoscere l'esistenza delle proprie prevenzioni).   
Innanzi a tale quadro comportamentale è facile giungere a conclusioni un tantino divertenti come quella di livellare la considerazione di D. Rossi per Makinwa (giocatore che ha avuto già prima all'Atalanta e consigliato quindi dallo stesso tecnico alla Lazio) con quella per Correa. Tentativo altrettanto incerto come quello di comparare un costante posto da titolare (Makinwa) durante l'intero mese di agosto 2008 con una presenza limitata agli ultimi 10 minuti di una sola partita (Correa), allorquando assenti ancora diversi elementi della rosa.         
Probabilmente Correa avrà trovato posto nel Varese grazie ai suoi ultimi 10 minuti giocati ad agosto contro il Santander (partita casalinga da meno di 5mila spettatori ed ingresso in campo sul risultato già di 3-1 in favore degli spagnoli, che sarà anche il punteggio finale).

Presa visione della fragile e astratta consistenza delle repliche a me destinate, sono costretto a sospendere ulteriori corrispondenze su tale argomento con te.     

[LongJohn]

Nu me di' che Zampa fa' la formazione e che non è vero che Delio e Zampa sono separati in casa ( e che l'anno prossimo, se non prima , Delio verrà sostituito con Gasperini)

Caro Laziomia,

sbilanciarsi in modo categorico sui precisi rapporti che intercorrono realmente tra le persone, senza averne un riscontro diretto, è un'ambizione alla quale non sono troppo interessato.
Nonostante ciò, e con sottile beneficio dell'inventario, visto che me lo chiedi apertis verbis ti indico che la mia opinione è tale da non escludere addirittura un'interruzione del rapporto tra il presidente del Palermo e D. Rossi già nel corso di questo campionato (in quel caso non certo con l'arrivo di Gasperini, visto che ha già allenato il Genoa, ma secondo me intendevi implicitamente la stessa cosa). 
Il mio intervento da te citato fa riferimento invece agli albori dell'incontro tra i due e in particolare a dichiarazioni pubbliche di Zamparini che, come probabilmente anche tu sai, "invitavano" il neo allenatore a non escludere mai più Pastore dagli undici titolari. Nel frattempo, sino ai nostri giorni, di cose ne sono accadute... condizionate anche da quello che è iniziato a verificarsi dal principio. 
     

[robylele]

Delio Rossi è colui che alla prima di campionato 2008/2009, alla vigilia della vittoriosa trasferta di Cagliari, aveva remore a far giocare Zarate e durante il precampionato non lo vedeva praticamante mai. Per non parlare di quante volte lo ha sostituito in campionato. D'altronde lo scorso anno dal principio stava usando la stessa lungimiranza nei confronti di Pastore, prima dell'intervento di Zamparini.   

Ascoltato con le mie orecchie e poi riletto il virgolettato su televideo Rai, Agosto 2008, Rossi recita testualmente: '' Tra pochi giorni i tifosi della Lazio conosceranno un campione, l'argentino sarà una sorpresa''.

Questo tra Benevento e Cagliari.

Poi a Cagliari, ALL'ESORDIO, Delio Rossi fece battere un rigore pesantissimo (si era sull'1-0 per i sardi nella ripresa), a Mauro Zarate.


Questo spero possa bastare per chiarire la questione delle remore e del precampionato.


In campionato lo sostituì a mio avviso quasi sempre giustamente (pensiamo alla gara casalinga col Palermo, sbloccata da Rocchi che andava a sostituire Maurito, completamente disinnescato mi pare da Kjaer) e comunque il suo é un ruolo che tatticamente si presta a cambiamenti in corsa, pensiamo a Montella e Del Piero..

Pastore l'anno scorso si era visto che era forte, ma é da questa estate che é esploso anche a livello mediatico e sul nostro Forum.
Segno che é da questa estate che ha inanellato prestazioni superiori e questo potrebbe anche essere legato alla gestione oculata dell'anno precedente.

Comunque le ultime due opinioni sono appunto opinioni personali, la prima mi pare che si possa annoverare tra i dati di fatto.

[LongJohn]

Ascoltato con le mie orecchie e poi riletto il virgolettato su televideo Rai, Agosto 2008, Rossi recita testualmente: '' Tra pochi giorni i tifosi della Lazio conosceranno un campione, l'argentino sarà una sorpresa''.

Questo tra Benevento e Cagliari.

Poi a Cagliari, ALL'ESORDIO, Delio Rossi fece battere un rigore pesantissimo (si era sull'1-0 per i sardi nella ripresa), a Mauro Zarate.


Questo spero possa bastare per chiarire la questione delle remore e del precampionato.


In campionato lo sostituì a mio avviso quasi sempre giustamente (pensiamo alla gara casalinga col Palermo, sbloccata da Rocchi che andava a sostituire Maurito, completamente disinnescato mi pare da Kjaer) e comunque il suo é un ruolo che tatticamente si presta a cambiamenti in corsa, pensiamo a Montella e Del Piero..

Pastore l'anno scorso si era visto che era forte, ma é da questa estate che é esploso anche a livello mediatico e sul nostro Forum.
Segno che é da questa estate che ha inanellato prestazioni superiori e questo potrebbe anche essere legato alla gestione oculata dell'anno precedente.

Comunque le ultime due opinioni sono appunto opinioni personali, la prima mi pare che si possa annoverare tra i dati di fatto.

Tutti i seguenti dati tecnici sono documentabili su Laziowiki: 


Durante l'intero mese di Agosto, il mese più cruciale per testare le squadre in vista del campionato, intenso periodo che non a caso prevede le amichevoli di livello più competitivo, Zarate era regolarmente la riserva di Makinwa, quindi ai margini della squadra; entrava esclusivamente nei secondi tempi. Riportare solo le partite di Luglio (contro Rapp. Bellunese e Auronzo), tralasciandone tra l'altro lo specifico contesto tecnico (tipo gli affaticamenti fisici di Makinwa), suscita davvero incredulità. Nella presentazione ufficiale al pubblico contro il Paok Salonicco il titolare era lo stesso nigeriano (come paraticamente tutte le partite del mese). Rinvengo quindi perfetta la descrizione adottata con "praticamente mai" in relazione al precampionato. E non bisogna omettere di ricordare, inoltre, l'assenza di Rocchi per impegni olimpici e relativo infortunio: si può serenamente inferire che ai nastri di partenza Zarate era la quarta scelta d'attacco nella testa di D. Rossi. Conferma del resto anche in merito alle scelte disposte dall'ex allenatore laziale per il match di coppa Italia contro il Benevento ad una settimana dall'avvio della serie A 2008/2009: http://www.laziowiki.org/wiki/Sabato_23_agosto_2008_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Lazio-Benevento_5-1         
 
E' proprio da questi normalissimi dati reali che trova estrema consequenzialità la spiegazione del comportamento fortemente dubitativo di D. Rossi verso l'argentino, sempre se non fossero già sufficientemente indicative le prove in allenamento della squadra titolare (con l'esclusione di Zarate nel match contro lo Zagarolo) a tre giorni dall'esordio in campionato (Cagliari 1 - Lazio 4 doppietta di Zarate e grande prova dell'argentino che era in procinto di colorare il campionato italiano con tutto il suo talento cristallino), nonchè volendo ignorare pure un intervento del presidente alla vigilia della partita che fa eco alla più energica e risonante reazione di quello del Palermo lo scorso anno nel caso di Pastore ed A. Hernandez, esclusi inizialmente dai titolari dallo stesso allenatore. Ecco poi le probabili formazioni (riportate illo tempore da tutti i mezzi di comunicazione) a circa 24 ore dalla trasferta sarda: http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=194

Infine Zarate nel campionato 2008/2009 ha ricevuto 10 volte la sostituzione e mai nei minuti di recupero. 10 volte (la maggior parte delle quali discutibili, quando con risultato ancora in discussione, quando diverso tempo prima del fischio finale) non 4; che chi lo abbia sostituito sia andato (in qualche circostanza) poi in goal non soltanto è argomento del tutto estraneo al tema introdotto ma risulterebbe perdipiù spunto privo di capacità dimostrativa circa gli esiti di gara con l'argentino in campo sino al novantesimo. E non è tutto: a queste sostituzioni, a voler essere pienamente meticolosi, bisognerebbe aggiungere in vero che in alcune partite Zarate non è addirittura partito titolare per scelta tecnica (vedi per esempio le sconfitte in trasferta con Sampdoria e Catania). Ora considerando le proprozioni della vena di Zarate durante la stagione 2008/2009, 10 sostituzioni + alcune partite fuori per scelta tecnica assumono un significato ancor più rilevante rispetto a casi statisticamente analoghi, se oltre i numeri è ammessa anche l'esistenza del senso.   

Se tutti i dati relativi alle partite sono documentabili attraverso fonti ufficiali, le parole del presidente del Palermo sono facilmente reperibili in rete, mentre la sostenibilità di una certa pressione o mediazione da parte del presidente Lotito è recuperabile attraverso la consultazione non soltanto dei giornali d'epoca ma anche da testimonianze come quelle di Josè Alberti, conclamato collaboratore di Lotito nel passaggio di Zarate alla lazio. A supporto ecco uno stralcio dell'intervista in questione, rilasciata pochi giorni dopo quel Cagliari-Lazio: http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=249


Alla luce di tutto, soprattutto dei dati tecnici, per l'attuale allenatore del Palermo sarebbe indicato quindi il silenzio in relazione all'attaccante argentino e concentrare le sue considerazioni sulle sorti della squadra siciliana, allorquando durante le sue interviste non manca di rievocare le convincenti espressioni dei soggetti raffigurati dal maestro Teomondo Scrofalo. Ma ancora una volta non si può pretendere la realizzazione delle cose più sensate. 

 
Prima di appropiarsi di espressioni incaute e artificiose come il tòpos "falso storico", si dovrebbero dunque relazionare gli avverbi usati dagli altri a dati completi nonchè realmente susseguiti nel tempo.


Dai dati oggettivi appena trascritti, ognuno può sviluppare l'opinione che preferisce in merito alla prima stagione italiana di Zarate. A tal proposito, personalmente, affermo convinto che il valore delle sue prestazioni trovasse origine direttamente nel suo talento e nella brillante vena di quel momento (ossia una vena gonfia di giovane entusiasmo per l'esordio nel campionato italiano), fino alla conquista della Coppa Italia che ci ha regalato a suon di colpi vulcanici.     

 
   

         

[robylele]

Ascoltato con le mie orecchie e poi riletto il virgolettato su televideo Rai, Agosto 2008, Rossi recita testualmente: '' Tra pochi giorni i tifosi della Lazio conosceranno un campione, l'argentino sarà una sorpresa''.

Questo tra Benevento e Cagliari.

Poi a Cagliari, ALL'ESORDIO, Delio Rossi fece battere un rigore pesantissimo (si era sull'1-0 per i sardi nella ripresa), a Mauro Zarate.

Questo spero possa bastare per chiarire la questione delle remore e del precampionato.

La mia speranza é risultata vana.

Non c'é problema. Buona giornata e forza Lazio.

[TD]

Quando se n'è andato pensavo fosse giusto così.
Oggi lo riprenderei a occhi chiusi, peccato non sia possibile.

[LongJohn]

La mia speranza é risultata vana.

Non c'é problema. Buona giornata e forza Lazio.

io invece le speranze non ce l'ho direttamente più.   
Poco male.

un saluto a tutti e W La lazio

[carpelo]

Però LongJohn, non ho capito dove vuoi arrivare. Cioè, ammesso che Delio Rossi inizialmente non abbia capito Zarate e che Makinwa fosse avanti nelle gerarchie, mi pare che il buon Delio abbia dimostrato di saper cambiare idea piuttosto rapidamente. Ci sta che uno sbagli e ci sta pure che poi cambi opinione e si adoperi per (provare a) sfruttare al meglio le potenzialità di Zarate.

[robylele]

Cioè, ammesso che Delio Rossi inizialmente non abbia capito Zarate e che Makinwa fosse avanti nelle gerarchie, mi pare che il buon Delio abbia dimostrato di saper cambiare idea piuttosto rapidamente. Ci sta che uno sbagli e ci sta pure che poi cambi opinione e si adoperi per (provare a) sfruttare al meglio le potenzialità di Zarate.

Non solo, ma dopo Benevento fa quella dichiarazione inequivocabile su Zarate che dovrebbe tagliare la testa al toro.

Le considerazioni sulle amichevoli lasciano il tempo che trovano. In Agosto succedono tante cose.

Il rigore di Cagliari é la classica ciliegina.
Io preferisco Makinwa, sono costretto a far esordire sto piccoletto e poi gli dico di battere il rigore decisivo all'esordio?

Delio Rossi impeccabile anche con Pastore, che infatti quest'anno gioca infinitamente meglio dello scorso anno.

Infine pensare che Rossi si faccia influenzare da zamparini fa sorridere, anche se amaramente.

[LongJohn]

Però LongJohn, non ho capito dove vuoi arrivare. Cioè, ammesso che Delio Rossi inizialmente non abbia capito Zarate e che Makinwa fosse avanti nelle gerarchie, mi pare che il buon Delio abbia dimostrato di saper cambiare idea piuttosto rapidamente. Ci sta che uno sbagli e ci sta pure che poi cambi opinione e si adoperi per (provare a) sfruttare al meglio le potenzialità di Zarate.

Ciao Carpelo: in realtà le documentazioni che ho fornito mirano soltanto a ricordare l'atteggiamento mentale dell'ex allenatore della Lazio nei confronti di Zarate durante il precampionato e sino alla vigilia del campionato. Che poi la rotta l'abbia cambiata piuttosto improvvisamente è stato un fatto favorito da: l'assenza di Rocchi durante i primi mesi, le precarire condizioni fisiche di Makinwa, l'invito del presidente e non ultimo il fatto che l'argentino, con un successo immediato e di tali dimensioni in campionato, gli sia letteralmente esploso in mano. Come si poteva a quel punto continuare a concepire le stesse scelte o gerarchie adottate in precampionato? Ciononostante anche durante lo stesso torneo, una volta che si è verificato un apparente calo di rendimento dell'argentino, gli inequivocabili segnali estivi sono in parte ritornati a galla come comprovano le sostituzioni, le panchine per scelta tecnica e i malumori tra gli interessati.             
Pertanto ogni mio post in questo thread non ruotava tanto intorno ad un discorso tecnico tattico (sul quale non intendo pronunciarmi), quanto al tipo di approccio mentale da parte di D. Rossi nei confronti di Zarate.
Mentre per quanto riguarda invece le opinioni ho già detto che attribuisco i meriti della sua prima stagione italiana a Zarate stesso. Un pò quello che sta accadendo quest'anno a quel grandissimo talento di Pastore, anche quest'ultima una mia opinione. Mi sembrano opinioni semplici e facilmente rispettabili.         


Qui Carpelo non mi riferisco a te ma a chi, in modo contraddittorio, dopo essersi congedato, ha l'abitudine di intercettare gli inviti rivolti ad altri: pensare che l'assegnazione di un rigore ad un rigorista puro (specie quando in assenza di coloro che erano stati i rigoristi della stagione precedente) sia un indizio speciale di qualcosa invece ha la capacità di procurare divertimento, senza conflitti umorali o ossimori tipici come un sorriso amaro.