www.corrieredellosport.it ROMA, 20 gennaio - «Zarate non si muove da Roma nella maniera più assoluta». Così il tecnico della Lazio, Edy Reja, ha voluto mettere a tacere i rumors su una rottura con l'attaccante argentino e sulla sua possibile partenza da Roma, dopo le dure parole che lo stesso allenatore goriziano aveva speso su Zarate al termine del derby di ieri sera. «Il pallone è fatto per undici giocatori, non è suo - aveva ammesso in conferenza stampa - se continua così prenderò provvedimenti». All'indomani del derby, Reja ha puntualizzato che le sue sono «critiche per migliorare il rendimento» dell'argentino.
LA PRECISAZIONE - «Se non fossi interessato a Zarate - ha spiegato oggi ai microfoni della radio ufficiale della Lazio il tecnico Reja - non direi le cose che ho detto su di lui. Io pretendo che si faccia un certo tipo di lavoro e non risparmio le critiche ai miei giocatori, soprattutto a lui che deve ancora maturare e che ha dei margini di miglioramento enormi. Ma sul campo deve sistemare alcuni atteggiamenti e io voglio che faccia meglio, punto». Insomma Reja non rettifica quanto detto al termine del derby, ma ammette che nelle sue intenzioni c'è solo di stimolare Zarate a fare meglio e che non c'è alcun tipo di rottura nel rapporto con l'argentino. «Se devo dire qualcosa la dico - ha concluso - sono fatto così. Riconosco che Zarate ha fatto anche ottime prestazioni quando si è messo a disposizione della squadra, risultando spesso determinante. È un patrimonio importante della Lazio, il più grande, e va salvaguardato. Il mio compito è di farlo migliorare anche attraverso queste critiche. Forse sono cose antipatiche, ma è il mio modo di essere. Il rapporto con con i miei giocatori è molto aperto. Chiunque ha problemi viene da me perchè la porta è sempre aperta».
LAPOLEMICA - «Juan andava espulso sul fallo da rigore commesso su Zarate perchè era l'ultimo uomo e c'era una chiara occasione da gol per noi». Edy Reja torna sul derby di ieri sera e rimanda al mittente, Claudio Ranieri, l'accusa di non essere aggiornato sui regolamenti («dovrebbe venire più spesso agli aggiornamenti con gli arbitri»). «Oggi ho voluto rivedere le immagini per essere più sicuro - ha aggiunto Reja ai microfoni di 'Lazio Style radio', l'emittente radiofonica biancoceleste - Devo ammettere che sono rimasto molto male per le esternazioni di Ranieri. Da 30 anni sto seduto sulla panchina e non ho mai mancato ad una riunione con gli arbitri. Se non mi ha visto, vuol dire che lui non c'era». Il rammarico per il suo terzo derby di fila perso contro la Roma è ancora grande. «Sicuro, soprattutto per come abbiamo perso. La Lazio ha fatto una buonissima prestazione, e meritava di più. Anche l'approccio alla partita è stato eccezionale, serviva un pò di cinismo e concretezza in avanti. Dobbiamo essere più cattivi. Ora, però, dobbiamo voltare pagina». A cominciare dalla trasferta di Bologna. «Ripartiamo dalla gara di ieri - ha concluso - si è vista una Lazio vera. Se continuiamo così è lecito essere ottimisti. I risultati arriveranno».
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