Autore Topic: Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!  (Letto 4986 volte)

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Offline BobLovati

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #40 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 12:26:28 »
... eccomi, anche se in ritardo !    :-[

Grazie Pietro
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline sassoxsasso

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #41 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 13:06:54 »
grazie, grazie a tutti.

vi prego fate girare. usate facebook. è un mezzo in questi casi portentoso. postate il link sul vostro profilo cliccando su "MI PIACE" http://www.firmiamo.it/a-una-sola-voce

l'Italia merita il meglio. mi sembra che sia in uno stato di abbandono vergognoso.
la crisi c'è, ma un conto è vivere tutti con meno, un altro è affossare quello che può dare lustro alla nostra Patria e lavoro a tantissima gente, sia con il lavoro diretto sia con l'indotto che la musica in genere produce.
per non parlare del benessere psicofisico che essa procura.

DAJE LAZIALI!

:hello2:
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline Chuncho

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #42 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 16:29:38 »
se la nostra lingua si studia dal Giappone al Chile lo si deve agli appassionati di questo genere musicale. genere celebrato nelle più grandi città del mondo e nei teatri più prestigiosi.
ecco, io ho imparato la vostra lingua attravverso l'opera lirica. Conosco molti altri cileni che parlano l'italiano perche sono appassionati di quest'arte. Ho amici russi, ucraini, francesi, inglesi, brasiliani...ecc,  tutti appassionati dell'opera lirica ed alcuni allo stesso tempo lavorano in teatri facendo spettacoli per il mondo. Ed in che lingua ci parliamo? Si, in italiano.

Firmate, quest'arte sebbene e' nata in Italia fa parte di tutti noi, dell'umanita', se scompare dov'e' nata sarebbe una cosa gravissima e tristissima.

ruud

Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #43 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 19:53:43 »
Bellissima testimonianza Francisco (mi ricordo male?).  ;)

Copio, incollo e divulgo insieme all'appello su facebook...con il tuo permesso ovviamente.  ;D






baol

Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #44 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 20:07:43 »
Firmato e pubblicato su feisbuuk  ;)

Offline Ulisse

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #45 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 20:10:58 »
Firmato.
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

Offline Chuncho

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #46 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 20:18:18 »
Bellissima testimonianza Francisco (mi ricordo male?).  ;)

Copio, incollo e divulgo insieme all'appello su facebook...con il tuo permesso ovviamente.  ;D

ti ricordi bene, Francisco.
Ed ovviamente hai il mio permesso  :)

Offline giangoverni

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #47 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 22:17:14 »
io lo so che i laziali so bella gente!

 ;)
 :-* il bacio solo pe le femmine......

Va' Tosca, nel tuo cuor si annida Scarpia!

Offline DinoRaggio

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #48 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 22:25:38 »
Firmato anch'io.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Andre

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #49 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 22:26:19 »
fatto  :)
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline carpelo

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #50 : Martedì 18 Gennaio 2011, 13:56:17 »
Ovviamente ho firmato, ma mi permetto di sollevare un quesito: serve a qualcosa?
Le petizioni online, hanno mai avuto un effetto concreto?

Guardando la home page di firmiamo.it, leggo petizioni di tutti i tipi:
"SOSPENDIAMO IL GF9 E IL MONTEPREMI SIA DEVOLUTO A CHI NE HA BISOGNO "; "DIMINUIAMO COSTI SPRECHI E PRIVILEGI DELLA POLITICA"; "Salviamo i cattivi ragazzi dello ZOO di 105. Petizione per causa del 12/10/10 " eccetera eccetera.
Messa così, mi pare che servano a ben poco. Ahimè, in questo caso.

Non lo dico per scoraggiare, ma piuttosto per invitare alla riflessione su quali possono essere i metodi di intervento più efficaci

zorba

Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #51 : Mercoledì 19 Gennaio 2011, 08:49:35 »
Credo sia un utile contributo sulla discussione oggetto del topic (in una visuale più ampia).

(Il Fatto Quotidiano 19.01.2011)

PAESI LORO

DARIO FO va all’Università (in Francia)

Mentre in Italia viene bacchettato e ignorato, il governo Sarkozy rende obbligatorio lo studio dei Nobel nelle università: i suoi dvd vanno a ruba 

(di Mattia Carzaniga)

In Francia va in scena un mistero buffo, e nessuno da noi lo sta raccontando. Il governo Sarkozy rende obbligatorio lo studio dei premi Nobel nelle università, ed ecco allora finire nei programmi ministeriali anche il nostro Dario Fo. Testi contestati dalle nostre parti (ancora oggi, già) diventano “sacri” oltralpe. Al telefono col diretto interessato (il Nobel, non il presidente), cerchiamo di svelare l’arcano, cominciando dal principio.
“È iniziato tutto con una lettera arrivata direttamente dal ministero dell’Educazione francese. Nell’elenco dei testi da studiare per l’esame di abilitazione all’insegnamento della lingua italiana sono compresi anche dei miei testi, persino opere che in Italia hanno smesso di essere pubblicate”. Seguono dunque altre lettere, stavolta inviate dai docenti francesi che chiedono come recuperare i testi in questione, da commedie diventate classici come Gli arcangeli non giocano a flipper e Settimo: ruba un po’ meno all’immancabile Mistero buffo, fino alla più recente farsa su Berlusconi e berluscones L’anomalo bicefalo; quindi, ristampe messe in cantiere in tempi record e andate esaurite in pochi giorni, poiché – hanno fatto sapere i professori – lo studio dei testi è stato poi esteso anche ai corsi generali di letteratura italiana; e “interi gruppi di studenti che venivano a Milano a vedere a teatro me e Franca (Rame; fino a domenica 16 gennaio sono stati in scena insieme al Teatro Nuovo con una selezione dei loro monologhi più famosi, ndr), gruppi fino a cinquanta ragazzi alla volta, tutte le sere, io guardavo la platea e recitavo col magone: ma perché, mi dicevo, non   succede la stessa cosa anche con gli studenti delle università italiane?”.

I SALTIMBANCHI danno fastidio al nostro Capo ma diventano materia di studio altrove, “e il bello è che pure quello è un governo di destra, Sarkozy non è mica un uomo così illuminato, un autore scomodo e chiacchierato come me dovrebbe dare fastidio anche a loro. Invece quando succedono episodi di questo tipo ti rendi conto ancora di più della nostra disattenzione, del nostro livello sempre più basso”. In Francia scoppia un piccolo “caso Fo”, e intanto la stampa italiana tace la notizia. I confronti politici vengono facili, ma a Fo la questione interessa in termini anzitutto culturali: “La satira da noi non è mai stata considerata letteratura ‘alta’, il comico è da sempre annoverato tra i generi minori. Siamo purtroppo vittime dell’Ottocento e dell’Accademia della Crusca, ancora oggi si propone una cultura di maniera, si genera un appiattimento che impedisce una vera analisi delle forme letterarie e della loro evoluzione, il taglio culturale è basso, azzarderei banale, ma del resto coi ministri ignoranti che ci ritroviamo…”.

Il discorso vale per la satira di oggi come per quella di ieri: “Pensi a come si studia oggi nelle scuole la Divina Commedia. Ad esempio il Purgatorio, la cantica più ricca di invenzioni, quella dove trovi i personaggi più vivi e meglio incisi, è da sempre considerata di serie B. L’unico che negli ultimi anni ha reso un buon servizio a Dante è stato quel toscanaccio di Benigni, ha proposto una lettura aperta della Commedia, l’ha resa sinonimo d’amore, ha inserito la vita dei nostri contemporanei, nello spirito satirico del testo originale”. Il grammelot lumbàrd di Fo finisce nella bibliografia delle università francesi accanto ad Ariosto, Pascoli e Boccaccio, “da noi ancora un perfetto sconosciuto, viene scambiato per un autore di barzellette sboccate, si studiano quelle tre-quattro solite novelle e si dimenticano testi importanti che i francesi indicano nel loro elenco, lasciando invece fuori Petrarca, che invece nelle nostre scuole è tenuto in palmo di mano”.
Il rapporto tra Fo e la Francia ha radici profonde, l’Académie Française lo colloca tra gli autori europei di riferimento, la Comédie continua a mettere in scena i suoi testi, replicati ormai da quarant’anni, nell’ultima stagione in quattro compagnie hanno portato in scena Mistero buffo, sette volte negli ultimi anni produzioni nazionali hanno vinto con le loro riedizioni delle commedie di Fo il prestigioso Premio Molière. Sarà la solita storia del “nemo propheta in patria”, “ma qui da noi siamo davvero esagerati. Se fosse successo al contrario, immagino la stampa francese quanto ne avrebbe parlato. Ma del resto mi ricordo il risentimento di certi ambienti di casa nostra quando gli svedesi mi hanno dato il premio Nobel. A molti dava fastidio che avessero scelto un autore satirico come me”. 
VIENE DA FARE facili confronti accademici: nelle nostre università ci si arrampica sui tetti per contestare la riforma, mentre negli atenei francesi fanno notizia gli scambi culturali con tanto di sold-out editoriali. “Le nostre università sono le migliori in assoluto per quel che riguarda le discipline scientifiche, nel mondo ci invidiano gli ingegneri, gli architetti, i matematici... Il profilo delle facoltà umanistiche invece è sempre più basso, ed è una reazione a catena che coinvolge tutto. Guardi quello che stanno facendo al teatro: non ci sono spazi per le giovani compagnie, il governo strozza i finanziamenti, ci resteranno solo i musical. Ma del resto, quando sento ministri dire che ‘la cultura non dà da mangiare’, penso che ormai non ci sia davvero molto da fare”. 
Il mistero buffo non è svelato del tutto, ma con Fo del resto si può solo sdrammatizzare. “In questi giorni dalla Francia mi hanno chiamato moltissimi professori, e a tutti chiedevo il perché di questo interessamento nei confronti dei miei testi, tanto da telefonarmi direttamente per avere suggerimenti su come presentarli agli studenti. Alla fine uno di loro mi ha brutalmente risposto: ‘Bè, tra tutti gli autori di grande valore che abbiamo in programma, lei è il solo vivente con cui poter parlare’”.


Dario Fo, Nobel nel 1997 “perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”

Offline sassoxsasso

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Re:Vi chiedo di sostenere l'Opera Lirica patrimonio identitario del nostro paese!
« Risposta #52 : Venerdì 21 Gennaio 2011, 18:24:38 »
UP

daje rega!! firmate!
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.