www.sslazio.it
Stefano Ferretti, ex centrocampista biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM.“Quando hai giocatori come Lulic, de Vrij, Milinkovic, Biglia, Keita che girano a pieno regime si portano dietro anche gli altri. Una Lazio così diventa difficile da affrontare e potenzialmente può battere tutti. Anche nella finale di TIM Cup dipenderà molto dall’approccio mentale e dalla capacità di aiutarsi l’uno con l’altro. L’entusiasmo dell’annata può rafforzare le certezze di questi ragazzi e dell’allenatore. La squadra deve avere un equilibrio ed Inzaghi è stato bravo a trovarlo ma poi c’è bisogno della partecipazione di tutti. I biancocelesti hanno giocato per vincere il derby, i calciatori stanno crescendo nella qualità, nello spirito di sacrificio, nella capacità tattica di sapere andare a coprire le zone del campo. È una Lazio che sta crescendo e credo andrà a migliorare, però deve ragionare di partita in partita, bisogna contare sulla capacità di Inzaghi e dei giocatori di sapersi adatte e trovare le contromisure per ogni avversario. Ci sta riuscendo, i risultati gli stanno dando ragione fatta eccezione per qualche passaggio a vuoto che è del tutto naturale.
Al di là della simulazione di Strootman, l’episodio del rigore è stato talmente evidente che sei occhi non possono non vederlo. Il capitano rappresenta la squadra, evidentemente nel momento dell’ammonizione c’è stato un atteggiamento che Orsato ha pensato di sanzionare. L’arbitro è un uomo e capisce perfettamente se stai approcciando male anche non nelle parole ma nelle gestualità, probabilmente Biglia è andato sopra le righe.
La bravura di Inzaghi è fuori discussione. Sta crescendo con questa squadra, è laziale, sa perfettamente che non può scendere in campo ma gioca con i propri ragazzi, li aiuta, partecipa, li sostiene e vive la partita in maniera intensa. È come se stesse lì con loro, il suo supporto mentale, tattico, psicologico, motivazionale non manca mai. I ragazzi lo hanno capito, lo stimano e lo rispettano e lui contraccambia come sa fare: spendendosi tutto dal primo all’ultimo minuto durante la partita e lavorando in maniera coscienziosa con grande determinazione durante la settimana per trovare i punti deboli dell’avversario e per esaltare quelli dei propri ragazzi.
L’allenatore è l’uomo in più per una squadra, è colui che dà i punti di equilibrio, riesce a darti la via da seguire, le certezze sulle quali hai lavorato in settimana, ed è lì in panchina e partecipa a tutte le emozioni di una partita. Oltre naturalmente ai tifosi che devono stare vicino a questa società e a questi ragazzi che stanno dando l’anima. Sono fondamentali, ma per la Lazio lo sono ancor di più perché la squadra deve vivere del loro furore e del loro entusiasmo, deve essere una spinta costante. Questa squadra è capace di entusiasmare ed entusiasmarsi se viene aiutata”.
Vai al forum
