Autore Topic: Keita, un derby per prendersi la Lazio. Ora tocca a Lotito non perderlo  (Letto 684 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline News Biancocelesti

  • *
  • Post: 33768
  • Karma: +10/-3
    • Mostra profilo
    • www.biancocelesti.org
www.repubblica.it
 



La doppietta alla Roma ha certificato la crescita anche mentale dell'attaccante senegalese. Il rinnovo però ancora non c'è, al presidente la mossa decisiva

ROMA - È stato di parola, Balde Diao Keita. Anzi, è andato anche oltre. Dopo la sua prima tripletta in carriera, quella al Palermo di una settimana fa, aveva promesso di essersi tenuto in serbo un altro gol per la Roma. Ha concesso addirittura il bis, togliendosi lo sfizio di centrare nel giro di sette giorni pure la prima doppietta in Serie A, nonché prime reti alla Roma (eccezion fatta per quelle in Primavera). 

ROMA-LAZIO 1-3: I GOL

KEITA, 13 GOL E MEDIA DA RECORD - In mezzo ai suoi due gioielli anche il provvisorio 2-1 di Basta, ma questo sarà ricordato come il derby di Keita, che con questi 5 gol in una settimana arriva a quota 13 in campionato: al momento viaggia addirittura a una media superiore a quella di Ciro Immobile, che ne ha fatte sì 20, ma in relazione ai minuti segna ogni 141,7 minuti, contro i 130,9 del giovane senegalese. Una bella sfida nella sfida che accompagnerà questo finale di stagione, nel quale entrambi proveranno a entrare nella storia del club come miglior coppia di goleador: con le 33 reti complessive, infatti, sono ad appena 5 di distanza dal record di 38 realizzato da Giuseppe Signori e Pierluigi Casiraghi (rispettivamente 24 e 14) nella stagione 1995/96. Se Ciro e Baldé continuassero a segnare a queste medie nelle ultime 4 gare, riuscirebbero a raggiungerli.

         Roma-Lazio, il film della partita

    MATURITÀ TATTICA E COMPORTAMENTALE - È cresciuto, Keita. Maturato sia dal punto di vista tattico (come testimonia l'evoluzione da ala a punta) che disciplinare. Decisivi i consigli dei compagni, sottolineati nell'immediato post partita da Biglia e Parolo: "Gli abbiamo parlato, lui è stato bravo ad ascoltare. Ha un'altra testa nell'ultimo mese". Ma soprattutto è stata fondamentale la figura di Simone Inzaghi, che insieme al club manager Angelo Peruzzi ha sistemato una situazione molto complicata a inizio stagione, per via di quel rinnovo promesso dalla società e mai arrivato. Inizialmente il monello senegalese ha fatto le bizze, arrivando quasi a un muro a muro con la società. Poi ha capito che si trattava di un comportamento controproducente per se stesso, così si è messo al servizio della squadra e di un allenatore che gli ha dato fiducia come nessun altro aveva mai fatto in passato. 

SOTTO LA CURVA: "QUESTA È LA MIA MAGLIA" - Grazie a queste componenti Keita ha dimostrato di meritarsi il rinnovo di contratto. Lo sa anche il presidente Lotito, che negli ultimi tempi sta tentando di andare oltre quel gelo creato con l'agente del giovane cresciuto nella "cantera" del Barcellona. Da parte dell'entourage del ragazzo non c'è una chiusura, ma disponibilità a parlare. Alla Lazio (con Inzaghi) Keita ha trovato l'ambiente ideale per crescere e sentirsi importante, un'altra stagione a questi livelli non potrebbe che fargli bene. Oltretutto lui non vuole andarsene tanto per cambiare aria, ma lo farebbe solo in caso di proposta di alto livello che possa permettergli di fare un reale salto di qualità. Quell'esultanza rabbiosa sotto la Curva Nord dopo il terzo gol, urlando - almeno così sembra dal labiale - "questa è la mia maglia", non fa altro che confermare queste sensazioni. 

RINNOVO, IN ATTESA DELLA CHIAMATA DI LOTITO - La palla ora passa a Lotito: toccherà a lui chiamare Keita per superare la fase di stallo e proporgli un più che meritato rinnovo di contratto. Il giovane canterano, in fondo, non chiede la luna: a inizio stagione aveva ricevuto una promessa di adeguamento a 1,1 milioni annui (poi non mantenuta, visto che continua a guadagnarne 550mila), adesso ne vorrebbe 1,4 per compensare quelli non presi nel corso di questa stagione trascorsa in una silenziosa impasse. Quando le parti si rivedranno per parlarne, insomma, la richiesta sarà maggiorata, ma comunque proporzionata alla valutazione di 25-30 milioni che ne fa la società per cederlo. E i 13 gol in Serie A, ancora migliorabili nelle ultime 4 partite, non possono che essere un ulteriore incentivo per assecondare una volta per tutte le sue richieste.

Vai al forum