Quando queste cose le fanno gli altri vengono strombazzate ai quattro venti, quando è una sezione importante della nostra polisportiva, non ne parliamo neanche tra di noi.
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Roma: torna il cestista homeless
Abdul Jeelani insegnerà ai bambini
Si chiamava Gary Cole, poi ha cambiato nome quando è diventato musulmano e ora si chiama Abdul Jeelani. Professione ex campione di basket, grande ala/centro del campionato italiano degli anni ’80, famoso soprattutto per i suoi trascorsi con la Lazio Basket che riportò in A1 a furia di canestri e con Livorno, dove ripeté la storia e rimase per quattro anni.
Dopo la conclusione della carriera in Spagna nel 1987 si persero le sue tracce.
Abdul si perse anche come uomo e diventò uno dei tanti homeless, senza tetto, che vagano per gli States. Finché per puro caso non lo incontrò e riconobbe il figlio di un suo ex compagno di squadra, il quale decise di chiamare l’attuale presidente della Lazio Basket, Simone Santi. A Santi venne l’idea: perché non richiamare il grande Jeelani e fargli fare l’allenatore dei bambini?
E così come nelle più belle favole, l’ex campione di basket ancora una volta ha attraversato l’oceano e sabato verrà presentato con tutti gli onori in una giornata dedicata a lui. Poi ricomincerà la sua vita sui playground delle periferie romane a insegnare sport là dove c’è più bisogno, portando anche la sua esperienza di vita che, c’è da giurarci, ha molto da insegnare.
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Grazie Lazio e grazie presidente Simone Santi.