Vorrei aiutarti e ti dico che DA QUANDO SONO NATO, non proprio recentemente, qui a Roma si parla sempre di campionato strano e di grandi in crisi e di campionato irripetibile.
Vedi Juve in B, fenomeno Chievo, Inter che spende e non vince mai, Milan con le attenzioni solo sulla C.L., Napoli sull'orlo del fallimento, Fiorentina in C, il dopo-Viola, il dopo-Cragnotti.
Questo perché in genere tra le prime 8 due o tre non si ripetono, chi ha stentato l'anno prima magari si rafforza.
Sono sicuro che é capitato anche a te ma adesso non ti viene in mente..
Eh, si, le mezze stagioni non ci sono più.
Dunque da quando eri in calzoncini corti - li hai portati vero? Come me, del resto -
si parla di Juve in B (quando?), fenomeno Chievo (di quando giocava in promozione), di Inter che spende e non vince mai (anche ai tempi di Fraizzoli e Pellegrini), Milan con le attenzioni solo sulla C.L. (il BErlusca faceva scuola), Napoli sull'orlo del fallimento (con Ferlaino?), Fiorentina in C (con Pontello?), il dopo-Viola (con il patron delle acque minerali), il dopo-Cragnotti (ossia S.A.R. il presidente).
In effetti in un campionato, che sia a 16 a 18 o a 20 squadre, di solito qualcuna cicca la stagione, che sia una grande o una piccola, questo fa parte del "id quod plerumque accidit", del "doman non v'è certezza" in una parola: dell'imponderabilità.
Questo termine però non può essere uno scudo, ma anzi la spada con cui lottare.
In ogni caso sono molto soddisfatto per come sono andate le cose finora.
Non molto sereno per l'immediato futuro. Non voglio fare la cassandra, anzi, ma il confine tra il trionfo e la disfatta è labile.
In questo momento l'unico traguardo che si può considerare a portata di mano è ... la salvezza.