Autore Topic: Lazio, prime crepe  (Letto 984 volte)

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Lazio, prime crepe
« : Mercoledì 15 Dicembre 2010, 02:30:44 »
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Ledesma escluso a Torino: stanco per gli 8 minuti giocati. Tegola Floccari: distorsione alla caviglia mentre gioca a basket.

In pochi secondi dal Paradiso all'inferno. Il gol con il quale Krasic ha condannato la Lazio alla quarta sconfitta stagionale rischia di avere per i biancocelesti un contraccolpo psicologico assai più duro di quello avuto in termini di punti. Nello spogliatoio della Lazio incominciano ad affiorare le prime crepe. Il famoso patto stretto a inizio stagione - nessun interesse personale anteposto al bene della squadra - sembra vacillare all'indomani della bruciante sconfitta di Torino. Il teatro delle prime polemiche è stata la manifestazione di beneficenza «Roma scende in campo» al PalaLottomatica, dove Roma, Lazio e Virtus si sono sfidate in partite di calcio e basket.

Sorrisi tra gli atleti prima che un semplice momento di divertimento si trasformasse in una brutta tegola per Reja: dopo appena tre minuti di gioco Floccari e Muslera si sono scontrati fortuitamente e la punta calabrese ha dovuto abbandonare il campo per un problema alla caviglia sinistra. Il primo responso parla di distorsione, l'entità del problema verrà stabilita solo dagli esami medici che saranno effettuati oggi. Ce n'era già abbastanza per far passare il buonumore a Reja, ma il dopogara ha riservato altre brutte sorprese. Intervistato dai cronisti presenti, Cristian Ledesma non è riuscito a trattenere la rabbia per la seconda esclusione consecutiva in campionato: «Cosa mi è rimasto di ieri sera? La fatica per gli otto minuti giocati», ha detto scurissimo in volto il centrocampista italo-argentino, per poi allontanarsi con un «è meglio non parlarne». Una rabbia trattenuta a lungo. Chi lo conosce parlava di un Ledesma piuttosto amareggiato già all'indomani dell'esclusione dalla sfida con l'Inter. Niente di male per un giocatore che vuole sempre dare tutto se stesso per la causa.

A sorprendere, semmai, è stato il fatto che il destinatario del messaggio sia Edy Reja, ovvero l'allenatore che, dal suo arrivo a Roma, ha prima favorito il suo reintegro in rosa, poi costretto in pratica la società a rinnovargli il contratto. Ora Reja dovrà gestire il fronte interno con il timore di un'«epidemia», visto che al partito degli scontenti potrebbe iscriversi anche capitan Rocchi. In più, l'allenatore si trova a fare i conti con una squadra che, ogni qual volta si cambia qualche pedina dell'undici base, non riesce più a esprimersi come sa. Le cifre parlano chiaro: 2.55 punti di media con la formazione titolare (con l'unica variazione di Ledesma o Matuzalem al fianco di Brocchi), appena 1 nelle gare in cui, per necessità o scelta tecnica, si è dovuto cambiare qualcosa.

A questo punto la possibilità di intervenire sul mercato, soprattutto per puntellare la panchina, si fa sempre più concreta. Anche perché sarebbe un peccato sprecare le chance offerte da un torneo così equilibrato e anonimo. «Dobbiamo cercare di non alterare l'equilibrio negli spogliatoi - aveva detto Lotito prima ancora di sapere dello sfogo di Ledesma - ma è chiaro che se l'allenatore o il suo staff dovessero presentarci delle richieste, non avremmo nessun problema ad accontentarli». Il problema, semmai, è che qualcuno si sta muovendo in anticipo. Ieri sera Hugo Almeida era a un passo dalla firma con il Besiktas. Sfuma così una delle piste più concrete per rinforzare l'attacco. In attesa di conoscere l'entità dell'infortunio di Floccari, si può dire che la Lazio non ricorderà questo week end come uno dei più felici della stagione.

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