Autore Topic: Lazio, Inzaghi insiste per il rinnovo di Keita ma le distanze restano grandi  (Letto 394 volte)

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Il tecnico in pressing su Lotito per poter contare ancora sul senegalese, ma il presidente non sembra ancora pronto ad accogliere la richiesta di ritocco avanzata dal giocatore
ROMA - Keita e Lazio, il prolungamento dell'ingaggio non è così impossibile. Il rapporto tra le parti resta abbastanza freddo, quello sì. Il recente rinnovo tra il senegalese e il suo attuale agente stabilizza un'impasse pericolosa per un calciatore il cui contratto è in scadenza a giugno 2018. Soprattutto se il giocatore in questione, poi, è in ascesa continua e in questa stagione ha dimostrato di essere un valore aggiunto per la squadra. Queste sono anche le parole con le quali lo definisce ogni volta che affronta l'argomento Simone Inzaghi, un allenatore che ha dato fiducia a Keita come nessun altro aveva mai fatto prima. 



KEITA, IL RINNOVO NON È ESCLUSO - Ecco perché il tecnico ha chiesto alla società uno sforzo per trattenere l'attaccante anche nella prossima stagione. La situazione attualmente è ferma all'incontro dello scorso novembre, quando venne proposto a Keita un nuovo contratto da 1,1 milioni di euro a stagione (il doppio dei 550mila percepiti oggi), con l'inserimento di clausola rescissoria da circa 30 milioni di euro. Una soluzione rifutata dal giocatore, che avrebbe voluto anche la differenza non percepita in questi mesi, visto che lo stesso prolungamento gli era stato promesso dalla società in estate, senza che però le parole trovassero seguito nei fatti. In più, quella clausola rescissoria era ritenuta sproporzionata in relazione all'ingaggio: se la Lazio lo intende vincolare trattandolo da top player, dovrebbe fare altrettanto anche per quel che riguarda lo stipendio. Questo, in sintesi, il ragionamento di Keita e del suo entourage. Non si tratta comunque di richieste esorbitanti e fuori mercato: il giocatore si "accontenterebbe" infatti di una proposta da 1,5 milioni di euro a stagione per firmare il nuovo accordo con la Lazio.



AMBIZIONE E FASE DI ATTESA - Il giovane senegalese è ambizioso, sogna da tempo di tornare un giorno in pompa magna al Barcellona, da dove venne mandato via da ragazzino per quel famoso scherzo del cubetto di ghiaccio sotto il cuscino di un compagno di squadra. E in generale, se proprio dovesse partire, lo vorrebbe fare esclusivamente per un top club di livello europeo. In caso contrario, tanto vale continuare il percorso di crescita con la squadra biancoceleste, dove ha la garanzia di avere un tecnico che crede ciecamente in lui. In estate hanno chiesto informazioni su di lui molti club, tra cui anche Milan, Inter e Napoli. Non la Juventus (se non con un timido sondaggio), che in teoria (a parte offerte irrinunciabili) sarebbe l'unica squadra in Serie A per la quale secondo Keita varrebbe la pena lasciare in questo momento la Lazio. Ecco perché, se fosse arrivata un'offerta da 1,5 milioni annui da Lotito, avrebbe già firmato il rinnovo con la società biancoceleste. Questa però non è ancora arrivata, anzi. La trattativa è congelata ormai da mesi, a parte un fugace incontro tra il presidente della Lazio e il procuratore dell'ex canterano del Barcellona lo scorso gennaio. Serve molto di più per raggiungere un'intesa. Che è difficile da trovare, sì. Ma non impossibile.



FELIPE ANDERSON: "PRIMI TRE MESI DIFFICILI" - Intanto la Lazio va di nuovo nelle scuole, questa volta gli ospiti d'eccezione a sottoporsi agli "interrogatori" dei giovani studenti sono Luis Alberto, Crecco e, soprattutto, Felipe Anderson. Il brasiliano in particolare è stato preso di mira dalle domande dei tanti bambini, ai quali ha raccontato i suoi primi passi nel mondo del calcio e le difficoltà iniziali: "Tutti mi dicevano che ero troppo basso, ma non mi sono mai arreso perché ho voluto con tutte le mie forze diventare calciatore. Sono serviti tanti sacrifici, non è semplice allenarsi sempre mentre i tuoi amici si divertono". I risultati però gli hanno dato ragione, perché Felipe Anderson è diventato un calciatore professionista e con la maglia della Lazio si sta ritagliando un ruolo fondamentale, attirando le attenzioni di importanti club europei. Il Manchester United, in particolare, si era fatto sotto due estati fa, ma Lotito rispedì al mittente l'offerta di 50 milioni di euro.



"DOBBIAMO FARCI TROVARE PRONTI PER IL FINALE DI STAGIONE" - È convinto di poterne incassare ancora di più tra qualche anno, il presidente della Lazio, per un giocatore che con Simone Inzaghi sta crescendo moltissimo anche dal punto di vista tattico.  E a giovarne è tutta la squadra, che alla sosta è arrivata da quarta in classifica: "L'inizio di stagione è stato abbastanza difficile, non riuscivamo a dare continuità. I primi tre mesi sono stati un po' complicati. Poi però siamo cresciuti. Il derby? Ci siamo tolti anche la soddisfazione di vincerlo. Una volta arrivato in Italia i tifosi mi parlavano solo di quello". Adesso ne dovrà affrontare altri due con la sua Lazio, che forte punta su di lui per questo tour de force finale che vedrà la squadra biancoceleste impegnata in 10-11 partite. Il brasiliano è uno dei pochi calciatori rimasti a lavorare a Roma con Simone Inzaghi: "A Formello siamo in pochi, ci divertiamo. Ogni allenamento dobbiamo comunque dare tutto, il resto dei compagni fanno lo stesso con le rispettive con le Nazionali. Le prossime partite sono importanti, bisogna farci trovare pronti"



 

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