Sondaggio di Natale

[DinoRaggio]

Un bel sondaggio festivo è quello che ci vuole!

[POMATA]

io cio 2 pupi, obbligato a fallo

[gazzaladra]

e l'albero no perche' cadono gli aghi....
er presepe no perche' poi i gatti vanno a gioca' con le statuine....

insomma il leit motiv della mia infanzia non mi fa apprezzare nessuno dei due...

dovessi scegliere....

pero' mi piacerebbe fare un bel presepe

[Aquilotta del Nord]

Risposto l'ultima 

[Clazia]

presepe.

mia Madre ne era appassionata, ed io appresso a Lei. C'era uno strano rituale tra noi, mentre Lei faceva il presepe, con le vecchie carte stellate e le vecchie statuine che risalivano a quando noi figli eravamo bambini - salvo la tradizione di aggiungerne una nuova ogni anno, fosse stata pure una pecorellina - io invece facevo l'albero.

ad un certo punto però dovevo sospendere la realizzazione dell'albero per intervenire, dopo che Mamma aveva realizzato improbabili montagne nel deserto della Palestina, con le lucine nel presepio, infilando le lampadinette nelle casette, tra altrettanto improbabili abeti, sotto una specie di focheraccio con tanto di pentola e cose così. E così poi Lei poteva proseguire. E perfino far cadere la neve, una specie di Manna, farina doppio zero, su tutta la scena.

il tutto chiacchierando, di sera, in un modo assai speciale tra noi.
e con l'immancabile... "no, sta statuina è diventata davvero troppo brutta... vabbè, mo' la metto dietro dietro...." ed anche... "accidenti, s'è rotta la molletta della pallina..." e via a raccogliere i vetri per terra.

Mamma morì in una domenica pomeriggio di fine novembre, il famoso fulmine a ciel sereno; quella mattina mi aveva detto "che dici, lo facciamo pure quest'anno il presepio?", si sentiva quasi "in colpa", o meglio senza scuse, perchè di ragazzini in casa non ce n'erano più, anche i nipoti ormai erano diventati grandi. Ma aveva deciso di farlo, anche confortata dal mio solito "certo che sì", che per niente al mondo avrei rinunciato a quel nostro speciale rituale...

Ovviamente quel Natale tirai fuori solo capanna e sacra famiglia. E feci anche una gran fatica.

Ma dall'anno successivo comiciai a collezionare un presepio tutto mio - ed in qualche modo anche Suo - nuovo. Per me, ma anche per Papà, per tutti, che quello "vecchio" ci avrebbe fatto troppo soffrire. Chè le feste, in certi momenti, sanno essere momenti terribili e difficili.

e così ad una prima sacra famiglia di terracotta smaltata comprata nei pressi di via cola di rienzo, con gli occhi che non se la piantavano di lacrimare, ho aggiunto ogni anno angeli, anche qualche pecorella, ma sopratutto angeli, comprandoli ovunque mi capitasse di andare, a modena, a napoli, a lecce, ad urbino, oltre che ovviamente qui a roma. Grandi, piccoli, barocchi, pregiati, ma anche madeinchina, sdraiati, svolazzanti, canterini, con mandolini, con arpe, flauti e così via.

l'ultimo Natale con Papà attrezzai addirittura una sorta di velo verde chiaro come sfondo, sul quale appendere parte di questi angeli, con tanto di rami di frutta e foglie tutto intorno a mo' di cornice - ero stata a delle mostre sul Mantegna su a Mantova e Verona e così ero ispirata... Insomma, una cosa kitchissima ma bella al tempo stesso, che ci si creda o meno.
E soprattutto era bello vedere come Papà, passandoci davanti  per andarsi a mettere in poltrona in soggiorno, entrasse di proposito nel salone e ci si fermasse a guardarlo, sorridendo. Stessa cosa poi, tornando verso la sua camera da letto.

Nella mia "nuova" casa non ho fatto il presepio, nè credo che lo farò, troppo complicato.

ma due o tre presepini particolari già sono usciti fuori da qualche giorno, da qualche scatoletta, nascosti, più o meno, in mezzo agli altri ninnoli sparsi per casa.

l'alberino, nuovo, comprato l'anno scorso - casa nuova, alberino nuovo - sta sul mobiletto all'ingresso. Appena appena brilluccicoso, quanto basta.

ecco.

[Ataru]

io faccio solo l'albero, però ho votato aquilotta

[Giglic]

Albero, non essendo credenti in famiglia. Ed ovviamente Aquilotta del Nord 

[Sanfatucchio]

A dir la verità mi interessa poco......ma quando diventerò nonno magari cambio idea

[MCM]

entrambi.

[Sanfatucchio]

presepe.

mia Madre ne era appassionata, ed io appresso a Lei. C'era uno strano rituale tra noi, mentre Lei faceva il presepe, con le vecchie carte stellate e le vecchie statuine che risalivano a quando noi figli eravamo bambini - salvo la tradizione di aggiungerne una nuova ogni anno, fosse stata pure una pecorellina - io invece facevo l'albero.

ad un certo punto però dovevo sospendere la realizzazione dell'albero per intervenire, dopo che Mamma aveva realizzato improbabili montagne nel deserto della Palestina, con le lucine nel presepio, infilando le lampadinette nelle casette, tra altrettanto improbabili abeti, sotto una specie di focheraccio con tanto di pentola e cose così. E così poi Lei poteva proseguire. E perfino far cadere la neve, una specie di Manna, farina doppio zero, su tutta la scena.

il tutto chiacchierando, di sera, in un modo assai speciale tra noi.
e con l'immancabile... "no, sta statuina è diventata davvero troppo brutta... vabbè, mo' la metto dietro dietro...." ed anche... "accidenti, s'è rotta la molletta della pallina..." e via a raccogliere i vetri per terra.

Mamma morì in una domenica pomeriggio di fine novembre, il famoso fulmine a ciel sereno; quella mattina mi aveva detto "che dici, lo facciamo pure quest'anno il presepio?", si sentiva quasi "in colpa", o meglio senza scuse, perchè di ragazzini in casa non ce n'erano più, anche i nipoti ormai erano diventati grandi. Ma aveva deciso di farlo, anche confortata dal mio solito "certo che sì", che per niente al mondo avrei rinunciato a quel nostro speciale rituale...

Ovviamente quel Natale tirai fuori solo capanna e sacra famiglia. E feci anche una gran fatica.

Ma dall'anno successivo comiciai a collezionare un presepio tutto mio - ed in qualche modo anche Suo - nuovo. Per me, ma anche per Papà, per tutti, che quello "vecchio" ci avrebbe fatto troppo soffrire. Chè le feste, in certi momenti, sanno essere momenti terribili e difficili.

e così ad una prima sacra famiglia di terracotta smaltata comprata nei pressi di via cola di rienzo, con gli occhi che non se la piantavano di lacrimare, ho aggiunto ogni anno angeli, anche qualche pecorella, ma sopratutto angeli, comprandoli ovunque mi capitasse di andare, a modena, a napoli, a lecce, ad urbino, oltre che ovviamente qui a roma. Grandi, piccoli, barocchi, pregiati, ma anche madeinchina, sdraiati, svolazzanti, canterini, con mandolini, con arpe, flauti e così via.

l'ultimo Natale con Papà attrezzai addirittura una sorta di velo verde chiaro come sfondo, sul quale appendere parte di questi angeli, con tanto di rami di frutta e foglie tutto intorno a mo' di cornice - ero stata a delle mostre sul Mantegna su a Mantova e Verona e così ero ispirata... Insomma, una cosa kitchissima ma bella al tempo stesso, che ci si creda o meno.
E soprattutto era bello vedere come Papà, passandoci davanti  per andarsi a mettere in poltrona in soggiorno, entrasse di proposito nel salone e ci si fermasse a guardarlo, sorridendo. Stessa cosa poi, tornando verso la sua camera da letto.

Nella mia "nuova" casa non ho fatto il presepio, nè credo che lo farò, troppo complicato.

ma due o tre presepini particolari già sono usciti fuori da qualche giorno, da qualche scatoletta, nascosti, più o meno, in mezzo agli altri ninnoli sparsi per casa.

l'alberino, nuovo, comprato l'anno scorso - casa nuova, alberino nuovo - sta sul mobiletto all'ingresso. Appena appena brilluccicoso, quanto basta.

ecco.

malgrado il mio menefreghismo del momento ho trovato il tuo racconto molto toccante

[lacasettaincanada]

d)

[Breizh]

Tutti e due. Mia moglie ci tiene per l'atmosfera festiva che avvolge i bambini.
Io faccio il miscredente e mi sento molto mangiapreti ma un paio d'anni fa mi sono ritrovato a comprare un Vangelo illustrato per i miei figli, diciamo, per la "cultura".