Autore Topic: Lazio, Inzaghi contro Mihajlovic: è una sfida tra amici  (Letto 475 volte)

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Lazio, Inzaghi contro Mihajlovic: è una sfida tra amici
« : Domenica 12 Marzo 2017, 16:00:15 »
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Due protagonisti del secondo scudetto, con un terzo, Marcelo Salas, ad assistere dalla tribuna. "Contro il suo Toro sarà dura. Dobbiamo interpretarla bene, come ho detto ai ragazzi, per noi sarà come una finale"

ROMA - Sarà una sfida particolare, tra vecchi amici. Da una parte Sinisa, dall'altra Simone. Due protagonisti del secondo scudetto della Lazio, con un terzo, Marcelo Salas, ad assistere dalla tribuna. Inzaghi ospita Mihajlovic all'Olimpico, in una partita diversa rispetto a quella dell'andata, perché il Torino, in quel momento era tra le squadre più in forma del campionato, a un girone di distanza ha perso qualche punto per strada. La squadra biancoceleste ha invece continuato la sua marcia e non vuole perdere punti proprio adesso: "Siamo sicuramente in un bel momento - spiega Inzaghi - e abbiamo ottenuto risultati importanti. Però come sempre accade nel calcio dovremo lottare per confermarci. Affrontiamo una grande squadra, allenata molto bene. Sinisa lo conosco, oltre a essere un amico e un bravissimo allenatore. Le sue squadre sono sempre preparate e organizzate. Anche a livello di organico il Torino è ben costruito, ha il capocannoniere del torneo e dovremo fare una partita giusta, una partita di grandissima determinazione. Dobbiamo interpretarla bene, come ho detto ai ragazzi, per noi sarà come una finale".

INZAGHI: "CONTRO IL TORINO SARÀ UNA FINALE" - Lo ripete più volte, Inzaghi, nel corso della conferenza stampa. La parola "finale" è quella che ha voluto inculcare nella mente dei suoi giocatori: "Sì, l'ho detto anche a loro. Perché da adesso ogni partita dovrà essere affrontata così: la classifica è corta, ci sono squadre che non mollano come noi. Sarà una grandissima lotta fino alla fine. Ho fiducia nei ragazzi e nella squadra. È il momento più delicato della stagione, decisivo. Siamo in alto e vogliamo rimanerci". Un'eventuale vittoria potrebbe rappresentare una spinta decisivo per il finale di stagione, così come rappresentò una scossa quella dell'andata: "Fu una partita importante per il nostro cammino, andammo a Torino senza giocatori importanti: ci mancavano Radu, Biglia, Milinkovic e de Vrij. Secondo me disputammo un'ottima gara, chi non aveva giocato fino a quel momento dimostrò che la Lazio aveva un grande gruppo e che si sarebbero fatti trovare pronti. I meriti non vanno attribuiti a singole persone ma a tutto il gruppo. Abbiamo uno spogliatoio coeso, poi è normale che un allenatore debba fare delle scelte. E chi non comincia dall'inizio una partita, sa che quella dopo potrebbe essere chiamato dall'inizio".
 
"KEITA È RECUPERATO, MARCHETTI ANCORA NO" - Si passa poi alle note dolenti, a partire dall'ennesimo caso Keita della stagione. Il tecnico ha confermato il taglio sul piede che ha impedito al senegalese di allenarsi regolarmente dopo il ritorno dalla festa di compleanno in Spagna: "Alla ripresa si era allenato molto bene. Poi è andato in Spagna in permesso concordato con la società e quando è tornato un brutto taglio al piede non gli ha permesso di allenarsi. Ero un po' preoccupato, ma ha fatto un gran lavoro lo staff medico ed è recuperato. Sarà convocato, vediamo se giocherà dall'inizio o a gara in corso". Non è ancora pronto invece Marchetti: "Si è dovuto fermare un'altra volta. Lui è generoso, ha provato ad allenarsi e mettersi a disposizione subito. Ma ieri sentiva ancora qualche problema e si è allenato in palestra. Penso che non sarà convocabile. Appena sarà al 100% tornerà titolare, nel frattempo andiamo avanti con Strakosha, che ha già dato ampie garanzie. È in crescita, la sicurezza che ti dà la partita non te la dà nessun allenamento. Finché Marchetti non rientrerà giocherà Strakosha".

"IMMOBILE? NON LO CAMBIEREI CON BELOTTI" - Quella con il Torino sarà anche la sfida particolare tra i due attaccanti della nazionale, Immobile e Belotti. Così come Mihajlovic ha detto che non cambierebbe il "Gallo" con nessuno, lo stesso dice anche Simone Inzaghi per il suo Ciro: "Sono i due attaccanti italiani più forti del momento, i due titolari della Nazionale. Mi piace tantissimo Belotti, mette in campo tanto: è un giocatore che fa gol, che fa reparto. Ma se dovessi scegliere, non lo cambierei con Immobile. Ciro ci sta dando tanto a livello di prestazioni, di gruppo. È un leader. In determinati momenti della partita abbiamo qualche pausa ed è sempre il primo a incitare. Ragazzo positivo, con il sorriso sulle labbra. Il giocatore lo conoscevo già, per questo lo abbiamo voluto a tutti i costi. Mi ha sorpreso molto come persona. Nutro tanta stima per Belotti, ma non lo cambierei con Immobile".

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