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Ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky, è intervenuto quest’oggi l’ex difensore biancoceleste Paolo Beruatto. “Del derby del 15 gennaio del 1989 ricordo che avrei potuto ritagliarmi un posticino nella storia laziale. Ebbi un’occasione, calciai in diagonale a lato. Avevo calciato bene, ma la sfera uscì di poco sul fondo. Di Canio era un vero laziale, era nato a Roma e segnò nella stracittadina. Per lui si realizzò un piccolo sogno. In quella squadra, al centro del campo, c’era Pin: era un centrocampista che parlava poco, dinamico, ma che in campo si faceva ben sentire.
Mi sono inserito bene nella squadra biancoceleste. Calcisticamente parlando, ho un ricordo molto forte della mia esperienza a Roma. C’erano tanti calciatori che sentivano molto la tensione del derby. Giocatori come Piscedda e Di Canio avevano la maglia biancoceleste sulla pelle.
Il derby non è una partita come tutte le altre. E’ una gara che si vive in città durante tutto l’anno, non ci sono degli ingredienti per prepararla al meglio. I calciatori dovranno essere concentrati per la sfida. Inoltre mi aspetto di vedere uno Stadio Olimpico gremito.
La Lazio in questo momento è la squadra più sottovalutata della Serie A. Nessuno sta parlando della formazione biancoceleste. Se Bielsa avesse fatto il campionato Inzaghi, oggi avremmo osannato il tecnico argentino. La vera rivelazione di questo campionato è proprio la Lazio. Il derby si giocherà su 180 minuti e la posta in palio è molto importante. La Roma sta molto bene fisicamente, ma i biancocelesti possono dire la loro”.
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