Discorso virtuoso ma, ammettiamolo, io credo che inevitabilmente si riduca tutto all'autoimposizione di un contegno. Cmq la si metta, c'è quella sfumatura di frustrazione incontrollabile ed incontenibile data dalla constatazione di un'area limitata in cui muoversi. Un velo di tristezza dato da una storia che a volte torna indietro e ti impone di pensare in piccolo.
Anche il discorso sulla ns storia che in sostanza dovrebbe indurci ad accontentarci anche delle briciole, a mio avviso, dal 91 va rivisto completamente. Ci sono circa 10 anni che,a torto o a ragione, hanno cambiato per sempre la storia della Lazio e il modo di pensare dei suoi tifosi.
Il tifo è passione sfrenata, è l'attimo dopo il gol di Milinkovic, l'istante che vorresti fosse lungo una vita e non reprimere mai per la paura de fa la figura da provinciali (una cautela da Laziale, in terza pagina der vangelo secondo Peruzzi).
Il Bacio? son diminuite drasticamente le occasioni, e quelle che casualmente o meno sono arrivate, tutto sommato, si sono onorate e s'è goduto al meglio, come anche in queste ore.
Io poi mercoledì in curva c'avevo attorno solo omaccioni, comprendimi.