Autore Topic: Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio  (Letto 1253 volte)

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bak

Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« : Lunedì 22 Novembre 2010, 16:14:00 »
Ferlaino e la combine Parma-Verona «Il Napoli fallì per quella partita»

di Francesco De Luca (messaggero.it)

ROMA (22 novembre) - «Quell’imbroglio ha provocato il fallimento del Napoli». Corrado Ferlaino è uscito dal calcio nel 2002, quasi due anni dopo la presunta combine tra Parma e Verona, club controllati da Tanzi, ex patron della Parmalat, secondo i magistrati emiliani. «In oltre 30 anni le cose più brutte che ho visto sono state due e una delle due è quel match che costò la retrocessione al Napoli in B».

Dopo la vittoria del Verona a Parma, Patrizia Boldoni, sua ex moglie e socia, presentò un esposto alla Procura di Parma.
«Denunciò Tanzi, non avrei potuto farlo io perché ero tesserato. Ma quella denuncia è incredibilmente sparita, cestinata da qualche magistrato forse amico di Tanzi. Io parlai con Carraro, invece».

Cosa le disse il presidente della Lega?
«Che perdevamo tempo sulla storia della doppia proprietà, invece assolutamente vera. Il Napoli venne imbrogliato. Se il Verona fosse retrocesso, Tanzi avrebbe perso tanti miliardi ed ecco perché venne organizzata quella operazione da Pastorello».

Lei è stato per molti anni amico di Tanzi: con lui parlò mai di quella partita?
«Sì, più volte. Però lui cambiava discorso, era chiaro che non voleva trattare l’argomento. Tanzi ha tutelato i suoi interessi, però io non capisco invece il comportamento di Carraro: era una situazione non lecita, eppure da lui ci venne detto che era regolare. Tanzi era un uomo molto potente anche nel calcio: si diceva che suo figlio Stefano dovesse diventare presidente della Lega».

Ferlaino, cosa ha provato leggendo i documenti della Procura emiliana e ascoltando il servizio di «Report» sui rapporti Parma-Verona?
«La stessa sensazione di dieci anni fa: il Napoli fu imbrogliato e danneggiato. Il Verona vinse in trasferta soltanto quella partita su diciassette, decisiva per la sua salvezza, ai nostri danni. Io faccio l’ingegnere, sono stato a lungo presidente di una squadra di calcio, non sono esperto di questioni legali, però credo che questa vicenda possa meritare l’attenzione dei magistrati che hanno indagato sul fallimento del Napoli».

Qual è il nesso tra quel crac del 2004 e quella combine del 2001?
«Se non fossimo retrocessi, non saremmo mai falliti. Lo spiego con le cifre. In serie A avremmo incassato dalle tv molti miliardi di lire, almeno 40 o 60. Invece, in serie B ne ottenemmo 10. Pagammo a carissimo prezzo la furbata del Parma e del Verona, non soltanto sotto l’aspetto calcistico. Da quanto mi risulta, in caso di fallimento c’è la possibilità di approfondire fatti accaduti fino a quindici anni prima, quindi quell’episodio gravissimo dovrebbe essere valutato, come i comportamenti di Tanzi e Pastorello».

Cosa sarebbe cambiato per il Napoli se Parma-Verona fosse stata una partita regolare? «Tanto, tutto. Per la società, per chi la dirigeva, per i tifosi. Ma fu un disastro. Anzi, una vergogna».


 

Giulio

Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #1 : Lunedì 22 Novembre 2010, 16:23:33 »
Già ieri "la rosea" riportava questo articolo a firma di Alessandro Catapano:


Il pm di Parma: "Tanzi controllava il Verona"
"Dunque, avevo ragione io su Tanzi: ci trovavamo di fronte ad una commistione vergognosa - sospira Giorgio Corbelli, imprenditore bresciano, re di Telemarket, presidente del Napoli dal 2000 al 2002, quando fu arrestato ("Ma mai rinviato a giudizio") -. Nove anni dopo, però, è una soddisfazione modesta. Possibile che ci sia voluto tutto questo tempo per arrivare alla verità?".

L’inchiesta Vi dicono niente Malesani e Prandelli? O Mutu, Gilardino, Paolo Cannavaro? E Adailton, Bonazzoli, Apolloni, Guardalben e Falsini? Tutti transitati da Verona a Parma, e viceversa, dal 1998 al 2004. Due club di A. La verità di Corbelli oggi collima con i risultati di un’inchiesta della Procura di Parma, 41° fascicolo sul crac Parmalat, al centro della puntata di Report in onda stasera sui Raitre. "Dal ’98 al 2004 il Verona fu controllato da Calisto Tanzi, già proprietario del Parma, che lo acquistò e finanziò con soldi sottratti alla Parmalat e, oggi, ai risparmiatori travolti dal fallimento», racconta il procuratore Gerardo Laguardia. Per eludere l’articolo 7 dello Statuto Figc che vieta il "controllo, diretto o indiretto, di altre società dello stesso settore professionistico", "Tanzi - dichiara il pm titolare dell’inchiesta - intestò la partecipazione a Giambattista Pastorello, suo uomo di fiducia". Mentre per la giustizia sportiva l’eventuale illecito è prescritto, la Procura di Parma ha chiesto il sequestro dei circa cinque milioni trovati sui conti di Banca Popolare di Vicenza e Unicredit Banca d’Impresa, soldi con cui Tanzi finanziò la P&P Sport Invest di Pastorello, "scatola finanziaria" costituita per acquistare il Verona. Sequestro confermato (per tre milioni) dal Riesame.

La partita Corbelli le sue risposte le aveva già trovate il 10 giugno 2001. Quella domenica, penultima giornata di campionato, mentre il suo Napoli pareggiava in casa con la Roma, il Parma di Tanzi perdeva 1-2 in casa con il Verona di... Tanzi. Partita strana. Il Verona andò in vantaggio con un rigore di Oddo, concesso per un fallo eclatante di Benarrivo, assistito da Federico Pastorello, primogenito di Giambattista. Con quella vittoria il Verona scavalcò il Napoli e lo condannò alla retrocessione in serie B. Corbelli, che allora gestiva il Napoli con Corrado Ferlaino, gridò alla combine. «Avevo la tracciabilità dei versamenti di Tanzi a Pastorello e l’elenco dei giocatori scambiati tra i due club. Mi sembrava abbastanza per sollecitare un’indagine», racconta oggi, reduce da un incontro col pm di Calciopoli, Giuseppe Narducci.

La denuncia Così, Corbelli bussò alle porte delle istituzioni calcistiche. Prima a quella di Franco Carraro, allora presidente di Lega. "Mi disse che la 'questione Tanzi' era nota a tutti, ma che non c’era nulla di cui stupirsi: se era accettabile che Berlusconi fosse presidente del Consiglio, lo era pure che Tanzi possedesse due club di A. Rimasi sbalordito. Carraro smentisce: "Quanto afferma Corbelli non è vero né verosimile: mai avrei detto una cosa che comunque non pensavo ad un personaggio che conoscevo a malapena". Corbelli si rivolse pure a Gianni Petrucci, commissario straordinario della Figc. "Petrucci mi spedì all’Ufficio Indagini: fui ascoltato due volte e successivamente anche dalla Guardia di Finanza di Parma. Poi, non ebbi più notizie". Petrucci conferma. "E’ vero, mandai Corbelli all’Ufficio Indagini. Poi venni a sapere che il materiale era stato inviato alla Procura di Parma. Dopo, anch’io non ne seppi più niente". Ci sono voluti nove anni. Meglio tardi che mai.



RobCouto

Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #2 : Lunedì 22 Novembre 2010, 16:34:26 »
Se è per questo, quel Napoli-Roma 1-1 puzzava molto: ma tanto i boiaccia avevano già prenotato il risultato decisivo all'ultima, proprio col Parma. Il Parma non s'è mai "impicciato", nei finali di stagione, perdendo regolarmente contro tutte le concorrenti per scudetto e retrocessione. A mio parere, i crommici andarono a Napoli molto rilassati, tant'è che la notte prima della partita il Capello Fabio beccò il Totti Francesco nell'ascensore dell'albergo mentre si spupazzava una vajassa rimediata sul posto. Preferibile festeggiare in casa, e a scanso di equivoci il Senso Francesco spiegò ai giornali che "se le cose non vanno come devono andare non rispondo dell'ordine pubblico".

Tutto acchittato, insomma. Ci mise del suo anche la Lazio, che vinceva dopo il primo tempo a Lecce ma poi mollò, quando fu chiaro che Strioma-Parma si avviava verso il risultato programmato: il Lecce rimontò e vinse, e il Napoli andò in B per un gol della Reggina, che si salvò in extremis dalla retrocessione. Nei fetidi giochini di fine stagione - di una stagione decisa a tavolino fin dall'estate - finì stritolato proprio il Napoli, che secondo me partecipò anch'esso al gran ballo. Succede.

Offline Andre

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Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #3 : Lunedì 22 Novembre 2010, 16:56:35 »
o' complòtt
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

bak

Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #4 : Lunedì 22 Novembre 2010, 18:35:12 »
Rob c'è da dire, ad onor del vero, che Napoli-munnezza1927 fu condizionata pesantemente dal vajasso che segnò di mano un gol, se non erro del 1-2.
Gol fotocopia di quello precedentemente segnato dal traditore del Bisagno, segnato al Perugia all'olimpico al 94 minuto.

POMATA

Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #5 : Lunedì 22 Novembre 2010, 22:18:08 »
W l'itaglia

Offline aquilafelyx

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Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #6 : Martedì 23 Novembre 2010, 10:21:58 »
i romoletti sò fenomenali nella denuncia delle stranezze in qualche retrocessione , c'hanno la faccia come il culo !!
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Er Matador

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Re:Ferlaino: una combine provocò il fallimento del Napoli Calcio
« Risposta #7 : Giovedì 25 Novembre 2010, 02:49:19 »
Cioè, Ferlaino... Presidente del Napoli di Moggi che:

1) rubò due scudetti: il primo con arbitraggi pilotati più recuperi ad hoc per consentire ai partenopei di segnare gol decisivi; il secondo con gli stessi metodi più la celebre monetina di Alemão;

2) rubò una Coppa Uefa: si vedano gli arbitraggi di Kirschen contro la Juventus al ritorno e di Germanakos con lo Stoccarda all'andata;

3) ebbe in rosa - e con quale incidenza - Maradona sostituendo regolarmente le sue urine ai controlli antidoping, che se svolti con decente regolarità ne avrebbero decretato la squalifica a vita per positività alla coca;

uno fra i personaggi più luridi del '900 calcistico italiano, e ce lo ritroviamo a parlare di combine. Che schifo.