Autore Topic: Lazio, rimontona da sogno Rocchi ribalta il Bologna (www.gazzetta.it)  (Letto 1350 volte)

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I biancocelesti vincono 3-2 al Dall'Ara dopo essere stati sotto di due gol (Guana e Portanova). Decisivo l'ingresso in campo dell'attaccante nel primo tempo: sua la rete decisiva dopo quelle di Mauri e Dias. E la salvezza si avvicina

BOLOGNA, 11 aprile 2010 - Non si rischia il capitano, diffidato, prima del derby: Tommaso Rocchi a Bologna non doveva giocare. Ma sul 2-0 per i rossoblù, che sono in totale controllo della partita, Edy Reja si gira verso la panchina e dice all'attaccante: "Vai, rischiamo il tutto per tutto". Fuori lo stranito Biava, mai a suo agio da quarto di destra del centrocampo, e tridente. Svolta netta: la Lazio si sveglia, prende un palo, segna tre gol, vince il match, supera proprio il Bologna in classifica e si allontana dalla zona calda. E Rocchi? E' lui l'uomo-partita; suo il 3-2. E giocherà anche il derby visto che non è stato ammonito.

UNO-DUE BOLOGNA — Bologna-Lazio andrebbe divisa in due tronconi. La prima mezz'ora è tutta rossoblù. Che sfrutta al meglio un approccio "camomilloso" dei biancocelesti alla gara. Basti vedere il gol del vantaggio: Biava svirgola un rinvio e lascia la palla a Modesto, che mette al centro per Guana. Rigore in movimento per il centrocampista, che la mette all'incrocio. Passano cinque minuti e da un corner svetta il tifoso laziale Portanova: testata perfetta, raddoppio.

LA MOSSA — Un pugile suonato. Questa, la Lazio alla mezz'ora. Ledesma, soffocato da Mudingayi, non accende la luce, Zarate è irritante e Floccari la vede raramente. A pagare per tutti, in compenso, è Biava; adattato da centrocampista di destra nel 3-4-2-1 iniziale (Lichtsteiner squalificato), è a dir poco spaesato. Reja allora va di tridente: 4-3-3, dentro Rocchi, con Zarate più libero di svariare. Il primo segnale di riscossa è proprio un palo preso dall'argentino. Il secondo, invece, è il gol dell'1-2. Kolarov sfonda a sinistra e regala a Mauri un tiro facile facile dal dischetto. E l'inerzia cambia.

FLIPPER DIAS — Perchè il Bologna scompare dal campo. La ripresa è tutta laziale. Pur senza segnare, la differenza la fa Zarate, perché crea superiorità numerica ogni volta che accelera. Per tamponarlo i padroni di casa si scoprono, inevitabilmente. Viviano sale in cattedra un paio di volte, ma nulla può sul flipper che porta Dias al 2-2: punizione di Ledesma, testa del brasiliano sulla traversa, rinvio di Raggi dritto sulla pancia del difensore ed è pareggio.

LA FRECCIA — La marea biancoceleste è inarrestabile e arriva il sorpasso. L'azione parte con un cross da destra, Brocchi in area si inventa un colpo di tacco che spiazza la difesa del Bologna ma non Rocchi. Il quale, controtempo, supera Viviano. Con il morale a terra i rossoblù sprofondano senza creare pericoli. Anzi, in contropiede si mangiano il quarto gol sia Firmani che Zarate. Il capolavoro, comunque, era già stato completato; il merito va dato anche a Reja che ha avuto il coraggio di ribaltare la squadra quando la barca stava affondando.

QUINTA SCONFITTA IN FILA — Il Bologna sprofonda sotto il peso della quinta sconfitta consecutiva: la classifica ancora non preoccupa, ma l'Atalanta, terz'ultima, è a quattro punti. Con lo scontro diretto da giocarsi in casa dei bergamaschi. La Lazio, invece, può diventare arbitro dello scudetto: per il derby è bella carica. Rocchi di sicuro.

Alessandro Ruta

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