REPUBBLICA: Grazie per il divertimento di FABRIZIO BOCCA

[pepetto]

Sta cambiando qualcosa???


Grazie per il divertimento
di FABRIZIO BOCCA
Grazie per il divertimento
E' finita con la corsa di Edi Reja, con qualche lacrimone agli occhi,  sotto la curva del Napoli che lo ha cavallerescamente e soprattutto affettuosamente applaudito. Giusto, Lazio-Napoli era la partita di questo bel signore sessantacinquenne, misurato ma anche molto capace che a Roma sta ottenendo grandi e meritate soddisfazioni.
 
Lo scudetto del 2011 dovrà fare a lungo i conti con molti imprevisti. Alla fine l'idea è sempre quella: che questo possa essere davvero l'anno della sorpresa. La Lazio di Reja - e soprattutto oggi di Maurito Zarate  - è fra le incognite che sconvolge  e mette in subbuglio la classica gerarchia dei grandi club. Il piccolo folletto argentino, l'umorale  ragazzo  che ha deliziato ma anche complicato nell'ultimo anno la strada della Lazio,  contro il Napoli è stato incontenibile.  Una partita da 8 in pagella e soprattutto una delizia per chi - come me - aspettava una partita dove poter vedere un calcio libero da schemi e non ossessionato dalla paura di perdere. Se consideriamo che Lazio e Napoli non sono due grandi riconosciute nella solita gerarchia, bisogna incoraggiarle e applaudirle.

Un primo grazie deve dunque andare a Reja ormai abituato a ingoiare i bocconi amari delle critiche semplicemente per aver perso il derby e la partita di Cesena (non si capisce perché ci sia più' indulgenza e pazienza nei confronti dell'Inter piuttosto che con l'allenatore di un club che sta facendo miracoli) e anche a Mazzarri che ha fatto giocare un Napoli a
viso aperto, sbagliando anche molto in difesa, faticando anche nella costruzione di gioco, ma soprattutto senza paura. E senza cercare il pareggio come scappatoia.
 
Nel giorno in cui tutti aspettavano Cavani e Lavezzi è esploso Zarate. Secondo me il merito è stato molto di Reja che sia psicologimente che tatticamente ha lavorato benissimo. A Cesena già aveva provato il modulo con Zarate punta centrale, e contro il Napoli dopo appena cinque minuti ha mischiato le carte rivoluzionando una Lazio classica - che non aveva schierato nemmeno col derby e a Cesena - per offrire un attacco senza punti di riferimento che per Reja è l'ideale. All'improvviso si è visto un inedito schieramento con Floccari trequartista, Hernanes laterale destro, Mauri a sinistra e Zarate centravanti. I dribbling e la fantasia del quartetto ha letteralmente annichilito la difesa napoletana con i suoi tre centrali (Grava, Cannavaro e Campagnaro) che proprio non sapevano più come arginare gli avversari.
  I due gol (ma ci sono stati anche pali presi ancora da Lavezzi e Zarate) , sono l'espressione di un bel calcio: il primo un assist perfetto di Mauri e il guizzo dell'argentino sull'allungo, il secondo un gioco perfetto di sponde tra Hernanes e Zarate per poi fornire un pallone da spingere a rete a Floccari.
  Per Zarate si è trattato di una partita ispirata, come non gli capitava da due anni. L'argentino ha sofferto le sostituzioni, la panchina e anche l'utilizzo come esterno e non come attaccante puro. E' un umorale, ha una psicologia fragile, è un campione ma non ha ancora sufficiente regolarità per diventare un intoccabile. Reja ha lavorato con grande pazienza e buone intuizioni su di lui. Bisogna rendergliene merito. "Finora non mi aveva fatto vincere una partita" ha detto furbescamente Reja, mettendo in chiaro che è la Lazio a essere in debito con Zarate e non viceversa.  In ogni caso alla fine il calcio vero e divertente lo ritrovi qui più che tra le solite scontatissime big. C'è del nuovo nel campionato... (14 novembre 2010)

[sassoxsasso]

qualcosa è cambiato.

l'evidenza della nostra solidità.

tutto può succedere ma questa Lazio non passerà un campionato anonimo.
è già evidente.

[Bill Kelso]

Fabrizio Bocca è sempre molto attento, è difficile che prenda cantonate. E' un giornalista che si diverte sul serio a guardare le partite, è uno dei pochi che ama prima questo gioco e poi fa il tifo.

[giamma]

Ottimo articolo da una testata tradizionalmente nemica, questo mi fa pensare che forse siamo troppo pessimisti mentre altri si sbrigano a mettere il piede sul predellino di un possibile vincitore.
 

[disabitato]

Golpe alla redazione di repubblica???

[MagoMerlino]

Fabrizio Bocca è sempre molto attento, è difficile che prenda cantonate. E' un giornalista che si diverte sul serio a guardare le partite, è uno dei pochi che ama prima questo gioco e poi fa il tifo.

sei euforico, quindi estremamente ottimista, ergo azzardi. Ma ti vogliamo così, kamikaze!

[RobCouto]

Bocca c'ha sempre massacrati, non mi fido per niente. L'articolo serve a preparare il terreno alla risalita della Corleonese, leggetelo bene.

[aquilante]

la Lazio non è il chievo
la Lazio npn è il verona di bagnoli
la Lazio non vuole provocare nessun subbuglio
la Lazio non è un'incognita

la Lazio è una grande squadra
terza in Italia per presenza di pubblico allo stadio
sesta in Italia per monte ingaggi
seconda in classifica, con l'ambizione di tornare prima e di restarci fino alla fine

il sostegno e l'incoraggiamento naturalmente sono graditi
ma ancor più gradita sarebbe una informazione corretta, libera e rispettosa
la Lazio vorrebbe non avere più i morganti tra le palle
o almeno vorrebbe una stampa che il giorno dopo i morganti evitasse di scrivere che le avversità servono per crescere
vorrebbe una stampa che scrivesse piuttosto che i morganti sono una vergogna
frutti marci di un calcio malato fin nel midollo
(a proposito, tutti coloro che hanno ritenuto ininfluente l'arbitraggio di morganti come spiegano il suo accantonamento per due turni?)

e comunque bocca, la Lazio non è l'apripista di niente e di nessuno
al primo posto c'è il milan di galliani, tagliavento e controcampo
Lazio e milan, esattamente (per ora) come dodici anni fa

[Matita]

Sta cambiando qualcosa???


Grazie per il divertimento
di FABRIZIO BOCCA
Grazie per il divertimento
E' finita con la corsa di Edi Reja, con qualche lacrimone agli occhi,  sotto la curva del Napoli che lo ha cavallerescamente e soprattutto affettuosamente applaudito. Giusto, Lazio-Napoli era la partita di questo bel signore sessantacinquenne, misurato ma anche molto capace che a Roma sta ottenendo grandi e meritate soddisfazioni.
 
Lo scudetto del 2011 dovrà fare a lungo i conti con molti imprevisti. Alla fine l'idea è sempre quella: che questo possa essere davvero l'anno della sorpresa. La Lazio di Reja - e soprattutto oggi di Maurito Zarate  - è fra le incognite che sconvolge  e mette in subbuglio la classica gerarchia dei grandi club. Il piccolo folletto argentino, l'umorale  ragazzo  che ha deliziato ma anche complicato nell'ultimo anno la strada della Lazio,  contro il Napoli è stato incontenibile.  Una partita da 8 in pagella e soprattutto una delizia per chi - come me - aspettava una partita dove poter vedere un calcio libero da schemi e non ossessionato dalla paura di perdere. Se consideriamo che Lazio e Napoli non sono due grandi riconosciute nella solita gerarchia, bisogna incoraggiarle e applaudirle.

Un primo grazie deve dunque andare a Reja ormai abituato a ingoiare i bocconi amari delle critiche semplicemente per aver perso il derby e la partita di Cesena (non si capisce perché ci sia più' indulgenza e pazienza nei confronti dell'Inter piuttosto che con l'allenatore di un club che sta facendo miracoli) e anche a Mazzarri che ha fatto giocare un Napoli a
viso aperto, sbagliando anche molto in difesa, faticando anche nella costruzione di gioco, ma soprattutto senza paura. E senza cercare il pareggio come scappatoia.
 
Nel giorno in cui tutti aspettavano Cavani e Lavezzi è esploso Zarate. Secondo me il merito è stato molto di Reja che sia psicologimente che tatticamente ha lavorato benissimo. A Cesena già aveva provato il modulo con Zarate punta centrale, e contro il Napoli dopo appena cinque minuti ha mischiato le carte rivoluzionando una Lazio classica - che non aveva schierato nemmeno col derby e a Cesena - per offrire un attacco senza punti di riferimento che per Reja è l'ideale. All'improvviso si è visto un inedito schieramento con Floccari trequartista, Hernanes laterale destro, Mauri a sinistra e Zarate centravanti. I dribbling e la fantasia del quartetto ha letteralmente annichilito la difesa napoletana con i suoi tre centrali (Grava, Cannavaro e Campagnaro) che proprio non sapevano più come arginare gli avversari.
  I due gol (ma ci sono stati anche pali presi ancora da Lavezzi e Zarate) , sono l'espressione di un bel calcio: il primo un assist perfetto di Mauri e il guizzo dell'argentino sull'allungo, il secondo un gioco perfetto di sponde tra Hernanes e Zarate per poi fornire un pallone da spingere a rete a Floccari.
  Per Zarate si è trattato di una partita ispirata, come non gli capitava da due anni. L'argentino ha sofferto le sostituzioni, la panchina e anche l'utilizzo come esterno e non come attaccante puro. E' un umorale, ha una psicologia fragile, è un campione ma non ha ancora sufficiente regolarità per diventare un intoccabile. Reja ha lavorato con grande pazienza e buone intuizioni su di lui. Bisogna rendergliene merito. "Finora non mi aveva fatto vincere una partita" ha detto furbescamente Reja, mettendo in chiaro che è la Lazio a essere in debito con Zarate e non viceversa.  In ogni caso alla fine il calcio vero e divertente lo ritrovi qui più che tra le solite scontatissime big. C'è del nuovo nel campionato... (14 novembre 2010)

Il neretto unica inesattezza.

[ammiraglio]

inquietante l'inesattezza di bocca che fa parte di una redazione che non ci ama per davvero.
bel pezzo, cmq.

[aquilafelyx]

applausi ad aquilante ;-)

[giamma]

inquietante l'inesattezza di bocca che fa parte di una redazione che non ci ama per davvero.
bel pezzo, cmq.

Hai ragione ma solo in parte, Garlaschelli, che di calcio capisce un po' più di noi, sostiene che a Cesena Zarate ha giocato di punta.

[ammiraglio]

Hai ragione ma solo in parte, Garlaschelli, che di calcio capisce un po' più di noi, sostiene che a Cesena Zarate ha giocato di punta.

a cesena? oddio imho proprio no, poi ognuno si tiene il suo parere.