Autore Topic: Lazio, Castellanos con il ritmo da bomber: cosa cerca contro il Napoli  (Letto 57 volte)

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Ha segnato con Cagliari e Monza, due gol di fila in campionato: fino ad oggi il terzo non l’ha mai centrato. Ci riprova contro il Napoli

Quello che gli manca forse lo sta trovando: il gol a raffica, da pallottoliere. Segna sempre Taty, quanto sarebbe bello. Ha segnato contro Cagliari e Monza, non gli è mai riuscito di farlo tre volte di fila in campionato. Ha una nuova occasione. Alle big ha fatto gol solo al Milan ad inizio stagione, punta il Napoli. Sappiamo tutto di lui, del suo essere centravanti di manovra, da battaglia, raro per eleganza e capacità di servire assist, ce ne sono pochissimi del suo livello tecnico. Ma tutti chiedono più gol al giocatore che tira di più nello specchio in campionato (34 volte). Spalanca la porta agli altri e lui la trova sbarrata. La Lazio non gioca per lui, è più lui che gioca per la Lazio. Si sta cercando il giusto mix per fare di Castellanos un centravanti moderno e un ariete antico. I numeri certificano l’evoluzione, aspettando la conferma. Nelle ultime due partite non ha solo segnato, ha anche servito due assist. La striscia è aperta, il conto è aperto e non può essere chiuso stasera: «Sappiamo che il Napoli è una squadra forte, ma noi dobbiamo fare la nostra partita. È importante vincere per i nostri tifosi, dobbiamo fare una partita intelligente», le parole dell’argentino. Ha parlato del Napoli, del quarto posto e del possibile derby europeo a Dazn: «Un derby è sempre una gara da affrontare con entusiasmo da parte nostra e dei tifosi. È sempre bello giocarlo...». Senza l’ombra di Ciro, Taty si sente più libero: «Penso che questa stagione sia diversa dalla precedente. La fiducia del mister è troppo importante per me. Si deve sempre migliorare anche nella vita, è importante lavorare giorno per giorno per la squadra e per se stessi». Taty ha un sogno: «Vincere un trofeo con questa maglia è l’obiettivo di quest’anno. Sono più grande e più maturo».

Castellanos, ecco come è arrivato alla Lazio

Il diesse Fabiani è il suo più grande estimatore, è l’uomo che l’ha portato alla Lazio, tessitore dell’operazione: «Taty ha delle caratteristiche che si possono avvicinare a Immobile. È meno speculativo sotto porta dal punto di vista della realizzazione, ma fa un lavoro di raccordo che in Italia non fanno in tanti. Direi anche in Europa». Fabiani, sempre a Dazn, ha raccontato com’è nata l’idea di sceglierlo come erede di Immobile: «Mi chiama un amico di Bologna, mi manda un link e mi dice di guardare questo giocatore, stava al Girona e ha richiamato la mia attenzione per i suoi colpi. Mando il link a Bianchi (club manager della Lazio e braccio destro di Fabiani sul mercato, ndr) e gli dico di dare uno sguardo. Mi ha detto “l’ho visto bene”. L’ho fatto visionare anche a Lotito e decidemmo di sottoporlo all’attenzione di Sarri. Maurizio disse “sembra uno abbastanza cattivo, prendi questo almeno ha il veleno”. Così nasce la storia di Castellanos alla Lazio. È stato un gioco di squadra, condiviso con tutti, è il mio modus operandi, spesso e volentieri abbiamo ragione. Si può anche sbagliare un acquisto, ma fa parte del mestiere. È un rischio che bisogna necessariamente correre». Scommessa vinta, scommessa persa. Per un diesse il mercato è un po’ come il confine del centravanti tra gol e non gol.



 



 



 


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