Autore Topic: Lazio, Zarate un caso: ma è ancora parte del progetto?  (Letto 875 volte)

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Lazio, Zarate un caso: ma è ancora parte del progetto?
« : Venerdì 12 Novembre 2010, 09:54:26 »
www.corrieredellosport.it



A Cesena è riesploso il caso dell'argentino. Mai utilizzato a tempo pieno e spesso lontano dall'area: serve farlo giocare così? Mauro non è contento, Reja in estate voleva una punta: non si esclude il divorzio

ROMA, 12 novembre - Il problema Zarate esiste, lo racconta il campo, lo testimoniano i numeri recenti e del passato. Il caso è esploso nella notte di Cesena, quando si è consumata l’ottava sostituzione per scelta tecnica in undici giornate. Altre due volte Maurito era entrato dalla panchina. A Firenze aveva fatto da spettatore. Mai a tempo pieno dall’inizio del campionato. Dentro e fuori, un’altalena stressante. Sembrava avviato verso la rinascita, disposto al sacrificio nel ruolo di ala destra, davanti a Lichtsteiner. L’esclusione nel derby, una mossa sbagliata da Reja sotto l’aspetto psicologico, lo ha fatto ripiombare in una crisi di sfiducia. A Cesena è tornato indietro di mesi, indisciplinato tatticamente, deciso a risolvere la partita da solo, incaponendosi nei dribbling sino a perdere il pallone, anche quando i suoi compagni si smarcavano. Reja gli aveva chiesto di rientrare a destra nella fase difensiva, di sganciarsi e cercare la profondità, finendo alle spalle di Floccari. Maurito ha fatto di testa sua, andava a prendersi il pallone da Ledesma e Matuzalem e puntava la porta. A venti minuti dalla fine, dopo aver inveito a lungo, Reja l’ha sostituito. Sembrava giustificato il cambio, ma appena è uscito Zarate, la Lazio ha smesso di ripartire, non è più riuscita a ribaltare il gioco, ha perso campo, sino a prendere il gol decisivo di Parolo. Ora è chiaro che ci si debba porre degli interrogativi. Serve uno Zarate così? Reja ci crede o no? E lo considera un attaccante? Fondamentale trovare le risposte entro inizio gennaio, quando si riaprirà il mercato. Decisivo anche l’atteggiamento di Zarate, che deve maturare e crescere, perché intorno a lui ci sono anche altri giocatori di spessore: tutti si conquistano il posto e la fiducia sul campo. Maurito può farlo meglio degli altri perché ha un talento superiore alla media. Ma non vincerà mai le partite da solo. Non ci riusciva neppure Maradona, il più grande di tutti.

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