Autore Topic: Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.  (Letto 26714 volte)

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Offline MCM

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #160 : Domenica 19 Ottobre 2014, 17:25:19 »

Chi accusa Craxi di aver portato allo sfascio l' Italia non ha alcuna lungimiranza, né politica né geopolitica.


Oggi siamo nelle mani di gente di una tale pochezza umana, culturale, politica, servi eterodiretti a migliaia di km di distanza da qui, che sentire parlare male di Craxi è una roba da far venire l' herpes zoster in 30 secondi.

Offline Il lodolaio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #161 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 11:53:21 »
Tra i servizi essenziali che lo stato deve garantire al cittadino ci sono la scuola, i trasporti pubblici e la sanità. Da quando ho memoria questi servizi sono largamente inefficienti ed insufficienti, imparagonabili con quelli che forniscono paesi a noi confinanti.

Vivo a Roma, città di circa tre milioni di abitanti e due (2) linee di metropolitana (la terza chissà quando arriverà, intendo il percorso completo). Come mai non ce ne sono quindici ? Come mai non si può arrivare da Monte Mario a Tor Bella Monaca con la metro ? Come mai non c’è una linea di metropolitana che sostituisca il viadotto della Magliana ?

I miei esempi sono per Roma, ma lo stesso discorso si può fare per le altre grandi città.
Non si possono costruire tante linee in poco tempo, la loro costruzione andava pianificata a partire dagli anni cinquanta, occorreva un modello di sviluppo diverso.
Non è stato fatto, di chi è la responsabilità ?

Mio padre lavorava sui treni notturni, definiva il treno Palatino, il Roma-Parigi, il lazzaretto. Pieno di italiani che andavano a curarsi in Francia. Il treno faceva tre fermate, Chambery, Djion e Parigi e lui aveva imparato che ogni patologia aveva la sua fermata.
Sul sistema educativo inutile parlare, credo.
Eccolo lo sfacelo.
Di chi è la responsabilità di tutto questo ? Secondo me in primis di chi ha governato.
Hanno governato Tizio, Caio e Sempronio ? Tizio, Caio e Sempronio sono responsabili.

Altro che patrioti o Sigonella.
I patrioti sono quelli che non considerano normale andare in Francia per curarsi.
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Offline cartesio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #162 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:09:15 »
Per quello che vale - ma vale più dei nostri giudizi basati su esperienze personali inevitabilmente limitate - riporto quanto segue da

http://www.corriere.it/salute/14_ottobre_14/bloomberg-servizio-sanitario-italiano-terzo-piu-efficiente-mondo-57ca48ec-53a1-11e4-a6fc-251c9a76aa3c.shtml

Siamo più poveri, investiamo meno in sanità, ma viviamo di più e meglio di altri. Così il nostro servizio sanitario si può fregiare del titolo di terzo più efficiente del mondo. A sostenerlo è la multinazionale americana dei media Bloomberg nella sua classifica annuale. Soltanto Singapore (medaglia d’oro) e Hong Kong (argento) battono il bronzo meritato dalla nostra sanità. Dal quarto al sesto posto: Giappone, Corea del Sud e Australia. La classifica che stila Bloomberg si basa sull’analisi dei dati forniti da Banca mondiale, Fondo monetario internazionale (Fmi) e Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Terzi al mondo e primi in Europa. La Francia si posiziona ottava, il Regno Unito decimo, mentre gli Stati Uniti arrancano nelle retrovie, al 44° posto. Il ranking di Bloomberg ha considerato i 51 Paesi con popolazione superiore ai 5 milioni, con un Pil di almeno 5mila dollari americani e con un’aspettativa di vita che supera i 70 anni. Risaltano negativamente la performance della Russia, relegata in ultima posizione, e quella della Germania, che non va oltre il 23° posto. I parametri utilizzati per elaborare la classifica sono: aspettativa di vita; costo del sistema sanitario in percentuale sul Pil; costo del sistema sanitario pro-capite; variazione dell’aspettativa di vita rispetto al 2013 (in anni); variazione del costo della sanità pro capite; variazione del Pil pro-capite; inflazione.

e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline cartesio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #163 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:11:41 »
Questa classifica mi piace di più, perché più analitica.
Anche in questo caso, non emerge l'immagine di una sanità allo sfascio.

Da http://www.corritalia.de/Dettaglio.46+M5d0f7467d3c.0.html

Sanità tutta italiana.  Non si può dire che l’Italia sia tra i Paesi peggiori, ma sotto il profilo sanitario ha un sistema “mediocre”: si colloca, infatti, al quindicesimo posto fra i sistemi sanitari di 33 Paesi europei. Nonostante qualche piccolo passo avanti rispetto agli anni scorsi, il Belpaese ottiene un risultato simile a quelli di Slovenia, Estonia, Repubblica Ceca e resta dietro ai Paesi scandinavi e all’Irlanda. “Nel sistema sanitario italiano troviamo risultati piuttosto buoni per quanto riguarda i trattamenti, ma negativi in fatto di diritti dei pazienti e di accesso all’informazione. La e-sanità è quasi del tutto assente”, afferma il Dr. Arne Björnberg, direttore dell’Euro Health Consumer Index. Inoltre, “perché manca un elenco dei farmaci disponibili, fruibile da tutti i cittadini, come avviene invece in un numero crescente di paesi dell’UE? Per quanto tempo ancora gli Italiani tollereranno di affidarsi esclusivamente al proprio medico per accedere all’informazione?” è uno degli altri interrogativi posti dal direttore dell’Euro Health Consumer Index.

Poche informazioni ai pazienti. La misurazione di quest’anno indica, inoltre, che i sistemi sanitari europei con le migliori prestazioni iniziano a utilizzare attivamente l’informazione in materia di assistenza sanitaria e optano per una partecipazione dei pazienti al processo decisionale, come accade in Olanda e Germania, ad esempio. Al contrario ci sono Paesi (che si trovano, infatti, nella parte bassa della classifica) ancorati a un sistema sanitario “vecchio stile”, dove dominano le gerarchie e la mancanza di trasparenza. Tra questi ultimi vi è anche l’Italia che ancora non riesce ad affrancarsi dal potere delle presunte “divinità in camice bianco”. “Il sistema sanitario italiano ha bisogno di un passaggio di potere dai medici ai pazienti”, afferma il presidente della Health Consumer Powerhouse, Johan Hjertqvist.
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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #164 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:14:00 »
Questa è una sorpresa.
Documento lungo, ma ci sono tante figure.    ;D

Da http://www.cimoasmd.it/documenti/approfondimenti/498.pdf

Sanità, testa a testa Italia-Francia Da Lancet all'Oms le classifiche internazionali premiano i due Paesi Giulia Crivelli
Abbiamo inventato la parola malasanità e uno dei nostri sport nazionali è lamentarci di medici e ospedali, specie se pubblici. Ma se ci confrontassimo più spesso con gli altri Paesi, e in particolare con gli Stati Uniti, scopriremmo che quello italiano è uno dei migliori sistemi sanitari al mondo. Lo dice l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms- Who) e lo dicono gli inglesi del British Medical Journal (Bmj), giudici implacabili della sanità britannica e di quella altrui. Nell'ultima classifica dei sistemi sanitari compilata dall'Oms, l'Italia si è piazzata seconda dietro la Francia. Per il Bmj siamo "solo" terzi, ma davanti a noi ci sono Oman e Malta e la Francia è quarta.
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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #165 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 18:23:29 »
Avevate dubbi?
Solo un matto può invidiare i sistemi sanitari anglosassoni.
Chiaro che loro possono permettersi il Texas Medical Center.
Obbligano decine di milioni di persone a scegliere quale dito riattaccarsi se se ne tranciano due.

L' Italiota medio critica ogni cosa che ha e invidia sistemi che, aldifuori dei centri mediatici e finanziari, sono la desolazione totale.

Offline AlenBoksic

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #166 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 18:43:14 »
Avevate dubbi?
Solo un matto può invidiare i sistemi sanitari anglosassoni.
L' Italiota medio critica ogni cosa che ha

Questa te la quota.
E aggiungo che spesso si critica a prescindere.
Nei ricorrenti alluvioni, smottamenti e disastri idrogeologici vari ce ne fosse mai uno, cittadino/politico/opinionista, che richiama i vari condoni edilizi fatti nel corso degli anni.
Parimenti tutti quanti chiedono subito che lo Stato apra i cordoni della borsa,
ovviamente han pagato tutti sempre ogni lira di tasse, immagino...
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Offline Il lodolaio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #167 : Martedì 21 Ottobre 2014, 09:55:05 »




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Offline cartesio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #168 : Martedì 21 Ottobre 2014, 14:47:15 »
Tra i servizi essenziali che lo stato deve garantire al cittadino ci sono la scuola, i trasporti pubblici e la sanità.

Questa è un'idea tua, che non tutti condividono, e che non trova riscontro in tutti i paesi democratici.

La Costituzione parla di istruzione e salute, non di trasporti. Tanto è vero, che il 28/3/2014 SEL pubblica

http://selmade.it/trasporti-diritto-alla-mobilita-sia-costituzionale/

28/03/2014
Trasporti: diritto alla mobilità sia costituzionale
Presentata proposta di legge costituzionale per inserire nella Costituzione il diritto alla mobilità per tutti i cittadini

Il diritto alla mobilità trova già riconoscimento nelle carte costituzionali dei maggiori paesi occidentali e nella Carta dei diritti dell’Unione Europea ma nella quotidianità non è vero che ogni persona possa circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale anzi, per chi si muove per motivi di studio o lavoro e per le persone con disabilità, spesso è vero il contrario. Il diritto alla mobilità e il potere usufruire di un sistema di trasporto pubblico concretamente accessibile, rappresenta un aspetto essenziale della libertà delle persone e della qualità della loro vita.
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Offline Il lodolaio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #169 : Giovedì 19 Gennaio 2017, 21:08:32 »
https://www.facebook.com/alessandro.gilioli?fref=nf&pnref=story

Lo dico ogni anno, in questi giorni, a tutti i revisionisti con la memoria cortissima, o a quelli che non c'erano, o a quelli in buona fede che semplicemente non lo sanno.
Ecco: se non avete vissuto la Milano degli anni 80, e la cappa di potere clanico e malavitoso che la soffocava, la Milano in cui se cercavi casa o lavoro dovevi conoscere un socialista, quella di Ligresti e Armanini, quella di Schemmari e Pillitteri, quella di Manzi e di Larini, quella di Radaelli e Chiesa, ecco quella lì: se non l'avete conosciuta, quella Milano lì, se non l'avete vissuta, non parlate di Bettino Craxi.
Non menatela sul socialismo riformista, sulla visione di futuro, sul grande statista.
Erano, semplicemente, una banda di ladri.


Alessandro Gilioli, giornalista de l'Espresso, dalla sua pagina FB.
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Offline BobLovati

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #170 : Giovedì 19 Gennaio 2017, 21:35:20 »
chissà a chi dovrebbe rivolgersi, se cercasse casa a Roma   ::)
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Arch

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #171 : Giovedì 19 Gennaio 2017, 21:54:50 »
Forse alla cricca di Anemone, Bertolaso, Scaloja.

Offline Frusta

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #172 : Venerdì 20 Gennaio 2017, 08:12:56 »
Mi sono riletto tutto, sia il post che i commenti, tutti interessantissimi :P soprattutto i miei.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Il lodolaio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #173 : Venerdì 20 Gennaio 2017, 08:21:18 »
https://www.facebook.com/alessandro.gilioli?fref=nf&pnref=story

Lo dico ogni anno, in questi giorni, a tutti i revisionisti con la memoria cortissima, o a quelli che non c'erano, o a quelli in buona fede che semplicemente non lo sanno.
Ecco: se non avete vissuto la Milano degli anni 80, e la cappa di potere clanico e malavitoso che la soffocava, la Milano in cui se cercavi casa o lavoro dovevi conoscere un socialista, quella di Ligresti e Armanini, quella di Schemmari e Pillitteri, quella di Manzi e di Larini, quella di Radaelli e Chiesa, ecco quella lì: se non l'avete conosciuta, quella Milano lì, se non l'avete vissuta, non parlate di Bettino Craxi.
Non menatela sul socialismo riformista, sulla visione di futuro, sul grande statista.
Erano, semplicemente, una banda di ladri.


Alessandro Gilioli, giornalista de l'Espresso, dalla sua pagina FB.

Gilioli ha aggiunto: E non gli perdono di aver rovinato - per decenni, forse per sempre - la bellissima parola "socialista".
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Offline cartesio

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« Risposta #174 : Venerdì 20 Gennaio 2017, 20:31:19 »
se cercavi casa o lavoro dovevi conoscere un socialista

Alessandro Gilioli, giornalista de l'Espresso, dalla sua pagina FB.

Gilioli racconta balle.

Non è vero che se cercavi casa o lavoro dovevi conoscere un socialista.
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Offline Frusta

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #175 : Venerdì 20 Gennaio 2017, 20:46:15 »
Io mi sarei pure un po' scassati i maroni a sentire le verginelle che si sono scordate delle giunte regionali provinciali e comunali che il PCI formava allegramente insieme alla "banda di ladri" come la chiama il signor Gilioli.
Ha il diritto di storcere il naso su Craxi solo chi non ha mai votato per i partiti che hanno governato, a qualsiasi livello, con lui.
Quindi, se togliamo i missini che erano fuori dell'arco costituzionale, praticamente nessuno.

Comunque l'intenzione del topic non era questa, ma quest'altra:


...Ok, Craxi è stato condannato, e su questo non ci piove.
Così come per esempio non piove sul fatto che Churchill sia stato un tabagista alcolizzato o Pattom un criminale di guerra paranoico e vanaglorioso, 
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
però ciò non toglie che Churchill sia stato un grande statista e Pattom un ottimo generale.

Ergo, se pensiamo di attribuire alla condanna inflitta a Craxi anche un valore storico e politico non possiamo.
E soprattutto non dobbiamo, perché, mi di spiace per il Pool di mani pulite, quello è un tipo di giudizio che non rientra nelle competenze dei suoi tribunali....
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #176 : Venerdì 20 Gennaio 2017, 23:20:12 »
Qualcuno ricorda perché fu inventata la buffa espressione "corrente pigliorista"?

A quale noto personaggio di quale partito si riferiva?

Tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac.....
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Offline Il lodolaio

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #177 : Domenica 22 Gennaio 2017, 22:45:29 »
Qualcuno ricorda perché fu inventata la buffa espressione "corrente pigliorista"?

A quale noto personaggio di quale partito si riferiva?

Tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac.....

Se vogliamo parlare del nefasto influsso dei miglioristi nel PCI degli anni ottanta con me sfondi una porta aperta.
Ancora oggi definisco Giorgio Napolitano il migliorista.
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Offline zanzalf

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Re:Dalla parte del torto: APOLOGIA DI CRAXI.
« Risposta #178 : Martedì 24 Gennaio 2017, 18:17:05 »
Se vogliamo parlare del nefasto influsso dei miglioristi nel PCI degli anni ottanta con me sfondi una porta aperta.
Ancora oggi definisco Giorgio Napolitano il migliorista.

Io ai tempi ero a sinistra del PCI e figurarsi se mi piacevano i miglioristi.

Ma ad oggi, con la chiusura totale che la storia ha dato al comunismo, mi pare forzato indicare i miglioristi come responsabili di chissà che male politico.
Volevano allearsi con Craxi, embe'? Che altra strada c'era? Non si voleva l "alternativa"? Con chi la facevi? Dovevamo prendere la P38 anche noi? Eravamo noi i compagni che sbagliavano? (dico "noi" perché ho interiorizzato ex-post quell'appartenenza politica...)