www.LaLazioSiamoNoi.itMario Giuffredi, agente tra gli altri di Michael Folorunsho, è intervenuto a Radio Crc per parlare del mancato trasferimento del suo assistito alla Lazio: "Ma perché dovrebbe andare alla Lazio? Abbiamo rinnovato il contratto perché Conte lo voleva e puntava su Folorunsho. Il presidente ha eseguito facendo un contratto importante. Poi dopo è successo qualcosa e la situazione è degenerata, nessuno ha capito la reale situazione. Una situazione gestita male da me, sicuramente ho qualche colpa io e qualche colpa anche il club. Le colpe ce l'abbiamo io e Manna, non il presidente, il giocatore e l'allenatore".
"Arrivò una proposta importante dell'Atalanta, da 15 milioni di euro, il Napoli avrebbe fatto una grande plusvalenza e quei 15 milioni servivano al club per il mercato. Il mio amico Manna si è fatto ingolosire dalla cifra, erano intasati e avevano bisogno di vendere per cominciare il mercato. Io ero stuzzicato dal farlo allenare da Gasperini. In più anche il ragazzo avrebbe guadagnato di più, nonostante il Napoli gli avesse fatto un contratto importante. Il problema è stato che abbiamo fatto tutto io e Manna, senza dirlo né a Folorunsho né a Conte. Poi l'affare è saltato perché si è fatto male Scamacca e l'investimento l'Atalanta doveva farlo su Retegui. Folorunsho non sapeva niente, il giorno dopo l'ha appreso dai siti e mi ha chiesto. Io non potevo omettere tutto e glielo dissi. Ma Conte non c'entrava nulla. La colpa è nostra. Poi il giocatore ha cominciato ad avere un atteggiamento diverso e con Conte non puoi permettertelo".
"C'era anche la questione Lazio fino alla fine. Io e Manna abbiamo fatto l'errore di gestire male quella situazione, ma poi ci siamo subito allineati e abbiamo detto che il giocatore non si sarebbe mosso da Napoli, chiunque arrivasse. Conte poi ha capito la situazione, il momento, ha parlato col ragazzo, quest'ultimo si è messo in riga e ha ricominciato ad allenarsi bene. Oggi è al 100%. La cosa è rientrata perché il mister è stato chiaro col ragazzo. Qualsiasi persona allenasse il Napoli io non mi sono mai sentito sereno, anche quando c'era Spalletti. Con mister Conte invece per me il Napoli è l'ultimo pensiero perché il mister ispira fiducia, sicurezza. Sai che tutto ciò che fa è giusta per vincere. Non ha retropensieri negativi in niente. E soprattutto non guarda in faccia a nessuno".
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