www.calciomercato.comIn casa Lazio è scoppiata la Taty-mania, e Lotito se la gode. 5 gol e 2 assit in sette gare tra campionato e coppa, di testa, di piede, col pallonetto o di potenza sottola traversa, dopo aver mandato al bar i difensori con una finta, sono tutto il repertorio messo in mostra fin qui da Castellanos, per conquistarsi gli applausi che in pochi un anno fa erano invece propensi a concedergli. Al Messaggero il patron biancoceleste ha dichiarato: "Mi prendevano in giro quando dicevo che era un fenomeno. Ora che dicono?"
Una parabola simile a quella vissuta da Caicedo qualche anno fa, che dopo una prima stagione non entusiasmante si prese la scena dalla stagione 2018-19, imparando a gestire il ruolo di vice-Immobile e diventando l'uomo degli ultimi minuti. Per Taty il compito è stato però ancora più arduo, perché in questo suo secondo anno a Roma il miglior bomber della storia biancoeceleste lo ha dovuto proprio sostuire, con tutta la pressione del dover raccoglierne un'eredità da 207 gol. Lo scetticismo iniziale invece ci ha messo poche settimane a svanire e ora chi ha sempre creduto nelle sue potenzialità, come il Presidente Lotito, può gongolare nel più classico dei "ve l'avevo detto".
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