Autore Topic: Juventus – Lazio, precedenti e statistiche. Ed il punto sul campionato…  (Letto 328 volte)

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22 GENNAIO 2017 ORE 00:23

PRECEDENTI: Fresca di qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia, la Lazio prepara l’ostica sfida di campionato contro la Juventus. Lo Juventus Stadium è una sorta di tabù, un mito da sfatare: tra le mura amica i bianconeri, infatti, hanno stabilito il nuovo record assoluto di vittorie consecutive in casa: 26 – migliorando un primato che peraltro già gli apparteneva. Tanto basta per rendersi conto delle difficoltà del prossimo match, da disputarsi domenica alle 12:30; al dato statistico si sommano anche i precedenti, che vedono nel 63% dei casi la Juventus vincente: sono 72 i confronti diretti tra Juventus e Lazio in quel di Torino, i bianconeri sono nettamente in vantaggio con 46 vittorie, 18 pareggi e soltanto 8 sconfitte. 160 i goal realizzati dalla compagine attualmente guidata da Allegri, ancor meno della metà invece quelli subiti: solo 72 volte, infatti, sono stati i biancocelesti ad andare a segno. L’ultima vittoria della Lazio risale al 15 Dicembre 2002, conseguita sul punteggio di 1 a 2: al vantaggio dei padroni di casa firmato da Pavel Nedved rispose una doppietta di Stefano Fiore, che ribaltò il risultato nella fitta nebbia dell’allora stadio Delle Alpi. Ma nelle menti dei tifosi laziali è indelebile la vittoria per 1 a 0 nella stagione 1999/2000: dal colpo di testa vincente di Simeone la Lazio ottenne i tre punti necessari ad impostare la rimonta scudetto – prima di quel match i capitolini erano a sei lunghezze dai bianconeri capoclassifica.

STATISTICHE: È una partita da Over 2.5, nel gergo del betting: 3,19 è la media goal a partita nei 72 precedenti tra le due squadre; negli ultimi dieci confronti disputati, infine, per ben 5 volte è stata realizzata una somma di 3 o più reti. La Juventus è anche la squadra che ha battuto più volte e segnato più goal alla Lazio in Serie A. La Lazio è la squadra che riesce ad avere il miglior approccio alla prima fazione di gioco: la squadra di Inzaghi non chiude un primo tempo in svantaggio da 11 partite – lo stesso tuttavia vale per i bianconeri, la formazione più prolifica nei primi 15 minuti di gioco.

PUNTO SUL CAMPIONATO: L’accezione di rarità è un concorso di cause apparentemente non ordinarie, e che, prese nel loro insieme, si manifestano nella loro piena bellezza effimera; il sorriso si allarga e l’esultanza si fa meno composta. Perché la partita disputata dalla Lazio contro l’Atalanta qualcosa di raro lo ha davvero: non nella rimonta, che solo soggiace al dato statistico, neppure nell’aver più o meno facilmente battuto un avversario – a detta degli altri, per una Lazio grande con le piccole e piccola con le grandi – di livello. La rarità, come già noto, è un nugolo di sorprese: non vi è nulla di più sorprendente, infatti, nel trattamento mediatico riservato ai biancocelesti – di cui si sono riscoperti i virtuosismi, di certo, anche per i quaranta punti raggiunti in classifica (e da ciò la sorprendente media del giovane Inzaghi). Anche, appunto, ma soprattutto per una lungimiranza (quasi politica): la Lazio avrà un prossimo impegno sì proibitivo, ma con un sostegno nuovo ed insperato – sorprendente, a dirsi! – per quella stessa catena di reazioni corrispondenti a diverse azioni, nella somma si tiene conto anche della mai banale sconfitta della Juventus che, pur avendo i bianconeri una gara da recuperare (contro il Crotone, per cui la differenza di tasso tecnico non lascerebbe spazio ad altro risultato che la vittoria bianconera), riapre virtualmente il campionato. Quale migliore forma di rarità, allora, nel veder contendersi allo Stadium torinese un punteggio che potrebbe alterare le sorti della Serie A italiana? Quale migliore forma di rarità sta nel constatare che roma e Napoli – che pur continuano la loro marcia della vittoria – avranno nella Lazio l’ostacolo da ben posizionare, sperando che l’undici biancoceleste riesca nel fare inciampare la capolista? È una rarità, insomma, che la Lazio sia l’ago della bilancia, un contrappeso ad equilibrare la competizione, e che questo compito spetti a lei soltanto. Meglio allora elogiarla quando si può, meglio elogiarla quando si deve – quando si hanno le ipocrite moine dell’intera realtà calcistica, non solo delle inseguitrici: Milan ed Inter osservano, non del tutto estranee o insensibili alla partita. Certo di lunedì sarà scritta una nuova pagina, forse di un nuovo capitolo – ricordando però che la storia viene scritta dai vincitori: l’introduzione spetta alla Fiorentina, e non è dato sapere il contenuto dell’incipit – memoriale o biografico che sia. Poi, però, sarà solo presenza laziale – da protagonista o anti-eroe: con buona pace degli avventori d’Agosto.

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