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Stefano Re Cecconi, figlio dell’ex centrocampista biancoceleste Luciano Re Cecconi, campione d’Italia nel 1974, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.
“E’ un orgoglio e una grande responsabilità essere figlio di Luciano Re Cecconi perché era una bella persona che amava il suo lavoro e la sua gente. A Roma ha incontrato la sua maturità umana e calcistica. Si era accorto di essere entrato visceralmente in sintonia con l’ambiente. La Lazio del '73/'74 era al di sopra per tanti fattori. Devo ringraziare i tifosi biancocelesti che hanno sempre portato nel cuore mio padre. Incontro persone che si smarriscono e provano emozione nel sapere che sono suo figlio. Mio padre ha dato delle emozioni irripetibili ai suoi tifosi.
Ho vissuto i primi anni di stadio a Roma. Parlare di mio padre in mezzo a tante persone non è semplice, scrivendo una lettera per lui mi sono fatto guidare dal cuore e dall’affetto che provo per i tifosi della Lazio. I calciatori d’un tempo avevano un senso d’appartenenza diverso da quello di oggi, hanno costruito qualcosa di irripetibile; hanno sovvertito i pronostici, grazie anche alla personalità di Chinaglia e dei suoi compagni, imponendosi su tutti i campi. Provavano sempre a vincere. Il tifoso laziale in questo modo si sentiva ancora più parte di quella squadra”.
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