Autore Topic: Intervista a Reja 'Europa biettivo minimo'  (Letto 643 volte)

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bak

Intervista a Reja 'Europa biettivo minimo'
« : Lunedì 1 Novembre 2010, 16:30:05 »
LAZIO"I miei ragazzi hanno il veleno
Nessuno lotta come loro"Reja guarda al derby e si gode i numeri da record della Lazio: mai, dopo Calciopoli, un vantaggio così largo e tanti punti per la capolista. Zarate ha imparato a sacrificarsi, i gol dei difensori, un momento incredibile. Radu: "L'Europa? Obiettivo minimo"di ALBERTO ABBATE

 "Mancano 18 punti alla salvezza"
"E' una Lazio gigante", urla Ledesma. E chi può contraddirlo? Settima vittoria in nove partite: se Reja continua a volare basso ( "E' troppo presto per parlare di scudetto. Dobbiamo ancora scontrarci con le grandi realtà del campionato"), la sua Lazio ha un passo di marcia da record. Mai nei tornei post-Calciopoli la capolista aveva, dopo 9 giornate, tanti punti e un vantaggio così ampio.

REJA: "LA MIA LAZIO COME L'INTER DI MOU" - La quota 22 dei biancocelesti, collezionati in 8 incontri dopo il ko per 0-2 a Marassi con la Sampdoria all'esordio, fa il paio con quella dell'Inter di un anno fa. Non si cerca più dunque un'anti-Inter, ma un'anti-Lazio. I biancocelesti tengono infatti lo stesso ritmo dei nerazzurri guidati da Mourinho, hanno gli stessi punti (22), un vantaggio anche maggiore sulla seconda (+4 sull'Inter e + 5 sul Milan; lo scorso anno i nerazzurri erano a +2 sulla Samp). E se certamente Eto'o, Sneijder, Pandev e Milito avevano  -  e hanno tuttora  -  peso specifico maggiore (la Lazio ha segnato 13 gol ma non è il miglior attacco della A), la difesa Lichtsteiner, Biava, Dias e Radu marca bene come Maicon, Lucio, Samuel e Chivu (stessi gol presi di allora, 6). Reja confessa: "La mia Lazio assomiglia a quell'Inter di Mourinho, non ho mai visto una sua squadra tirarsi indietro, non lottare". Inoltre, un distacco così non si vedeva da 5 anni:  era dal 2005/06 quando la Juventus di Capello era prima con +5 sul Milan e +8 sulla Fiorentina, dopo 810' di gioco. Negli anni dei due precedenti scudetti, la Lazio dopo 9 giornate era in testa: nel 1973/74 con Napoli e Juventus, nel 1999/00 da sola e un vantaggio di 3 punti sui bianconeri. E al di là dei confronti con la Lazio campione d'Italia di Maestrelli ed Eriksson, di quello con la Juventus di Capello e con l'ultima Inter di Mourinho, oggi merita anche di essere sottolineato il paragone con il Verona tricolore di Bagnoli nel 1985. I 15 punti di Elkjaer e compagni dopo 9 giornate, quando la vittoria ne valeva 2, oggi sarebbero 21. Uno meno di questa Lazio che non è più da snobbare, anche se nessun biancoceleste vuole parlare di scudetto: "Sinora la nostra forza è stata quella di giocare partita dopo partita senza pensare a traguardi finali o alla classifica", ha svelato Brocchi.

"EUROPA, OBIETTIVO MINIMO" - In realtà, in casa Lazio sono i primi a essere sbalorditi di quanto sta accadendo: "E' una sorpresa per molti vedere la Lazio così in alto  -  ammette Stefan Radu in patria -  ma dopo la prestazione che abbiamo fornito contro il Palermo, credo che meritiamo di stare lassù e combattere almeno per un posto in Europa". Anche gli avversari, fortuna a parte ( "Lotito ha fatto un patto col diavolo", grida Zamparini), cominciano a credere a una Lazio almeno da Champions. L'ex Delio Rossi ha ammesso: "Non so se vincerà lo scudetto, ma sicuramente alla fine del campionato sarà fra le prime quattro". I biancocelesti ieri hanno sofferto, hanno saputo contenere la forza esplosiva del Palermo e colpire col massimo cinismo al momento opportuno. Reja è fiero: "Abbiamo carattere da vendere, ormai siamo maturi. I miei ragazzi hanno il veleno, nessuno lotta come loro dall'inizio alla fine. In questa squadra non esiste più io ma noi. E' tutta qua la trasformazione di questo gruppo, non ci sono altri segreti". Tutti difendono, persino Zarate: "Mi sacrifico volentieri per far volare la Lazio". Tutti attaccano e Dias si riscopre goleador: "E' il gol più bello e importante della mia carriera". Prima rete in stagione per il difensore brasiliano ( terza con la maglia della Lazio sempre in trasferta: la passata stagione segnò a Genova e a Bologna), ottavo giocatore laziale ad andare a segno, nessuna squadra ha fatto meglio. Dietro solo ai nerazzurri quest'anno per la miglior difesa con 6 gol subiti. Lotito è al settimo cielo, si è lasciato andare ieri in Tribuna a un grido liberatorio, prima di abbracciare il figlio Enrico al suo fianco: "Che biglietto da visita. Non potevamo prepararci in un modo migliore al derby", ha sottolineato al termine del match della Favorita.

ZARATE : "ORA VINCIAMO IL DERBY" -  La Lazio non vede l'ora di scendere in campo contro la Roma. E' pronta per il derby: "Nessun pericolo d'alta tensione, la gara sarà sentita  -  assicura Reja - ma confido nella lucidità dei miei ragazzi anche per sfatare questo mio personale tabù. Sulla schedina metto il segno '1. Ma la Roma è una grande squadra e sono sicuro che presto si ripenderà, speriamo dopo il derby. Totti? Meglio se non gioca, è un grande campione". Il tecnico goriziano non ha mai vinto in carriera contro i giallorossi, ma domenica, comunque vada, sarà un successo. Perché anche in caso di sconfitta, la Lazio rimarrebbe in vetta.
Ma l'ipotesi di perdere il derby  non è al momento minimamente contemplata dai biancocelesti. "E' la partita più importante dell'anno  -  confessa Muslera  -  e noi ci arriviamo sereni e tranquilli". Brocchi vuole la vittoria: "Dobbiamo vendicare la partita della passata stagione e lasciare finalmente un buon ricordo ai nostri tifosi". Zarate è già entrato nel clima: "Dobbiamo vincere la stracittadina per la gente laziale". Il numero dieci biancoceleste sorride per l'assenza di Totti, col quale negli ultimi due anni non se l'è certo mandate a dire. Brocchi, invece, si confessa dispiaciuto: "A me piace competere alla pari ed è un peccato che non ci sia Totti, un valore aggiunto della Roma".  E' sincero l'ex centrocampista del Milan e riporta il pensiero più diffuso a Formello. La Lazio avrebbe preferito avere Totti come avversario. Ma c'è una motivazione tattica dietro il rammarico. E c'è un precedente a confortare la tesi. Prima del derby di ritorno del campionato scorso Reja si augurava di affrontare una Roma con Totti-Toni-Vucinic: non a caso la Lazio dominò il primo tempo, prima che Ranieri decidesse di far fuori Totti. Domenica la scena si sarebbe ripetuta, con Borriello al posto di Toni. Reja un po' ci sperava, così come contava sulla presenza di Biava, espulso ieri per somma di ammonizioni: in campo al suo posto ci sarà Guglielmo Stendardo. Da capire se Reja studierà accorgimenti tattici o deciderà ancora di affidarsi al modulo e al blocco vincente delle ultime tre gare. Ogni conclusione è rimandata a domani alle 15.30, quando i biancocelesti si ritroveranno a Formello per la prima seduta di una settimana tutta da vivere.

E' GIA' FEBBRE DA DERBY, 14MILA TAGLIANDI VENDUTI  -  Intanto è già febbre da derby. Temperatura alta per i biancocelesti che, già al primo giorno di vendita, avevano polverizzato 7mila tagliandi. Dopo appena quattro giorni il numero si è più che raddoppiato: venduti oltre 14 mila biglietti, da ieri già esauriti quelli in Curva. A proposito della Nord: potrebbe essere posizionata proprio lì Olimpia domenica pomeriggio. La Lazio porterà allo stadio la sua aquila portafortuna, ma ormai è certo che non volerà.  Il "consiglio" della questura di evitare il volo sarà accolto naturalmente da Lotito che, per nessuna ragione al mondo, intende trasformare la performance di Olimpia per i tifosi in qualcos'altro. Intanto, la febbre da derby è ufficialmente cominciata anche all'estero, dove i bookmaker hanno già pronte le quote della stracittadina di domenica prossima. Stavolta è la Lazio a partire con i favori delle quote: la sua vittoria  riferisce l'agenzia Agipronews  è offerta a 2,35, il successo romanista è invece a 3,10, con l'opzione " X " a 2,88. Tra i risultati esatti, tuttavia, lo "score" preferito dagli esperti è l'1-1 a 6,50. Il momento da favola di Reja e i suoi è evidente anche sulla lavagna sullo scudetto, dove la Lazio è quotata a 21,00 (a inizio stagione era a 300) e incalza la Roma a 17,00. (01 novembre 2010)

POMATA

Re:Intervista a Reja 'Europa biettivo minimo'
« Risposta #1 : Lunedì 1 Novembre 2010, 17:40:38 »
Il segreto della Lazio stá nel gruppo, saranno cazzi amari x tutti ;)

Non só se ce faranno vince lo scudetto, ma ve posso pronosticá che lo sfioraremo al 99,99% e me tengo basso :D :D :D

DAJE LAZIO!!!

Bill Kelso

Reja, i miei ragazzi hanno il veleno
« Risposta #2 : Lunedì 1 Novembre 2010, 21:03:31 »

Mi sostituisco a oizaL, eccovi un bell'articolo tratto da La Repubblica (On Line) a firma di Alberto Abbate.


"I miei ragazzi hanno il veleno, nessuno lotta come loro"

Reja guarda al derby e si gode i numeri da record della Lazio: mai, dopo Calciopoli, un vantaggio così largo e tanti punti per la capolista. Zarate ha imparato a sacrificarsi, i gol dei difensori, un momento incredibile. Radu: "L'Europa? Obiettivo minimo"

ROMA –  "E' una Lazio gigante", urla Ledesma. E chi può contraddirlo? Settima vittoria in nove partite: se Reja continua a volare basso ( "E' troppo presto per parlare di scudetto. Dobbiamo ancora scontrarci con le grandi realtà del campionato"), la sua Lazio ha un passo di marcia da record. Mai nei tornei post-Calciopoli la capolista aveva, dopo 9 giornate, tanti punti e un vantaggio così ampio.

REJA: "LA MIA LAZIO COME L'INTER DI MOU" - La quota 22 dei biancocelesti, collezionati in 8 incontri dopo il ko per 0-2 a Marassi con la Sampdoria all'esordio, fa il paio con quella dell'Inter di un anno fa. Non si cerca più dunque un'anti-Inter, ma un'anti-Lazio. I biancocelesti tengono infatti lo stesso ritmo dei nerazzurri guidati da Mourinho, hanno gli stessi punti (22), un vantaggio anche maggiore sulla seconda (+4 sull'Inter e + 5 sul Milan; lo scorso anno i nerazzurri erano a +2 sulla Samp). E se certamente Eto'o, Sneijder, Pandev e Milito avevano  -  e hanno tuttora  -  peso specifico maggiore (la Lazio ha segnato 13 gol ma non è il miglior attacco della A), la difesa Lichtsteiner, Biava, Dias e Radu marca bene come Maicon, Lucio, Samuel e Chivu (stessi gol presi di allora, 6). Reja confessa: "La mia Lazio assomiglia a quell'Inter di Mourinho, non ho mai visto una sua squadra tirarsi indietro, non lottare". Inoltre, un distacco così non si vedeva da 5 anni:  era dal 2005/06 quando la Juventus di Capello era prima con +5 sul Milan e +8 sulla Fiorentina, dopo 810' di gioco. Negli anni dei due precedenti scudetti, la Lazio dopo 9 giornate era in testa: nel 1973/74 con Napoli e Juventus, nel 1999/00 da sola e un vantaggio di 3 punti sui bianconeri. E al di là dei confronti con la Lazio campione d'Italia di Maestrelli ed Eriksson, di quello con la Juventus di Capello e con l'ultima Inter di Mourinho, oggi merita anche di essere sottolineato il paragone con il Verona tricolore di Bagnoli nel 1985. I 15 punti di Elkjaer e compagni dopo 9 giornate, quando la vittoria ne valeva 2, oggi sarebbero 21. Uno meno di questa Lazio che non è più da snobbare, anche se nessun biancoceleste vuole parlare di scudetto: "Sinora la nostra forza è stata quella di giocare partita dopo partita senza pensare a traguardi finali o alla classifica", ha svelato Brocchi.

"EUROPA, OBIETTIVO MINIMO" - In realtà, in casa Lazio sono i primi a essere sbalorditi di quanto sta accadendo: "E' una sorpresa per molti vedere la Lazio così in alto  -  ammette Stefan Radu in patria -  ma dopo la prestazione che abbiamo fornito contro il Palermo, credo che meritiamo di stare lassù e combattere almeno per un posto in Europa". Anche gli avversari, fortuna a parte ( "Lotito ha fatto un patto col diavolo", grida Zamparini), cominciano a credere a una Lazio almeno da Champions. L'ex Delio Rossi ha ammesso: "Non so se vincerà lo scudetto, ma sicuramente alla fine del campionato sarà fra le prime quattro". I biancocelesti ieri hanno sofferto, hanno saputo contenere la forza esplosiva del Palermo e colpire col massimo cinismo al momento opportuno. Reja è fiero: "Abbiamo carattere da vendere, ormai siamo maturi. I miei ragazzi hanno il veleno, nessuno lotta come loro dall'inizio alla fine. In questa squadra non esiste più io ma noi. E' tutta qua la trasformazione di questo gruppo, non ci sono altri segreti". Tutti difendono, persino Zarate: "Mi sacrifico volentieri per far volare la Lazio". Tutti attaccano e Dias si riscopre goleador: "E' il gol più bello e importante della mia carriera". Prima rete in stagione per il difensore brasiliano ( terza con la maglia della Lazio sempre in trasferta: la passata stagione segnò a Genova e a Bologna), ottavo giocatore laziale ad andare a segno, nessuna squadra ha fatto meglio. Dietro solo ai nerazzurri quest'anno per la miglior difesa con 6 gol subiti. Lotito è al settimo cielo, si è lasciato andare ieri in Tribuna a un grido liberatorio, prima di abbracciare il figlio Enrico al suo fianco: "Che biglietto da visita. Non potevamo prepararci in un modo migliore al derby", ha sottolineato al termine del match della Favorita.

ZARATE : "ORA VINCIAMO IL DERBY" -  La Lazio non vede l'ora di scendere in campo contro la Roma. E' pronta per il derby: "Nessun pericolo d'alta tensione, la gara sarà sentita  -  assicura Reja - ma confido nella lucidità dei miei ragazzi anche per sfatare questo mio personale tabù. Sulla schedina metto il segno '1. Ma la Roma è una grande squadra e sono sicuro che presto si ripenderà, speriamo dopo il derby. Totti? Meglio se non gioca, è un grande campione". Il tecnico goriziano non ha mai vinto in carriera contro i giallorossi, ma domenica, comunque vada, sarà un successo. Perché anche in caso di sconfitta, la Lazio rimarrebbe in vetta.
Ma l'ipotesi di perdere il derby  non è al momento minimamente contemplata dai biancocelesti. "E' la partita più importante dell'anno  -  confessa Muslera  -  e noi ci arriviamo sereni e tranquilli". Brocchi vuole la vittoria: "Dobbiamo vendicare la partita della passata stagione e lasciare finalmente un buon ricordo ai nostri tifosi". Zarate è già entrato nel clima: "Dobbiamo vincere la stracittadina per la gente laziale". Il numero dieci biancoceleste sorride per l'assenza di Totti, col quale negli ultimi due anni non se l'è certo mandate a dire. Brocchi, invece, si confessa dispiaciuto: "A me piace competere alla pari ed è un peccato che non ci sia Totti, un valore aggiunto della Roma".  E' sincero l'ex centrocampista del Milan e riporta il pensiero più diffuso a Formello. La Lazio avrebbe preferito avere Totti come avversario. Ma c'è una motivazione tattica dietro il rammarico. E c'è un precedente a confortare la tesi. Prima del derby di ritorno del campionato scorso Reja si augurava di affrontare una Roma con Totti-Toni-Vucinic: non a caso la Lazio dominò il primo tempo, prima che Ranieri decidesse di far fuori Totti. Domenica la scena si sarebbe ripetuta, con Borriello al posto di Toni. Reja un po' ci sperava, così come contava sulla presenza di Biava, espulso ieri per somma di ammonizioni: in campo al suo posto ci sarà Guglielmo Stendardo. Da capire se Reja studierà accorgimenti tattici o deciderà ancora di affidarsi al modulo e al blocco vincente delle ultime tre gare. Ogni conclusione è rimandata a domani alle 15.30, quando i biancocelesti si ritroveranno a Formello per la prima seduta di una settimana tutta da vivere.

E' GIA' FEBBRE DA DERBY, 14MILA TAGLIANDI VENDUTI  -  Intanto è già febbre da derby. Temperatura alta per i biancocelesti che, già al primo giorno di vendita, avevano polverizzato 7mila tagliandi. Dopo appena quattro giorni il numero si è più che raddoppiato: venduti oltre 14 mila biglietti, da ieri già esauriti quelli in Curva. A proposito della Nord: potrebbe essere posizionata proprio lì Olimpia domenica pomeriggio. La Lazio porterà allo stadio la sua aquila portafortuna, ma ormai è certo che non volerà.  Il "consiglio" della questura di evitare il volo sarà accolto naturalmente da Lotito che, per nessuna ragione al mondo, intende trasformare la performance di Olimpia per i tifosi in qualcos'altro. Intanto, la febbre da derby è ufficialmente cominciata anche all'estero, dove i bookmaker hanno già pronte le quote della stracittadina di domenica prossima. Stavolta è la Lazio a partire con i favori delle quote: la sua vittoria  riferisce l'agenzia Agipronews  è offerta a 2,35, il successo romanista è invece a 3,10, con l'opzione " X " a 2,88. Tra i risultati esatti, tuttavia, lo "score" preferito dagli esperti è l'1-1 a 6,50. Il momento da favola di Reja e i suoi è evidente anche sulla lavagna sullo scudetto, dove la Lazio è quotata a 21,00 (a inizio stagione era a 300) e incalza la Roma a 17,00.

(01 novembre 2010)

Offline fiDelio

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Re:Reja, i miei ragazzi hanno il veleno
« Risposta #3 : Lunedì 1 Novembre 2010, 21:09:08 »
Più che altro ti sei sostituito a Rocca Tanica  ;D
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Bill Kelso

Re:Reja, i miei ragazzi hanno il veleno
« Risposta #4 : Lunedì 1 Novembre 2010, 21:10:54 »
Chiedo scusa.

Unificate?

Grazie!