Autore Topic: Il contratto di Olimpia un volo da 125 mila euro  (Letto 912 volte)

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Offline Daniela

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Il contratto di Olimpia un volo da 125 mila euro
« : Mercoledì 27 Ottobre 2010, 15:27:35 »
www.repubblica.it/


L' aquila reale allo stadio Olimpico è diventata un'attrazione: articoli sul New York Times, 7000 bambini in più sulle tribuna e ora in programma un tour a Formello per tifosi di ALBERTO ABBATE

ROMA  - Due settimane fa ha firmato un contratto da circa 125mila euro, spese comprese, per un anno. Non è una star. Non è neppure un ariete, ma il rapace della Lazio: l'aquila Olimpia. Non ama schemi rigidi, ma ha una dieta ferrea: si ciba di pollo, salmone o coniglio una volta al dì. Poco dopo il suo arrivo erano già stati spesi 2mila euro. Pesa 12 kg e ha un'apertura alare di due metri e mezzo.

UN VOLO DA 125MILA EURO L'ANNO - Olimpia è una femmina "testa bianca di mare", anzi: "E' un'aquila reale americana, è un bell'esemplare, ha solo 5 anni e può vivere sino a 80", svela il capo falconiere Juan Bernabè. E' autosufficiente nell'igiene e adora l'acqua: gli addestratori le lasciano delle bacinelle dentro le quali infatti si lava. Coincidenza, o forse no, la sua casa, un autentico albergo a cinque stelle, è posta nei pressi della piscina di Formello. "Il rapace ha una stanza esclusiva per le giornate piovose  -  spiega il team manager Manzini - e un veterinario privato a sua disposizione". E' quest'ultimo l'unico italiano dello staff che segue Olimpia, i 3 falconieri sono spagnoli e fanno parte della Eagle & Victory Srl. La Lazio l'ha acquistata dalla società iberica per 7.500 euro. Non è un caso che prima d'essere ribattezzata Olimpia dai tifosi biancocelesti, il suo nome fosse il donchisciottesco "Dulcinea". Racconta il capo Juan Bernabé: "Tutti i club che hanno ammirato il volo al
Da Luz sono rimasti impressionati. La Lazio ha contattato la nostra azienda per riproporre l'esibizione all'Olimpico".

OLIMPIA PER RIAVVICINARE IL POPOLO LAZIALE - Lotito, dopo una campagna abbonamenti flop, ha trovato con un colpo d'ali, viene da dire, lo stratagemma "per riavvicinare il popolo laziale alla squadra". E' c'è riuscito con un'idea studiata e realizzata a inizio settembre, dopo aver ammirato Vitoria e Glorioso, i due volatili che planano al Da Luz, stadio del Benfica,  proprio grazie a Juan Bernabé. Col club lusitano il falconiere ha un contratto quasi identico a quello biancoceleste: per ogni volo percepisce 5mila euro e ne prende altri 5 al mese per le foto e i diritti d'immagine. A Roma li ha ceduti alla Lazio, che sta programmando persino un futuro di visite guidate al centro sportivo, quasi un pellegrinaggio. Olimpia, di cui si è occupato persino il quotidiano statunitense New York Post, è ormai diventata un'attrazione per i giocatori, ma soprattutto per i tifosi, che sgomitano per fotografarla in volo all'Olimpico. Spiega l'Assessore all'ambiente Fabio De Lillo, che si è opposto alle proteste della Lav e dell'onorevole Cirinnà: "Grazie a Olimpia ci sono circa 7mila bambini in più allo stadio e il mondo animale dunque non viene dimenticato". La Lazio ha infatti firmato un accordo con l'associazione "Recupero della Fauna Selvatica". E' partita una raccolta fondi, alla quale hanno già aderito anche i giocatori biancocelesti, e ogni volta che un volatile sarà salvato verrà liberato all'Olimpico oppure a Formello direttamente dai tifosi, come avverrà fra qualche settimana col primo esemplare.

STASERA IL DEBUTTO IN COPPA ITALIA - La società si è inoltre impegnata nel diffondere messaggi anti-bracconaggio allo stadio. Passeranno anche stasera sui maxi-schermi dell'Olimpico, poco prima del volo di Olimpia. Dice la leggenda: se l'aquila completa i tre giri, si vince di sicuro. Al suo primo volo, si è limitata a un giro e mezzo, al secondo ne ha fatto uno in più, domenica si è concessa una pausa. Va detto che all'Olimpico si allena, per esigenze diverse, solo una volta a settimana.  A Formello invece plana per tre ore al giorno sulle note dell'inno biancoceleste. Ma anche lì, giovedì scorso, si era concessa una licenza, e qualche settimana prima era scappata sotto lo sguardo annichilito di José Maria Bernabé, fratello di Juan. E' lui il vero "padrone" di Olimpia, colui che la porta in giro tenendola sul braccio grazie a una protezione e che compie lo spettacolo all'Olimpico. Spiega Juan Bernabé: "Io non posso riproporre l'esibizione in uno stadio che non sia il Da Luz". Ad ogni modo, completi o meno il suo show, Olimpia ha portato sinora fortuna: contro Brescia e Cagliari infatti sono arrivate due vittorie e la Lazio medita di portarla comunque allo stadio per il derby, anche se quasi certamente non potrà volare ( trattasi di una delle partite a rischio per le quali dovrà essere ottenuta l'autorizzazione di volta in volta). Stasera debutta in Coppa Italia, ma contro il Portogruaro, forse, le basterà soltanto un colpo d'ali. (27 ottobre 2010)

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